L'abbraccio ai tempi del Covid: uno dei vincitori del World Press Photo 2021

Un'infermiera che abbraccia un'anziana donna protetta da un telo di plastica trasparente, è la foto simbolo dell'anno della pandemia

La foto vincitrice del World Press Photo 2021

La foto vincitrice del World Press Photo 2021

Roma, 16 aprile - La solitudine, la paura, la solidarietà, la speranza, c'è tutto lo spettro dei sentimenti al tempo del Covid nella foto simbolo dell'anno della pandemia, vincitrice del World Press Photo of the Year 2021, il premio di fotogiornalismo più prestigioso del mondo. Un'infermiera che abbraccia un'anziana donna protetta da un telo di plastica trasparente. Un abbraccio, un gesto semplice, naturale ma bandito a causa del rischio contagio e ritrovato dopo la paura del virus e la "rinascita" seguita alla guarigione. Lo scatto è del danese Mads Nissen

Rosa Luzia Lunardi ha 85 anni ed è isolata da cinque mesi nella casa di cura Viva Bem di San Paolo, Brasile. Poi, il 5 agosto 2020, il primo contatto: l'abbraccio dell'infermiera Adriana Silva da Costa Souza attraverso il telo di protezione. Rosa è una delle tante contagiate nel Brasile messo in ginocchio dal virus, dove gli anziani che hanno pagato il prezzo più alto alla malattia, gli infermieri e i medici eroi che hanno affrontato e ancora affrontano a volte a mani nude le insidie del Covid e le inadeguatezze dei sistemi sanitari. Dei giorni scorsi la denuncia choc di un'infermiera: mancano pure i sedativi e il personale sanitario è costretto a intubare i pazienti svegli: "Sono svegli, senza sedativi, intubati, con le mani legate al letto e ci implorano di non farli morire"

 

Ma nella foto di Nissen prevale la speranza e la prospettiva della rinascita. "Questa immagine iconica del Covid-19 commemora il momento più straordinario della nostra vita, ovunque", ha commentato Kevin WY Lee, membro della giuria, secondo il quale lo scatto che mostra "vulnerabilità, separazione e sopravvivenza" è anche un simbolo di "speranza". La parola speranza, mantra della pandemia, torna anche nel commento emozionato del vincitore. "Per me è una storia di speranza e di amore nei tempi più difficili", ha sottolineato Mads Nissen, fotografo del quotidiano danese Politiken che già nel 2015 aveva vinto il World Press Photo con la foto di una coppia gay in Russia, consegnando alla storia del fotogiornalismo l'immagine di Jon e Alex, amanti raffinati in una Russia sempre più omofoba.

La serie vincitrice di Photo Report of the Year (World Press Photo Story of the Year), un nuovo importante premio introdotto nel 2019, è Habibi, di un italiano, Antonio Faccilongo per Getty Reportage, ed è un viaggio in un altro dramma. Quello dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane che devono scontare pene lunghe, a volte indeterminate, e hanno trovato un sistema per far arrivare il loro sperma alle mogli per tentare di avere dei figli. 

Complessivamente la giuria internazionale del premio ha esaminato 74.470 immagini inviate da 4.135 fotografi di 130 Paesi. In finale sono arrivati 45 fotoreporter di 28 Paesi, tre gli italiani. La cerimonia di premiazione si è svolta online in osservanza alle norme anti covid.