Zona gialla: oggi si decide. Quali regioni cambiano colore? Cosa succede dal 6 settembre

La Sicilia resta in giallo ma altre due regioni sono in bilico. I dati e il responso dell'Istituto Superiore di Sanità

Zona gialla: attesa per il monitoraggio del 3 settembre

Zona gialla: attesa per il monitoraggio del 3 settembre

Milano - E' attesa per oggi venerdì 3 settembre la decisione del ministro della salute Roberto Speranza circa la retrocessione o meno della Sardegna a zona gialla per il rischio Covid. Insieme alla Calabria è la regione che corre i maggiori rischi dopo il ritorno della zona gialla in Sicilia a fine agosto. I numeri di oggi saranno dunque determinanti per la decisione. In base a quanto riportato dalla bozza del monitoraggio settimanale nel periodo 11-24 agosto 2021, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,92-1,01), prossimo alla soglia epidemica ed in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente quando aveva raggiunto il valore di 1,01. Si osserva una lieve diminuzione anche dell'Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero. 

Sicilia, zona gialla da lunedì scorso, ha ancora con gli indicatori decisionali sopra soglia: 22,5% in area medica di pazienti Covid (contro la soglia del 15%) e 13,9% in terapia intensiva (contro la soglia del 10%). Scende l'incidenza di casi per 100mila abitanti: 190,4 contro 200,7. Sardegna al limite del 15% per l'area medica e intensive sopra il limite con il 13,2%, valori in salita ma incidenza in discesa (117,4 contro 148,5). Calabria 16,8% in area medica e sotto limite per intensive (8,9%), in crescita. Ieri erano 6.761 i contagi da coronavirus Sars-CoV-2 in Italia secondo i dati Covid-19 del bollettino del ministero della Salute. Registrati 62 morti, che hanno partato a 129.352 il totale delle vittime dall'inizio dell'emergenza. Eseguiti 293.067 tamponi, con un tasso di positività al 2,3%. In totale 4.205 i ricoverati con sintomi Covid (-26 rispetto a mercoledì). 555 i ricoverati in terapia intensiva (+15). Sicilia ancora prima per numero di contagi (1.182), seguita da Veneto (844) e Lombardia (656).

Gimbe: come si muove la curva Covid

Secondo quanto emerso da monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana 25-31 agosto in Italia, sul fronte Covid-19, si rileva una sostanziale stabilità di nuovi casi e decessi. In frenata l'aumento dei ricoveri in area medica (+5,4%) e in terapia intensiva (+7,9%). Rispetto alla settimana precedente, dunque c'è una sostanziale stabilità dei nuovi casi (45.134 vs 45.251) e dei decessi (366 vs 345), con un lieve aumento di casi attualmente positivi (137.925 vs 135.325), persone in isolamento domiciliare (133.129 vs 130.785), ricoveri con sintomi (4.252 vs 4.036) e terapie intensive (544 vs 504).  "Rimangono stabili - ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - i nuovi casi settimanali, sia come numeri assoluti che come media mobile dei casi giornalieri che si attesta a 6.448. I casi rimangono tuttavia sottostimati dall'insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti", ha aggiunto.

Sicilia

La Sicilia - "retrocessa" dal 30 agosto - resterà in giallo. Ieri erano 1.182 i nuovi positivi al coronavirus scoperti nelle ultime 24 ore in virtù di 22.696 tamponi antigenici e molecolari, con una incidenza in calo al 5,2. I numeri sono emersi dal bollettino giornaliero del ministero della Salute che ha designato ancora l'Isola come la regione con l'incremento più consistente di casi, seguita a distanza dagli 844 positivi scoperti in Veneto nelle ultime 24 ore grazie a 42.925 test. La provincia con l'incremento maggiore ieri era Palermo (247), seguita da Catania (221) e Ragusa (190). Occhi puntati sul fronte ospedaliero: in aumento ieri il numero dei ricoverati in regime ordinario: mercoledì erano 836, ieri 849. In crescita di quattro il numero dei pazienti in terapia intensiva: da 114 a 118. Il numero dei decessi comunicati giovedì dalla regione siciliana era di 23, ma soltanto otto riguardano la giornata. 

Con un'ordinanza del governatore Nello Musumeci è stata prorogata fino a giovedì 9 settembre la 'zona arancione' a Barrafranca, nell'Ennese, e a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. In questi due Comuni continuerà a essere consentita l'attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo (limite che non vale per i conviventi) e l'obbligo di green pass per i locali al chiuso. Con la stessa ordinanza viene introdotta, da sabato 4 a martedì 14 settembre (compreso), la 'zona arancione' in altri nove Comuni siciliani, di cui otto nel Siracusano. Si tratta di Augusta, Avola, Pachino, Noto, Portopalo di Capo Passero, Rosolini, Ferla, Francofonte, in provincia di Siracusa, e Catenanuova, in provincia di Enna.

Zona gialla: attesa per il monitoraggio del 3 settembre
Zona gialla: attesa per il monitoraggio del 3 settembre

Calabria

Ieri in Calabria ancora in crescita ancora il numero di ricoverati in area medica. Nel saldo tra ricoveri e dimissioni, nei reparti calabresi giovedì si registravano 9 nuovi ingressi (11 a Reggio Calabria), con il totale che sale a 171. I degenti in rianimazione 15 (-1). Da questi dati dipende la permanenza o meno in zona bianca della Calabria che sarà decisa oggi. Nelle ultime 24 ore quattro vittime (1.320) e 324 nuovi contagi (ieri 339) con il tasso di positività passato dal 9,09 all'8,63%.

Sardegna

In diminuzione i ricoveri di pazienti Covid in Sardegna, con un allentamento della pressione sugli ospedali, secondo l'ultimo aggiornamento della Regione, che ha segnalato 268 nuovi casi, su un totale di 3.202 persone testate. Il bilancio delle vittime dall'inizio della pandemia è salito a 1.587: morte altre quattro persone, fra i quali un 37enne del Sassarese. Gli altri deceduti sono una donna di 64 anni della Citta' metropolitana di Sassari, un 71enne dell'Oristanese e una donna di 89 anni residente nel Sud Sardegna. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 8.359 test. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva giovedì erano 23 (-1 rispetto a ieri), quelli in area medica 228 (-2).7.036 le persone in isolamento domiciliare (-245 rispetto a ieri). 

La mappa dell'Ecdc

In attesa del responso del monitoraggio Iss ieri è stata pubbla nuova mappa epidemiologica dell'Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie. Per quanto concerne la diffusione del Covid-19 in Ue il Lazio passa in rosso mentre la Campania torna in arancione (dal rosso) e il Molise dal verde passa all'arancione. Sono i principali cambiamenti rispetto alla settimana scorsa. In rosso anche: Toscana, Marche, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Tutte le altre regioni sono in arancione. A livello europeo tutta la parte Occidentale del Continente risulta in rosso mentre quella orientale e' ancora in verde. Sono in rosso scuro alcuni dipartimenti del Sud della Francia e la Corsica.

La mappa dell'Ecdc
La mappa dell'Ecdc

E la Lombardia?

"Una buona notizia: anche per la prossima settimana la Regione Lombardia sarà in zona bianca". Ad annunciarlo è il presidente Attilio Fontana durante la conferenza stampa al Palazzo della giunta regionale per la presentazione del progetto di finanziamento dell'autostrada Pedemontana. Intanto, come annunciato dalla vice presidente e assessora al Welfare Letizia Moratti la regione ha raggiunto quota "7,6 milioni di lombardi vaccinati" contro Covid-19, "l'85% della platea sopra i 12 anni. Di questi, l'88% con due dosi, il 99% con la prima". "Siamo la prima Regione in Italia, siamo tra i primi al mondo, siamo in zona medaglia", ha aggiunto Moratti, sottolineando che ci sono state una "risposta buona dai giovanissimi, il 73% dai 12 ai 19 anni", perché "l'idea di ripartire a scuola in sicurezza ha convinto i genitori", e una "risposta eccellente dai 20enni (87%)", che "si sono resi conto che per muoversi la vaccinazione è il mezzo più sicuro". 

Covid, Moratti: "In Lombardia nelle terapie intensive solo non vaccinati"

"Le fasce più critiche sono i 30enni e 40enni", ha evidenziato la vicepresidente, dicendosi però "convinta che stiamo riuscendo a convincere anche gli indecisi" e annunciando un "progetto con Confindustria Lombardia per incentivarli" attraverso "un'estensione dei vaccini dagli hub alle aziende". Per quanto riguarda gli insegnanti non vaccinati, per Moratti "dovrebbero dare l'esempio. Nella loro missione c'è l'insegnare il bene comune. L'insegnante che non vuole vaccinarsi non dà un buon esempio''. Ieri erano 656 i nuovi casi di Covid-19 in Lombardia, a fronte di 47.930 tamponi effettuati, di cui è risultato positivo l'1,3%. Nelle ultime 24 ore morte 4 persone, per un totale di 33.927 decessi nella regione da inizio pandemia. In aumento il numero di pazienti in terapia intensiva: 50, 4 più di mercoledì. In calo invece di 11 i ricoverati nei reparti Covid ordinari, ieri 348.

I parametri della zona gialla

Con le ultime misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, l'esecutivo ha elaborato nuovi criteri per definire i colori delle regioni. L'incidenza dei contagi resta in vigore, ma non è più il criterio principale per la scelta delle colorazioni (bianca, gialla, arancione, rossa) che fanno scattare le restrizioni. Dall'entrata in vigore del decreto (venerdì 6 agosto 2021), i due parametri principali sono: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19; il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19.

Le regioni restano in zona bianca se: l'incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive; qualora si verifichi un'incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento.

Da zona bianca a gialla: è necessario che si verifichino alcune condizioni perché una regione passi a misure maggiormente restrittive: l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento; qualora si verifichi un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona gialla (e non slitta in arancione) se si verificano una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento; oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento.

Zona gialla: cosa cambia rispetto al bianco

Mascherine obbligatorie anche all'aperto e un limite di quattro commensali al tavolo del ristorante. E' quanto cambia nella sostanza per i territori. Regole diverse e meno stringenti rispetto a quanto gli italiani erano abituati a fare nei mesi scorsi. E che tengono conto anche del green pass in possesso dei vaccinati. Con il nuovo profilo di rischio giallo, le misure prevedono che ci si possa spostare tra le regioni (anche senza il green pass) ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione al di là del colore del territorio di provenienza e di quello di arrivo. Non ci sono più limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno e che ha segnato duramente i mesi di lockdown. Le mascherine, che in zona bianca sono già obbligatorie nei locali al chiuso, in gialla devono tassativamente essere indossate anche all'aperto.

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