Zona gialla, le regioni a rischio: cosa cambia dal 23 agosto. E dal 30 agosto?

E' attesa per il consueto monitoraggio del venerdì dell'Iss: tre le aree sorvegliate speciali. Ma le terapie intensiove e i decessi crescono un po' in tutta Italia

Mascherina all'aperto in zona gialla

Mascherina all'aperto in zona gialla

Milano, 19 agosto 2021 - Ci siamo. Domani si deciderà il cambio di colore delle regioni dopo i dati del consueto monitoraggio dell'Istituto superiore della Sanità. Al momento, l'Italia è tutta in zona bianca, ma da lunedì 23 agosto alcune regioni potrebbero tornare a quella gialla. La Sicilia rischia più di tutteMa in bilico c'è anche la Sardegna. Dubbi anche per la Calabria, che dovrebbe comunque resistere fino a fine mese. I parametri per il passaggio di colore sono tre: il tasso di occupazione sia di terapie intensive sia di reparti ordinari deve oltrepassare rispettivamente il 10% e 15%,ma non basta. Per entrare in una fascia con maggiori restrizioni anche l’incidenza settimanale dei contagi deve essere superiore ai 50 casi ogni centomila abitanti.  

Intanto, in attesa del monitoraggio di domani, gli occhi sono puntati sul report dell'Agenas del 18 agosto. In Sicilia l'incidenza settimanale ogni 100mila abitanti resta altissima (150,8), il tasso di occupazione delle terapia intensive è al 10.50, mentre i reparti ordinari Covid sono al 16,96. Tutti e tre questi parametri - sostanzialmente stabili rispetto a ieri - superano quindi le soglie previste per il passaggio da zona bianca a zona gialla. L'unica speranza per la Sicilia sarebbe un difficilmente prevedibile calo delle terapie intensive. Situazione critica in Calabria, che ha raggiunto la soglie del 15% per i letti nei reparti Covid ordinari (14,91% per la precisione) in aumento rispetto a ieri.  La Calabria questa settimana può comunque respirare perché il tasso di occupazione delle terapie intensive cala addirittura di un punto rispetto a ieri e si fissa sul 5,92&. L'incidenza è a 85. Quindi Calabria che il 23 agosto resterà bianca. Poi c'è la Sardegna dove, oggi, a fronte di un'incidenza altissima (155), gli altri due parametri restano da zona bianca: terapie intensive a 8.92 quindi stabili rispetto a ieri e letti ordinari al 10%: quindi anche oper la Sardegna nessun problema. Le altre regioni non hanno alcun problema e probabilmente continueranno ad essere bianche anche il 29 agosto. Ma vediamo la situazione nel dettaglio.

Covid, bollettino 19 agosto Lombardia e Italia

Sicilia in zona gialla?

Sicilia in zona bianca o gialla? Ieri è stato registrato l'aumento di un punto  per quanto riguarda le terapie intensive che così superano la fatidica soglia del 10% (10,5%). Ma sono cresciuti anche i reparti Covid ordinari che sono saliti al 17% (la soglia è del 15%). Per quanto riguarda l'incidenza poi, la Sicilia si sta avvicinando anche alla soglia di 150 che, in presenza di un ulteriore aumento dell'occupazione ospedaliera porta addirittura in zona arancione. Un quadro generale critico che ha reso necessario aumentare i posti letto tornando ai livelli di marzo. Per l'assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, "non si deve tenere conto della classificazione. Quello che deve preoccuparci è la diffusione del contagio in una fase nella quale c'è una grandissima mobilità, ma soprattutto un calo di attenzione che deve essere molto stigmatizzato". Secondo i dati forniti nel mese di agosto saranno oltre due milioni i turisti presenti sull'isola ma, spiega l'assessore, l'incremento dei numeri di questi giorni non è colpa loro.

Sicilia, perché la regione potrebbe restare in zona bianca

Sardegna in bilico

Se la Sicilia resta osservata speciale, la situazione in Sardegna sembra in miglioramento. Decongestionati i posti letto in terapia intensiva con un -2% mentre cresce dell'1% nei reparti toccando il 10%. Per il Cnr però anche questa regione è in una situazione complicata. Preoccupa il Comune di Sadali, che nella settimana 11-17 agosto 2021, ha raggiunto le nove unità e ha fatto schizzare verso l'alto indice dei casi positivi per 100.000 abitanti, facendo scattare nuove restrizioni che anticipano quelle relative alla zona gialla. La sindaca Barbara Laconi, con un'ordinanza, ha imposto per l'intero arco della giornata, "e fino a cessate esigenze", l'obbligo di usare le mascherine anche all'aperto, se si viene in contatto con altre persone e nei ristoranti, all'aperto e al chiuso immediatamente dopo avere consumato. Stop agli eventi che non garantiscono il dovuto distanziamento e divieto di vendita con asporto dalle 22 alle 5 di bevande di qualsiasi gradazione alcolica. L'attività di somministrazione per ristoranti, anche all'aperto, è consentita per un massimo di quattro persone per tavolo, con deroga laddove si tratti di conviventi, mentre viene assolutamente vietata la sosta al bancone Vietate anche le feste private in spazi chiusi sia all'aperto.

Preoccupa la Calabria

Preoccupazione per la Calabria, perché ieri è stata registrata un'impennata delle terapie intensive che che in un giorno sono quasi raddoppiate: dal 4% siamo passati al 7% e si avvicinano quindi alla soglia critica. La Calabria supera già i 50 casi di incidenza (siamo a 81) ed è ad un passo per i reparti ordinari: 14%. Quindi, se non c'è il rischio di passare in zona gialla dal 23 agosto, non è detto che non possa succedere la settimana successiva.

Le altre regioni

Per quanto riguarda il resto dell'Italia, le terapie intensive sono in crescita anche in altre 7 regioni. Oltre al balzo della Calabria, numeri più alti in Toscana per le rianimazioni. Anche i numeri dei decessi tornano a crescere, toccando quota 69 (dato che non si raggiungeva da giugno) a fronte di nuovi 7.162 i positivi (tasso di crescita al 3.1%). Nella sola Sicilia sono stati 997 i contagiati con 25 vittime anche se 24 dei decessi comunicati sono recuperi dei giorni precedenti. Anche la Campania ha segnalato il recupero di due decessi avvenuti nei giorni passati. Salgono anche ricoveri e terapie intensive. In controtendenza il dato degli attualmente positivi che registra un decremento di 334 unità rispetto a ieri passando da 128.782 unità a 129.116, un calo che non si registrava dal 15 luglio. A livello mondiale il trend è in aumento costante da circa due mesi con oltre 4,4 milioni di nuove segnalazioni solo nell'ultima settimana che portano il totale dall'inizio dell'epidemia a 206 milioni. Stando al bollettino settimanale dell'Oms nel periodo 9-15 agosto sono stati 66mila i morti, un numero quasi invariato rispetto alla settimana precedente, con il totale che è arrivato a oltre 4 milioni e 370mila. Numeri che, tornando in Italia, confermano la necessità di una accelerazione della campagna vaccinale dopo l'atteso rallentamento di Ferragosto. L'obiettivo resta quello dell'immunità di gregge entro la fine del prossimo mese lasciando sullo sfondo l'ipotesi terza dose. Ad oggi il 66,43% della popolazione over 12 ha completato il ciclo e le dosi distribuite sono 81.310.918 con un incremento di circa 4 milioni in più arrivate nelle ultime ore. Mentre le farmacie sono state prese d'assalto, soprattutto dai giovani, per effettuare i tamponi ed ottenere il Green pass, sul tema del certificato d'immunità non si placano le polemiche per l'utilizzo nelle mense. 

E la Lombardia?

Bene la situazione contagi e ricoveri in Lombardia. Ieri, con 41.476 tamponi effettuati, sono 671 i nuovi positivi (1,6%) al Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Lombardia. Resta invariato il numero di pazienti in terapia intensiva (39) mentre scendono a 319 i ricoverati nei reparti ordinari (-1). Sette i decessi, per un totale di 33.869 morti da inizio pandemia. Nella provincia di Milano i nuovi casi sono 215, di cui 82 a Milano città. Nelle altre province i nuovi positivi sono 44 a Bergamo, 89 a Brescia, 40 a Como, 37 a Cremona, 18 a Lecco, 16 a Lodi, 33 a Mantova, 48 a Monza e Brianza, 31 a Pavia, 12 a Sondrio e 48 a Varese.

I parametri della zona gialla

Con le ultime misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, l'esecutivo ha elaborato nuovi criteri per definire i colori delle regioni. L'incidenza dei contagi resta in vigore, ma non è più il criterio principale per la scelta delle colorazioni (bianca, gialla, arancione, rossa) che fanno scattare le restrizioni. Dall'entrata in vigore del decreto (venerdì 6 agosto 2021), i due parametri principali sono: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19; il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19.

Le regioni restano in zona bianca se: l'incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive; qualora si verifichi un'incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento.

Da zona bianca a gialla: è necessario che si verifichino alcune condizioni perché una regione passi a misure maggiormente restrittive: l'incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento; qualora si verifichi un'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la regione resta in zona gialla (e non slitta in arancione) se si verificano una delle due condizioni successive: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento; oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento.

Zona gialla, le regole

Ma quali regole biosogna seguire in zona gialla? Eccole.

Zona gialla, le regole: domande e risposte

MASCHERINE ALL'APERTO - Se in zona bianca all'aperto le mascherine non sono più obbligatorie, salvo i casi di assembramento, in zona gialla invece tornano ad essere obbligatorie fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni e chi ha una patologia incompatibile con l'uso della mascherina.

SPOSTAMENTI - In zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti: all'interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra Regioni. Decade anche il coprifuoco, quindi non ci sono più limiti orari alla circolazione e non è più necessaria l'autocertificazione. Ci si può spostare per raggiungere le seconde case fuori regione, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo.

BAR E RISTORANTI - I bar e ristoranti al chiuso posso effettuare servizio al tavolo fino alle 18, ma sono presnetando il Green pass. All'aperto invece possono effettuare servizio al tavolo anche a cena. 

CINEMA E TEATRI - In zona gialla cinema e teatri sono aperti, ma col rispetto di stringenti limitazioni: solo posti a sedere prenotati in anticipo e distanza di almeno un metro. Limitata anche la capienza al 50% e comunque mai più di 1.000 spettaori al coperto e 2.500 all'aperto.

DISCOTECHE - Le discoteche restano chiuse.

PARRUCCHIERI E BARBIERIParrucchieri e barbieri non subiscono alcuno stop: nelle zone gialle lavorano senza vincoli particolari.

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI I negozi nei centri commerciali sono aperti nel weekend e nei giorni festivi. Tutti i negozi sono aperti, pur nel rispetto delle norme anti-Covid.

EVENTI SPORTIVI -  Per quanto riguarda gli eventi sportivi, "in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico".

GREEN PASS -  Alcune attività al chiuso restano possibili, ma sarà necessario avere il Green pass (in caso di vaccinazione valido 15 giorni dopo la prima dose): ristoranti e bar al chiuso per il consumo al tavolo; eventi congressi e fiere; piscine, palestre e centri benessere; spettacoli; centri termali, parchi a tema; sale da gioco, scommesse e casinò; concorsi.