Italia tutta gialla, sette regioni verso la zona bianca: quando e quali sono?

Anche la Lombardia spera di poter allentare le misure restrittive presto, ma dovrà aspettare ancora qualche settimana. Da oggi riaprono le palestre

La nuova mappa dei colori da lunedì

La nuova mappa dei colori da lunedì

L'Italia si colora di giallo.  A sancirlo è stata l’ordinanza firmata venerdì scorso dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati della cabina di regia che hanno mostrato finalmente un quadro in netto miglioramento. Sono, infatti, diverse le buone notizie che sono emerse dall’ultimo monitoraggio settimanale delle Regioni. Sul fronte dei servizi ospedalieri, la pressione sia per le terapie intensive che per i reparti ordinari si è attestata al di sotto del livello critico in tutte le regioni. La stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è scesa a 0,78, stabilmente al di sotto della soglia epidemica, in diminuzione rispetto allo 0,86 della scorsa settimana.

"Ma il dato più interessante – ha sottolineato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – è che anche il limite superiore è sotto il livello di 1". Con il progredire della campagna vaccinale l’incidenza settimanale è calata a 66 casi per 100mila abitanti avvicinandosi a livelli (pari a 50 casi per 100mila) che, – spiega il rapporto – attraverso l’attivazione di intense attività di tracciamento sistematico, consentirebbero una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Tale soglia, che rappresenta il lascia passare per la tanto agognata ‘zona bianca’, due giorni fa è stata già raggiunta e scavalcata da ben sette regioni: Veneto (45), Friuli (24), Liguria (43), Umbria (42), Abruzzo (42), Molise (20) e Sardegna (25). Per sancire il passaggio la norma richiede però di mantenere un’incidenza sotto i 50 casi per tre settimane consecutive. 

La nuova mappa dell'Italia

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 21 maggio 2021, ha firmato una nuova ordinanza, che entra in vigore da oggi, lunedì 24 maggio, che dispone il passaggio in area gialla per la Valle d’Aosta. E, dato che nessuna regione ha visto un peggioramento dei dati, tutta Italia è in zona gialla.

Zona bianca, quali regioni candidate?

Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna sono le regioni più vicine a diventare zona bianca. Vale a dire che hanno un’incidenza sotto la soglia di 50 casi positivi per 100.000 abitanti. Condizione nella quale, se confermata per tre settimane consecutive, cadono le misure restrittive. L’incidenza in Molise è tale che la regione potrebbe passare per prima nella zona bianca, perché fra tre giorni si completano le tre settimane previste. Ma la decisione potrebbe quindi arrivare venerdì 28 maggio ed essere operativa dal 31 maggio. Lo stesso vale per Friuli Venezia Giulia e Sardegna. A seguire, dal 7 giugno con operatività da lunedì 10, potrebbe essere la volta del passaggio in zona bianca per Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che la scorsa settimana avevano un’incidenza di poche unità inferiore alla soglia. Infine, il 14 giugno con operatività da lunedì 17, potrebbe prevedere il passaggio in zona bianca di Umbria, provincia autonoma di Trento, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Piemonte, Calabria e Marche.  E la Lombardia.

Zona bianca: quali regioni, come si entra e quali regole seguire

Palestre, si riparte

In anticipo di 7 giorni rispetto alla tabella di marcia, oggi, lunedì 24 maggio, riaprono le palestreLe piscine, le terme e i centri benessere al chiuso, invece, l'1 luglio. Quelle all'aperto si sono riattivate il 15 maggio. Nelle palestre è previsto il rispetto di uno specifico protocollo. Il registro delle presenze va mantenuto per 14 giorni. All’ingresso della struttura va misurata la temperatura. Deve essere assicurata la distanza di due metri fra le persone e i locali devono avere adeguati sistemi di ricambio dell’aria senza ricircolo. Devono essere predisposti percorsi diversi di entrata e di uscita. Il personale deve indossare sempre la mascherina, i clienti solo quando non effettuano allenamenti. Gli indumenti usati per l’attività fisica vanno riposti in zaini o borse personali e non devono essere lasciati in luoghi condivisi. Il protocollo prevede che dove possibile, i clienti arrivino già indossando l’abbigliamento per l’attività sportiva. Dovranno utilizzare gli spazi comuni solo per cambiare gli indumenti minimi o che richiedano tempi ridotti, riponendo gli abiti in contenitori sigillati. Il gestore potrà vietare l’accesso alle docce, invitando i clienti a cambiare rapidamente il costume bagnato o l’abbigliamento da palestra, ad asciugare rapidamente i capelli e a cambiarsi rapidamente.

Riaprono le palestre: come e le regole da rispettare

Le prossime riaperture

L'1 giugno riaprono le bar, ristoranti e locali al chiuso, per la colazione, il pranzo, l'aperitivo, la cena e il dopocena. Sarà possibile consumare cibi e bevande all'interno per tutto l'arco della giornata, fino al coprifuoco. Sarà anche di nuovo possibile fermarsi a consumare al bancone del bar. Sempre in questa data, torna anche il pubblico negli impianti sportivi all'aperto per tutte le competizioni e gli eventi anche non di interesse nazionale. Gli stadi possono essere riempiti fino al 25 per cento della capienza massima consentita e comunque con il limite di 1000 persone sugli spalti. Dal 15 giugno, ricevimenti e feste successivi a cerimonie civili e religiose come matrimoni, unioni civili, battesimi, comunioni sono autorizzate, sia all'aperto che al chiuso. Per sposi, festeggiati e invitati serve la certificazione verde, anche detta "green pass", ovvero un attestato di avvenuta vaccinazione. Con una settimana di anticipo rispetto a quanto previsto nel precedente decreto riaprono parchi tematici, parchi acquatici e di divertimento con attrazioni per grandi e piccini. L'1 luglio riaprono le piscine al chiuso, dei centri natatori e dei centri benessere, nel rispetto delle linee guida. C'è un protocollo per il nuoto stilato dal dipartimento allo Sport che prevede diverse regole. Nella stessa data, i tifosi possono tornare anche nei palazzetti dello sport e negli stadi al chiuso per tutte le competizioni e gli eventi sportivi. Gli impianti possono essere riempiti fino al 25 per cento della capienza massima consentita e comunque con il limite di 500 persone sugli spalti. Inolte, riaprono sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.  Riprendono pure tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Infine,sarà possibile tenere nuovamente corsi di formazione pubblici e privati in presenza.

Il coprifuoco

Il 7 giugno il coprifuoco verrà portato a mezzanotte. In zona gialla ci si potrà dunque muovere liberamente tra le 5 e le 24, mentre da mezzanotte alle 5 del mattino gli spostamenti saranno consentiti solo per ragioni di lavoro, necessità, urgenza, salute. Il 21 giugnoverrà abolito definitivamente. In zona gialla ci si potrà muovere liberamente senza limiti orari e senza dover giustificare gli spostamenti.