Le tre varianti del coronavirus che fanno più paura

A settembre è stata isolata quella inglese, poi a ottobre la sudafricana. Ora la brasiliana, indoviduata pure in Italia

Coronavirus, preoccupano le varianti (Ansa)

Coronavirus, preoccupano le varianti (Ansa)

Milano, 25 gennaio 2021 - Il Sars-CoV-2 e le sue varianti continuano a spaventare. L'ultima arrivata è la variante brasiliana (denominata B.1.1.248.), isolata il 6 gennaio dall’Istituto nazionale giapponese per le malattie infettive. Nasce da 12 mutazioni concentrate sulla principale arma del virus, la proteina Spike, e fra queste mutazioni ce ne sono le due già note per rendere il virus più efficace nel contagiarsi. Questa variante è arrivata anche in Italia, è stata isolata nel tampone di un viaggiatore atterrato nei giorni scorsi a Malpensa dal Brasile.

Prima, a settembre, era stata la volta della variante inglese (denominata VUI-202012/01​), caratterizzata da ben 23 mutazioni, 14 delle quali sono localizzate sulla proteina Spike. E anche in questo caso, il virus sembra più contagioso. E' comparsa in Gran Bretagna ed è stata resa nota a metà dicembre. Ormai è presente in una sessantina di Paesi, Italia inclusa. Anche in questo caso tra i primi casi, in questo caso in Lombardia, ci sono due persone arrivate all'aeroporto di Malpensa il 23 e 24 di dicembre. 

Risale a ottobre, infine, la variante isolata in Sudafrica (denominata  B117). Caratterizzata da una maggiore capacità di contagio e da una carica virale più alta, anche questa è legata a più mutazioni localizzate sulla proteina Spike.