Violenza sessuale, revocati i domiciliari al regista Paul Haggis: torna libero

Gli abusi da parte del premio Oscar, secondo l'accusa, sarebbero avvenuti su una 28enne a Ostuni, in un b&b, dal 12 al 15 giugno

Il regista canadese Paul Haggis in tribunale per l'interrogatorio

Il regista canadese Paul Haggis in tribunale per l'interrogatorio

Il regista e sceneggiatore premio Oscar Paul Haggis è tornato in libertà dopo sedici giorni agli arresti domiciliari con le accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di una 28enne inglese. Gli abusi - secondo l'accusa - sarebbero avvenuti in un b&b di Ostuni dal 12 al 15 giugno. La gip del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, ha accolto l'istanza di revoca dell'arresto presentata il 30 giugno scorso dal difensore, il penalista barese Michele Laforgia. Haggis era agli domiciliari dal 19 giugno. Il 29 giugno, su richiesta della Procura, la presunta vittima è stata sentita in un lungo incidente probatorio.

L'avvocato difensore di Haggis aveva spiegato che la richiesta di revoca dei domiciliari è motivata dall'assenza di lesioni da rapporto sessuale che sarebbe emersa da appositi accertamenti sanitari, ma anche sulla base degli esiti dell'incidente probatorio. La 28enne inglese, in precedenza, aveva annunciato, tramite il suo legale, che "nei prossimi giorni lascerà l'Italia e andrà prima in Francia e poi a Londra dove vive la sua famiglia, ma abbiamo dato totale disponibilità ad essere sentiti per ulteriori chiarimenti, perché si possa togliere ogni dubbio e ogni velo. Lei non si sottrarrà a nulla, neanche a un eventuale confronto con Haggis", le parole dell'avvocato torinese Claudio Strata.

Nel corso del lungo esame incrociato, durato più di 8 ore, la presunta vittima avrebbe spiegato di aver visto in quel contatto con Haggis avuto "in modo assolutamente casuale", durante un festival di cinema a Montecarlo alcuni mesi fa, una "opportunità professionale", dopo aver "avviato un dialogo molto garbato e rispettoso con messaggi prima su Instagram e poi whatsapp, mai dal contenuto dubbio". Rispondendo alla domanda sul perché la donna durante quelle tre giornate sia poi sempre tornata dal suo presunto aggressore nonostante gli abusi subiti, l'avvocato ha detto: "In generale, in questi casi il fenomeno della donna abusata che torna dal suo aggressore è la regola, non mi stupisce. Basta guardare le statistiche e gli studi sui femminicidi. Da parte della donna è spesso un tentativo di recuperare il rapporto, di correggere il proprio partner, una sorta di operazione di redenzione". In più, in questo caso, "parliamo di una persona dal grande fascino e carisma"