Green pass
A fronte di un'impennata di contagi Covid, che ha costretto la Russia a correre ai ripari con un mini lockdown e sta creando apprensione anche in Gran Bretagna, dove sono previsti fino a 100mila nuovi casi al giorno (ma Johnson esclude un nuovo lockdown), la situazione in Italia sembra sotto controllo, con un trend sostanzialmente stabile. Il bollettino Covid ha registrato ieri 3.702 nuovi positivi e 33 morti con tasso positività allo 0,76% e secondo il report della Fondazione Gimbe, a livello nazionale scendono da 7 settimane i nuovi casi settimanali di infezione da Sars-Cov-2. Numeri che fanno dire al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che il prolungamento dello stato di emergenza ''dipenderà dai contagi. Se dovessimo avere i contagi ancora in discesa, se non dovessero esserci varianti, allora non servirà prolungare lo stato di emergenza. Io al momento sono ottimista sull'andamento dell'epidemia, però bisogna osservare ciò che accade''.
Parole che alimentano l'ottimismo e fanno circolare "previsioni" in ambienti no vax secondo cui al 31 dicembre, con la fine dello stato di emergenza, potrebbe essere eliminato il Green Pass. Ma il ministro della Salute Roberto Speranza sotttolinea che si tratta di "previsioni che lascerei a discussioni di carattere non scientifico" e mantiene la linea della prudenza. "Io penso che i vaccini ci hanno dato uno strumento vero per gestire in maniera diversa questa fase, abbiamo grazie ai vaccini potuto dimenticare o archiviare le restrizioni più dure, e oggi dobbiamo seguire settimana dopo settimana l'evoluzione delle curva epidemiologica e l'evoluzione delle varianti. Poi valuteremo passo dopo passo - aggiunge Speranza - il Green pass in Italia è uno strumento che sta dando ulteriore spinta e ulteriore protezione, rende più sicuri i luoghi dove si utilizza e ha effetto incentivante sulle vaccinazioni. Avremo tutto il tempo di monitorarlo".