Femminicidio di Vicenza, arrestato il marito. Era tornato a casa

Preso dai carabinieri Pierangelo Pellizzari, 61 anni, accusato di aver freddato a colpi di pistola la moglie Rita Amenze

Rita Amenze e l'ex marito, Pierangelo Pellizzari, in una foto presa dal profilo Facebook

Rita Amenze e l'ex marito, Pierangelo Pellizzari, in una foto presa dal profilo Facebook

Noventa Vicentina (Vicenza) - Svolta nel femminicidio di Vicenza: è stato arrestato dai carabinieri Pierangelo Pellizzari, l'uomo accusato di aver ucciso la moglie. È stato rintracciato vicino a casa. Era ricercato da ieri, da quando aveva freddato la donna - Rita Amenze, 30 anni - mentre andava a lavorare in fabbrica con quattro colpi di pistola per poi far perdere le tracce. Pellizzari, 61 anni, disoccupato, con una condanna per minacce e lesioni alla precedente compagna, è diventato un uomo in fuga. Lasciata la giovane moglie morente a terra nel parcheggio della ditta Mf Funghi, a Noventa Vicentina, è salito sulla sua Jeep grigia ed è sparito

Decine di carabinieri e poliziotti gli davano la caccia ma, parallelamente, ne cercavano anche il corpo nei campi, nei fossati e negli altri possibili nascondigli vicino alla sua casa di Villaga, ipozzando si fosse tolto la vita. E invece era vivo e ora spiegherà i motivi del suo gesto.

 L'arresto di Pierangelo Pellizzari è avvenuto alle 14. L'uomo, che ha presumibilmente passato la notte in un casolare della zona, ha cercato di intrufolarsi nella sua abitazione da una finestra che si affaccia sul pollaio di casa. I carabinieri, che sorvegliavano da ieri il luogo, hanno sentito alcuni rumori, sono entrati e hanno sorpreso e arrestato l'omicida. A differenza di quanto si era appreso, quando è stato bloccato Pellizzari non era armato.

Il delitto

Rita Amenze lavorava un'azienda di inscatolamento di funghi freschi. Allo stabilimento si arriva con una stretta stradina, isolata. La giovane è arrivata puntuale, in macchina, al parcheggio dell'azienda, senza sospettare ciò che la aspettava: giunto prima di lei, poco dopo le 7, l'uomo ha atteso dietro ad un cespuglio, e quando la moglie è scesa dall'auto ha fatto scattare l'agguato; le si è avvicinato, ha estratto una pistola ed ha fatto fuoco, sparando almeno quattro colpi di pistola. Secondo quanto emerso da ambienti della Procura, la donna è stata raggiunta da tre proiettili che le hanno sfigurato il volto e da uno alle spalle, dall'alto verso il basso. Una scena scioccante per le altre operaie che dovevano iniziare il turno di lavoro. Alle molte che hanno assistito, terrorizzate, alla scena dell'omicidio. Colpita a morte, Rita è scivolata a terra tra due auto, mentre l'assassino è salito a bordo di una Jeep grigia ed è fuggito. I testimoni hanno dato l'allarme.

Secondo quanto è stato ricostruito, da almeno una settimana la giovane donna si era allontanata da casa in seguito ad un litigio scoppiato col marito per alcuni dissapori legati ad un suo viaggio in Nigeria, dal quale era appena rientrata. Rita Amenze era arrivata in Italia nel 2017 come rifugiata, e poco dopo aveva conosciuto Pellizzari, l'uomo che sarebbe divenuto il suo assassino, sposandolo e andando a vivere con lui. A quest'ultimo il porto d'armi era stato revocato nel 2008. U