Zona gialla, dal 6 dicembre l'Alto Adige. Le altre regioni a rischio

Un altro territorio dopo il Friuli Venezia Giulia. Lo stesso giorno scatterà anche il Super Green pass

La corsa del Coronavirus continua, anche a causa della rapida diffusione e contagiosità della variante Omicron. L'incidenza nelle regioni continua ad aumentare e sono in salita anche i numeri che riguardano ricoveri in area medica e terapia intensiva. per questo, dopo il Friuli Venezia Giulia, da lunedì 6 dicembre, un'altra regione italiana passerà in zona gialla: si tratta dell'Alto Adige. Ma anche altri territori sono a rischio: la Valle d'Aosta, l'Umbria, il Lazio e le Marche  Almeno stando al quadro che emerge dall'ultimo monitoraggio Agenas, da cui si evince che a livello nazionale i ricoveri sono ancora sotto soglia: le terapie intensive al 7% e i ricoveri ordinari al 9. Ma vediamo la situazione nel dettaglio. 

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Alto Adige in zona gialla

Da lunedì 6 dicembre, l'Alto Adige passerà in zona gialla. Lo ha comunicato l'assessore alla sanità Thomas Widmann, evidenziando che ormai tutti i parametri indicano in questa direzione. Widmann ha ricordato che Bolzano nei giorni scorsi aveva già anticipato le misure da zona gialla, come l'obbligo di mascherina all'aperto e di Ffp2 sui mezzi pubblici, e che per questo motivo "per gli altoatesini cambierà poco". Con il passaggio in questa fascia di colore, in Alto Adige  non ci saranno piu' Comuni, attualmente 36, in 'zona rossa'. Sempre da lunedì scattera' il 'Super green pass' e per meta' dicembre - giovedi' dovrebbero essere confermate le date 10, 11 e 12 - in provincia di Bolzano ci sara' la 'maratona vaccinale' per prime e seconde dosi ma anche booster. Questa mattin, l'Azienda sanitaria dell' Alto Adige ha aggiornato il numero di ricoveri di pazienti Covid, salgono infatti quelli nei normali reparti, che ora sono 99 (+6), mentre calano i letti occupati in rianimazione a 11 (-1) e nelle cliniche private 61 (-3). 

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Zona gialla, le regioni a rischio

Diverse le regioni a rischio zona gialla, stando sempre agli ultimi dati Agenas.

VALLE D'AOSTA - La Valle d'Aosta tocca il 18% per quanto riguarda i ricoveri in area medica, ma è al 3% per le terapie intensive. 

L'UMBRIA - L'Umbria è oltre per le terapie intensive con l'11%, ma ancora indietro nell'occupazione dei reparti ordinari che è 8%.

LAZIO - Il Lazio inizia ad avvicinarsi alla zona di rischio con il 10% di intensive e l'11% di ricoveri ordinari. Ma è ottimista l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato: "Al momento non intravedo rischio di zona gialla per il Lazio. Noi avremo un rt in calo, forse lievemente sopra 1 e questo e un segnale che aspettavamo perché significa che pian piano la curva si sta raffreddando poi non si può mai escludere nulla, ma noi stiamo lavorando".

MARCHE - Le Marche registrano il 10% di intensive e l'8% di ricoveri ordinari. "In base all'incremento attuale del contagio, abbiamo un margine molto elevato molto elevato che ci tiene saldamente in zona bianca", ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha anche precisato che "non ci sono notizie della presenza della variante Omicron nella regione". Il governatore ha spiegato che "nelle ultime settimane c'e' stato un incremento dei ricoveri, che non e' stato cosi' impattante rispetto alla linea di crescita dei contagi". Difficile prevedere, "come per tutte le altre regioni", se si riuscira' a mantenere lo status di zona bianca: "Bisogna capire - ha spiegato Acquaroli - se l'ospedalizzazione arriva due-tre settimane dopo rispetto all'incremento dei contagi o se e' un fenomeno contenuto rispetto all'incremento dei contagi".

CALABRIA - A rischio la Calabria, con il 9% di intensive e il 12% di ricoveri ordinari.

VENETO - Anche il Veneto si avvicina al limite nelle rianimazioni, con l'8%, stessa percentuale dei ricoveri ordinari. "Non è escluso che si arrivi in giallo, questa settimana no, la prossima ni, quella dopo... Siamo ad alto rischio perché facciamo tanti tamponi", ha sottolineato il presidente del Veneto, Luca Zaia.

E la Lombardia?

E la Lombardia? Ci sarebbe una possibilità concreta che possa entrare in zona gialla tra due settimane, prima di Natale. La regione ha già superato da settimane la soglia critica dell'incidenza: l'ultima rilevazione della cabina di regia di ministero salute e Iss relativo a due settimane fa indicava un valore pari a 119,7 inferiore alla media nazionale di 125 ma nettamente superiore a 50. Negli ultimi giorni l'incidenza sarebbe già salita a 135 ed è inevitabile che da qui a metà dicembre sfori e non di poco quota 200. Non solo. Le previsioni lasciano intendere che in 14 giorni potrebbe essere superata anche la soglia d’allerta del 15% di occupazione dei reparti ordinari. Meno probabile il superamento del 10% di posti occupati in terapia intensiva.L'aumento nell'ultima settimana (+ 30) è stato notevole, mitigato però da una crescita lieve nelle settimane precedenti. Ecco perché è fondamentale capire cosa succederà nei prossimi 7/10 giorni.  Ieri, lunedì 29 novembre,  in Lombardia, sono stati registrati 851 nuovi casi di Covid, a fronte di 44.047 tamponi effettuati, di cui è risultato positivo l' 1,9% (ieri i casi erano 2.493 a fronte di 113.407 tamponi, con tasso di positività al 2,2%). Sono cresciuti di 28 i ricoverati nei reparti ospedalieri (totale 817) e di 8 quelli ricoverati in terapia intensiva (totale 99). Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 8 (il giorno prima 5), che hanno portato il totale complessivo a 34.357 da inizio pandemia. La provincia più colpita è stata quella di Milano, con 223 positivi odierni, di cui 86 a Milano città. Nelle altre province lombarde i casi sono stati a Bergamo: 75; Brescia: 123; Como: 58; Cremona: 18; Lecco: 16; Lodi: 10; Mantova: 38; Monza e Brianza: 106; Pavia: 26; Sondrio: 11; Varese: 115.

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I criteri per l'ingresso in zona gialla

Ma quando si finisce in zona gialla? Succede quandl le regioni che sforano contemporaneamente tre limiti: quello dell'incidenza (50 positivi su 100mila abitanti), quello dell'occupazione dei posti letto in area non critica (15%) e quello dell'occupazione dei posti letto in terapia intensiva (10%). 

Le regole della zona gialla

In zona gialla, il Green pass diventa obbligatorio per alberghi, spogliatoi, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale. Il super Green pass è obbligatorio per spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Torna la mascherina all'aperto, ma i negozi restano senza limiti orari e le discoteche restano aperte. I bar e i ristoranti non hanno limiti orari e di servizio,