Patrick Zaki, oltre 100mila firme per la cittadinanza italiana

A un anno dall'arresto, appello a Mattarella per la liberazione in Egitto. Le città italiane si tingeranno di giallo come chiesto da Amnesty

Patrick George Zaki, recluso in Egitto da quasi un anno

Patrick George Zaki, recluso in Egitto da quasi un anno

Roma, 4 febbraio 2021 - A un anno dall’arresto  di Patrick Zaki, l’Italia si mobilita con diverse iniziative per la sua liberazione. Lo studente egiziano iscritto all’università di Bologna fu fermato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio dello scorso anno con l’accusa di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazioni illegali, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo.  La più importante viene dal web. Ha superato 100mila firme una petizione online lanciata sulla piattaforma Change.org dalla community “Station to Station“ e diretta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per chiedere la cittadinanza italiana onoraria per Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna detenuto in Egitto. L’associazione, che raggruppa cittadini e studenti ed è nata per tenere viva la memoria sulla strage del 2 agosto 1980 a Bologna, ha scelto di fare «qualcosa di concreto - spiega il portavoce Moreno Zoli - per essere vicini a Patrick, perché venga liberato e perché possa, al più presto, tornare ad abbracciare la sua famiglia e a proseguire i suoi studi. Il conferimento della cittadinanza italiana sarebbe un segnale fortissimo, sappiamo che la procedura è molto lunga, ma sappiamo che con un gesto super partes potrebbe diventare realtà». 

Ma non è tutto: "Noi italiani - dice il testo della petizione - abbiamo già dovuto subire schiaffi morali con il caso Giulio Regeni, che a tutt’oggi lascia l’amaro in bocca per il trattamento subito a qualsiasi livello. Esiste già una proposta nazionale : 200 comuni che concederanno la cittadinanza a Patrick. Iniziativa lodevole, ma non basta".

A  Roma intanto il Senato accademico de “La Sapienza“ ha deliberato all’unanimità di aderire all’iniziativa promossa da Amnesty International Italia, rafforzando cosi’ la campagna pubblica a sostegno dello studente. L’organizzazione internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani, allo scopo di supportare e diffondere la richiesta di liberazione di Patrick, ha lanciato un appello a enti, amministrazioni e scuole chiedendo che gli edifici pubblici, i monumenti o le fontane siano simbolicamente illuminati di giallo il 7 e l’8 febbraio 2021. L’Ateneo illuminerà di giallo i propilei della Città universitaria e le colonne del Rettorato, associandosi all’azione di solidarietà volta a tenere alta l’attenzione sui mezzi di comunicazione e a fare pressione sulle istituzioni egiziane affinche’ riconsiderino al piu’ presto lo stato di detenzione di Patrick.

Nel corso del lungo anno di prigionia dello studente, la Sapienza ha intrapreso diverse iniziative. Il 12 febbraio 2020, pochi giorni dopo l’arresto, il Consiglio di amministrazione dell’Ateneo ha condiviso la mozione dell’Universita’ di Bologna che esprimeva grande preoccupazione. Anche il Comune di Ragusa aderisce all’iniziativa di Amnesty. Una richiesta di sostegno per la liberazione di Zaki era stata inviata dal Gruppo 228 della sezione italiana di Ragusa di Amnesty International al sindaco Peppe Cassì, a cui era stato chiesto di illuminare di giallo un monumento simbolo della città in occasione del primo anniversario dell’incarcerazione di Zaki. Cassì ha disposto che nella serata di lunedi’ 8 febbraio la facciata del Comune di Ragusa sia illuminata di giallo.