Colori regioni, ultima settimana senza la zona gialla. Lombardia? Pronta per il 26 aprile

Oggi solo la Campania passa in zona arancione. Tre territori ancora in 'rosso'. Occhi puntati sul numero dei contagi e sulla pressione negli ospedali

In zona gialla riaprono bar e ristoranti all'aperto

In zona gialla riaprono bar e ristoranti all'aperto

Inizia una nuova settimana ed entrano in vigore le nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che riguardano i consueti cambi di colore delle regioni italiane in base alla situazione epidemiologica del Coronavirus. In attesa del 26 aprile, data in cui verrà reintrodotta la zona gialla e avrà inizio il piano di riaperture del Governo, quella che parte da oggi, lunedì 19 aprile, sarà l'ultima settimana con soltanto zone rosse e arancioni. Oggi, però, a cambiare colore c'è la Campania, regione amministrata dal governatore Vincenzo De Luca, che abbandona la fascia più restrittiva perché regione l'Rt è sceso sotto l'1.

La nuova mappa d'Italia
La nuova mappa d'Italia
I colori delle regioni dal 19 aprile

Con la Campania che abbandona la zona rossa, nella fascia di maggiore rischio rimarranno soltanto Sardegna, Puglia e Valle d'Aosta. In zona arancione ci sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto e Province autonome di Bolzano e Trento. Nessuna regione in zona gialla. Ma sono numerosi i comuni e le province che chiudono a causa del numero dei contagi da Coronavirus, nonostante si trovino in regioni per le quali non sono previste le massime misure restrittive. Fino al 26 aprile non ci saranno zone gialle.

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Il monitoraggio decisivo

Il prossimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, quello di venerdì 23 aprile, sarà decisivo per capire quali regioni potranno diventare zona gialla. Ricordiamo che si entra in zona rossa con un Rt a partire da 1.25 o con un incidenza settimanale superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, mentre si diventa arancioni con Rt pari o superiore a 1. Guardando i dati, in fascia gialla potrebbero già rientrare 16 regioni: Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Umbria, Provincia di Trento e Bolzano. Calabria e Sicilia innvece presentano ancora numeri da arancione.

E La Lombardia?

Per quanto riguarda la Lombardia, la regione è in linea per avere due monitoraggi consecutivi con Rt sotto l'1 e un rischio basso moderato: incidenza 163; Rt 0.78. Quindi, venerdì 23 aprile potrebbe essere promossa da zona arancione a zona gialla. Il colore diventerà poi effettivo dopo tre giorni, ovvero dal 26 aprile. “Dai dati che abbiamo potuto esaminare arrivati da Roma, la regione potrebbe già essere considerata ‘zona gialla’. Ad oggi però, come ben sapete, sono presenti dei limiti sul cambiamento delle fasce ma i numeri sono certamente positivi” ha commentato qualche giorno fa il governatore Attilio Fontana. In attesa della prossima cabina di regia, dunque, gli occhi resteranno puntati sull'indice di contagio, ma anche sulla 'pressione'' negli  ospedali e sul numero dei contagi. Importante anche l'andamento della campagna vaccinale. 

Zona gialla 'rafforzata: cosa cambia?

Nella prima fase di riapertura le Regioni che entreranno in fascia gialla dopo il prossimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, saranno soggette a restrizioni ulteriori rispetto a quelle che comporterebbe questa fascia di rischio. Inoltre, non tutte le attività potranno riaprire subito. Ristoranti al chiuso, palestre o piscine, attività consente in precedenza in fascia gialla, non ripartiranno dal 26 aprile. Bisognerà aspettare per vedere l'impatto delle riaperture sull'andamento dei contagi. E se la situazione dei contagi lo permetterà, allora si procederà con le riaperture. Ma vediamo le regole da seguire in zona gialla 'rafforzata'.

Zona gialla 'rafforzata': spostamenti, ristoranti e cinema

RISTORANTI - La riapertura dei ristoranti, anche di sera, ma solo all’aperto.  Bisognerà aspettare almeno il 1° giugno per la riapertura dei ristoranti anche nei luoghi chiusi: in questo caso, però, saranno aperti solo a pranzo.

TEATRI, CINEMA, SPETTACOLI E MUSEI - La riapertura di teatri, cinema e spettacoli anche in questo caso solo se in spazi esterni. Al chiuso dovrebbero invece essere consentiti ma con limiti di capienza. Musei aperti ma con ingressi contingentati.

SPORT - Saranno consentiti gli sport all'aperto mentre le palestre riapriranno al chiuso dal 1° giugno. 

SCUOLA - Via libera alle lezioni in presenza per gli alunni delle scuole medie e superiori.

SPOSTAMENTI - Ci sarà l'ok agli spostamenti tra le regioni in zona gialla e con un  'pass' anche tra le regioni di colore diverso (non è stata però indicata una data precisa).

COPRIFUOCO - Resta in vigore  il coprifuoco dalle 5 alle 22.

Passaporto sanitario: cos'è e come funziona

Dopo il 26 aprile, il cronoprogramma dovrebbe contemplare altre date.  Dal 1° maggio nelle regioni in zona gialla, inoltre, sarà consentita la presenza di pubblico negli impianti sportivi, per gli eventi di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Cip, per il 25% della capienza degli impianti, con un massimo di 500 persone al chiuso e di 1.000 persone all'aperto. Il calendario prosegue con la data del 15 maggio, in cui riapriranno le piscine all’aperto e degli stabilimenti balneari.  Il 1° giugno sarà la volta di alcune attività connesse alle palestre, mentre da quella data i ristoranti potranno tornare ad accogliere i clienti al chiuso, ma soltanto a pranzo. Un mese dopo, il 1° luglio, toccherà infine alle fiere, gli stabilimenti termali e i parchi a tema, sempre nel rispetto di tutte le misure di sicurezza.