Moratti: "Il ministro Speranza sospenda immediatamente l'ordinanza per la zona rossa"

Lunedì il ricorso contro il provvedimento del governo. Fontana: 13 regioni davanti alla Lombardia per contagi ogni 100mila abitanti, 12 per tamponi ogni mille abitanti

Tabella contagi e tamponi oggi in Lombardia

Tabella contagi e tamponi oggi in Lombardia

Milano, 16 gennaio 2021 -  "Dopo il provvedimento del ministro Speranza, che ha deciso di collocare la Lombardia in 'zona rossa', la Regione, come preannunciato dal presidente Attilio Fontana, lunedì mattina presenterà ricorso al Tar contro il provvedimento, con richiesta di misura cautelare urgente". Lo comunica in una nota la Regione Lombardia. Tredici regioni davanti alla Lombardia per numero di contagi ogni centomila abitanti, dodici per numero di tamponi ogni mille abitanti, prima per numero di tamponi e vaccini: "Ecco perché - ha scritto il presidente della Lombardia Attilio Fontana pubblicando le tabelle delle Regioni - presentiamo ricorso: i dati giornalieri confermano una situazione ben lontana dalla necessità di una zona rossa per la Lombardia".

Intanto il vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, invita il ministro della Salute Speranza a sospendere con effetto immediato l'ordinanza che colloca Regione Lombardia in zona rossa in quanto l'incertezza dei dati non aggiornati alla base della decisione non legittima un provvedimento restrittivo di questo tipo. "Chiedo al Ministro Speranza - spiega Moratti - la revisione dei criteri da parte dei tecnici ministeriali in quanto ci sono ben altre regioni con rischi superiori a quelli della Lombardia non collocate in zona rossa."

"Sollecito il Ministro Speranza - rimarca Moratti - a valutare la reale situazione, perché in altre regioni del Paese il rischio di contagiosità è palesemente superiore a quello lombardo. Si tratta di una pericolosa sottovalutazione, come  attesta il dato aggiornato dell'incidenza dei positivi al Covid in quest'ultima settimana, che espone la popolazione di quelle regioni a un rischio di propagazione dell'infezione più marcato di quello lombardo".