Vulvodinia, cos'è? Sintomi, cause e cura della malattia contro cui si batte anche Damiano

Il frontman dei Maneskin sostiene la campagna della fidanzata Giorgia Soleri, affetta da questa patologia

Damiano David, cantante dei Maneskin, insieme alla compagna, Giorgia Soleri

Damiano David, cantante dei Maneskin, insieme alla compagna, Giorgia Soleri

La vulvodinia, patologia salita alla ribalta delle cronache in questi giorni anche grazie alla battaglia che Damiano, frontman dei Maneskin, sta conducendo al fianco della fidanzata Giorgia Soleri, è una malattia ginecologica caratterizzata da dolore cronico alla vulva e nei tessuti che circondano l'accesso alla vagina. Il dolore vulvare cronico che contraddistingue il disturbo è associato a forte bruciore, dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali) e arrossamento. 

Quali sono i sintomi?

La vulvodinia provoca bruciore, irritazione, secchezza, sensazione di abrasione a livello vulvare, tensione, sensazione simile a punture di spillo e gonfiore.

Le cause della vulvodinia

La vulvodinia può essere provocata da infezioni batteriche o micotiche vaginali e vescicali, predisposizione genetica alle infiammazioni, lesioni del nervo pudendo dovute al parto a o traumi ipercontrattilità vulvo-perineale, alterazioni genetiche, traumi derivanti da rapporti sessuali,  visite o interventi chirurgici ginecologici secondo quanto spiegano gli esperti del gruppo Humanitas.

Perché viene la vulvodinia: miti da sfatare  

All'origine del dolore, come spiegano gli esperti di Humanitas Castelli, vi è spesso un'iperattività dei mastociti, cellule del sistema immunitario che inducono uno stato infiammatorio prolungato. Le cause della vulvodinia sono sconosciute. È ormai accertato che non è causata da infezioni attive, da cattiva alimentazione, né da alterazioni del sistema immunitario o allergie. Non è neppure una malattia sessualmente trasmessa.

Può essere provocata da abitudini errate?

Questo disturbo può anche essere causato da abitudini quotidiane come andare in bicicletta, indossare indumenti troppo stretti o stare troppo a lungo sedute. Può anche associarsi a disturbi vescicali e/o uretrali.

La malattia "invisibile" che colpisce il 15% delle donne

Pur essendo una patologia che colpisce circa il 15% delle donne, può essere diagnosticata tardivamente e non curata per anni. E' infatti considerata una malattia "invisibile". Tanto che per lungo tempo è stata considerata una malattia  "psicosomatica" o "psicogena". Oggi non è più così e può essere gestita efficacemente con un adeguato protocollo terapeutico.