Giugno, l'Italia riparte: prime regioni in zona bianca e milioni di famiglie in viaggio

Da lunedì riaperture e addio al coprifuoco in Friuli, Molise e Sardegna. La Lombardia attende il 14 giugno, dal 21 via le restrizioni in tutto il Paese

Zona bianca

Zona bianca

La campagna anti-Covid in Italia continua ad accelerare. Si avvia infatti a toccare il traguardo del 20% della popolazione (sono il 19,57%) la quota degli italiani che ha concluso il ciclo vaccinale: sono 11.596.495. Le somministrazioni complessive sono state invece 33.770.194, secondo quanto emerge dal report della struttura del commissario Francesco Figliuolo. Numeri importanti per un Paese che si avvia a grandi passi verso il ritorno alla normalità, con il graduale passaggio in zona bianca delle regioni.

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Zona bianca: le regioni che possono entrarci e le regole da rispettare

Le prime regioni in zona bianca: addio al coprifuoco

L'ultima analisi della cabina di regia è chiara: l'indice di diffusione del contagio - l'Rt, che ormai non conta più ai fini dell'assegnazione dei colori - è a 0,72, in calo rispetto alla settimana scorsa. E soprattutto, dopo mesi l'incidenza è finalmente sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti (è a 47): significa che i sistemi sanitari sono in grado di effettuare un tracciamento efficiente dei casi e dei loro contatti, contenendo così il diffondersi del virus. Uno scenario che, già lunedì 31 maggio, consentirà a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna di passare nell'area di minor rischio. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze e nelle tre regioni non ci sarà più il coprifuoco e potranno riaprire tutte le attività la cui ripartenza era prevista tra l'1 giugno e l'1 luglio: ristoranti e bar al chiuso, matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, competizioni sportive al chiuso. Per quanto riguarda le discoteche, i gestori saranno autorizzati solo per i servizi di bar e ristorante, ma non sarà possibile ballare in pista.

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Matrimoni, serve il green pass

Nelle zone gialle e anche in quelle bianche gli ospiti di matrimoni, battesimi e comunioni dovranno esibire il green pass, vale a dire il documento di vaccinazione (con entrambe le dosi), il certificato di guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, come previsto dal decreto del 18 maggio. Le nuove linee guida delle Regioni prevedono tra l'altro che in tutte le attività "devono essere usati da parte dei lavoratori dispositivi di protezione delle via aeree finalizzati alla protezione del contagio e deve essere obbligatoria la frequente pulizia e l'igienizzazione delle mani". Ci sono poi una serie di indicazioni di carattere generale, che vanno dal "definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d'aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita" alla possibilità di rilevare la temperatura dei clienti fino alla necessità di mantenere l'elenco delle presenze per 14 giorni. È previsto poi che siano messi a disposizioni degli ospiti dei prodotti per l'igienizzazione delle mani, che vengano areati il più possibile i locali e che vengano privilegiati laddove possibile gli spazi esterni. Per quanto riguarda la ristorazione, salta il limite di massimo di 4 persone sedute a mangiare, viene confermato il metro di distanza tra i tavoli e l'utilizzo della mascherina ogni qualvolta che ci si alza. Le nuove linee guida, inoltre, prevedono la possibilità di utilizzare le docce in piscine, centri termali e palestre: dovrà essere garantita una distanza di 2 metri, adeguata sanificazione e areazione.

La Lombardia e le altre regioni: le tappe

Nella stessa situazione di Friuli, Molise e Sardegna si troveranno dal 7 giugno Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che sono alla seconda settimana consecutiva con dati da bianca, mentre dal 14 giugno toccherà a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e alla provincia di Trento che in questa settimana hanno per la prima volta un'incidenza sotto o uguale a 50 casi ogni 100mila abitanti. In giallo al 14 giugno resteranno dunque solo 7 regioni - Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta - e la provincia di Bolzano. Ma se il calo del virus continuerà ai ritmi delle ultime tre settimane, dal prossimo monitoraggio anche queste avranno dati da zona bianca e, dunque, passeranno in zona bianca dal 21 giugno. Un giorno, il primo dell'estate, che potrebbe essere anche quello buono per dire addio alla mascherina all'aperto. Una data certa ancora non c'è, ma gli esperti hanno ribadito più volte che con l'arrivo della stagione più calda è ipotizzabile accantonarne l'utilizzo.

Ponte del 2 giugno, in viaggio 9 milioni di italiani

Saranno quasi 9 milioni secondo Federalberghi gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze, dormendo almeno una notte fuori casa. La quasi totalità, pari al 99,3%, rimarrà in Italia. Di questi, il 69,6% si muoverà all'interno della regione di residenza, il 22,5% si sposterà in qualche regione vicina, il 5,5% invece farà un viaggio più lungo. "Per quanto si tratti di un valore inferiore rispetto agli exploit dell'era pre-Covid, in questo momento e dopo un anno come il 2020 vissuto in totale oscurità, sembra di poter gridare al miracolo", dice il presidente Bernabò Bocca.