Zona gialla, riaperture, coprifuoco, bar e ristoranti: cosa può cambiare e quando

Domani incontro governo-Regioni. La vera ripartenza sarà a maggio, dicono dall'esecutivo. Ma qualcosa potrebbe cambiare anche prima (solo dati permettendo)

Riapertura bar

Riapertura bar

Milano – Sono giorni chiave per la ripartenza del Paese. Riaprire sì o no? E soprattutto come e quando? L'esecutivo è sulla linea della massima cautela: "Bene la ripartenza ma solo in sicurezza". Una "sicurezza" che fa rima con curva dei contagi sotto controllo e avanzata a passo spedito della campagna vaccinale. Se sul fronte dei contagi e dei ricoveri le previsioni sono cautamente ottimiste (la curva dovrebbe continuare a scendere) più ingarbugliato resta il nodo delle vaccinazioni. Per il premier la condizione imprescindibile per le riaperture è che le fasce più esposte al Covid siano messe in sicurezza: quindi – come da piano del Commissario Figliuolo – priorità assoluta a over 80 e fragili

 

Ripartire in sicurezza

"Abbiamo bisogno di essere prudenti perché fare un passo un po' più lungo può farci tornare indietro. La volontà di tutto il governo però va nella direzione di verificare settimana per settimana i dati del contagio e costruire una modalità che ci consenta di far ripartire una serie di attività ma senza correre rischi e di ripartire in sicurezza" ha ribadito ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ospite di "Porta a porta". Sull'ipotesi di qualche riapertura già dalla fine di aprile ha risposto sottolineando che la bussola per le scelte dell'esecutivo saranno i numeri dell'emergenza Covid: "Questo ce lo diranno i dati – ha sottolineato -. Il decreto vigente dura fino al 30 aprile, credo sia sicuramente lecito aspettarsele per maggio". Nel frattempo continua il pressing della Lega, con Matteo Salvini: "Riaperture a maggio? Parliamo di aprile, siamo solo a metà aprile. Se ci sono meno contagi e ricoveri non vedo perché non si possa riaprire in sicurezza" ha incalzato il leader del Carroccio. 

Costa e il piano riaperture

"Sulle riaperture c'è bisogno di un cambio di passo, dobbiamo assumerci la responsabilità di individuare delle date precise, io credo che già a fine mese ci siano le condizioni per riaprire alcune attività" ha detto Andrea Costa, sottosegretario alla Salute a 24 Mattino su Radio 24. "D'altronde se siamo convinti del nostro piano vaccinale dobbiamo essere consapevoli che ogni giorno lo scenario cambia perché aumenta il numero dei vaccinati". Si potrebbe partire con i ristoranti? "Bar, ristoranti all'aperto con distanziamento e con delle regole, penso che su questi settori una risposta si debba dare, c'è bisogno di far ripartire questo Paese. E poi c'è bisogno di programmare anche le riaperture per chi ha bisogno di più tempo per ripartire, perché ci sono attività che hanno bisogno di saperlo oggi, mi riferisco alle fiere ed al settore del turismo". 

Bar, ristoranti e spettacoli all'aperto

Ieri il virologo del San Raffaele Roberto Burioni ha lanciato la proposta: "I dati indicano che il contagio all'esterno è molto raro. Perché, con l'arrivo della bella stagione, non riaprire subito bar, ristoranti e pure teatri all'esterno, non lesinando autorizzazioni?". Una prospettiva che convince Speranza: "Premesso che tutto dipenderà dai dati – ha ribadito - l'ipotesi di lavorare in modo particolare" sulle riaperture per attività "all'aperto è un'ipotesi che personalmente mi convince molto -. Noi dovremo chiaramente confrontarci con i nostri scienziati e con i nostri tecnici in sede di governo, ma tutti i dati che ho visto indicano che all'aperto c'è sicuramente una minore possibilità di contagio", ha detto.  Concorde il ministro della Cultura Dario Franceschini: "Credo dobbiamo puntare nei prossimi mesi a una serie di eventi all'aperto. Riapriranno anche i luoghi al chiuso, ma allargando un po' le regole e i numeri dobbiamo avere una grande stagione all'aperto, abbiamo bisogno di avere le nostre piazze, le nostre strade, le nostre arene piene di musica, di cinema, di danza, di attività culturale". 

Quando si decide

Come sottolineato dalla ministra per gli Affari regionali e le autonomie Maria Stella Gelmini: "Il governo e i ministeri sono al lavoro sui protocolli e stiamo lavorando sul bilanciamento dei parametri rispetto a come si 'muove' il virus", ha detto la ministra. "Presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture" e "sebbene ci aspettassimo di più sul fronte del vaccini, il piano va avanti. La decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri", ha osservato il ministro dello Sviluppo economico, Giorgetti. 

Coprifuoco a mezzanotte

Domani si terrà l'incontro tra governo e Regioni, con queste ultime che sono al lavoro per un documento sulle aperture. Una delle ipotesi è che possano chiedere le riaperture dei ristoranti anche la sera, privilegiando gli spazi all'aperto. Si starebbe anche valutando l'ipotesi di spostare più avanti le lancette del coprifuoco, dalle 22 a mezzanotte, una richiesta che potrebbe essere avanzata già la settimana prossima.