Sul volo da New Delhi a Roma 23 positivi: il 9% dei passeggeri

Trasferiti tutti in un covid hotel. Il Ministro Speranza chiude gli arrivi da India, Bangladesh e Sri Lanka

L'allestimento del dispositivo sanitario per i 213 passeggeri dall'India a Fiu

L'allestimento del dispositivo sanitario per i 213 passeggeri dall'India a Fiu

Roma - L'allarme era atteso, ma i numeri, ieri sera, lo hanno confermato. Ventitrè positivi su un volo proveniente dall’India. E’ successo ieri sera a Fiumicino, dove lo screening ha segnalato un dato preoccupante, che conferma l’urgenza della decisione presa dal minsitro Speranza e dal governo di chiudere l’arrivo dei voli da India e Bangladesh, a cui poco fa si è aggiunto anche lo Sri-Lanka.  “Ieri sera alle 21.15 -  conferma l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato - è atterrato all’Aeroporto di Fiumicino il volo proveniente dall’India con a bordo 213 passeggeri e 10 componenti dell’equipaggio.

Alle 22 sono iniziate le operazioni delle Uscar che sono andate avanti fino a tarda notte. In 23 sono risultati positivi ai tamponi (percentuale positivi a bordo 9%)».  Sono risultati positivi anche due componenti dell’equipaggio. «Siamo ora in attesa - dice l’assessore -  dei risultati del sequenziamento per la ricerca delle varianti da parte dell’Istituto Spallanzani. I passeggeri sono stati condotti in due strutture diverse dove sono sottoposti a tampone e dove trascorreranno la quarantena: 50 circa nella cittadella militare della Cecchignola, gli altri all'hotel Sheraton.

Nei giorni scorsi, dopo il forte aumento dei casi di Covid nel Paese asiatico e la diffusione della cosiddetta 'variante indiana', il ministro della Salute ha firmato un'ordinanza che vieta l'ingresso in Italia a chi nelle due settimane precedenti e' stato in India, in Bangladesh e, con una nuova ordinanza firmata oggi, anche in Sri Lanka: i residenti nel nostro Paese possono rientrare solo dopo due tamponi, uno alla partenza e uno all'arrivo, osservando comunque 14 giorni di quarantena.

Dai virologi, sul nodo indiano arriva però  una precisazione:  “Non c’entra la variante indiana (di cui sappiamo poco), quanto la diffusione incontrollata del virus in India. Giustissimo chiudere i voli, ma se - come accaduto a febbraio 2020 dalla Cina - i passeggeri arrivano in Italia passando per Amsterdam, è inutile”. Lo sottolinea il virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Roberto Burioni.