Covid Sardegna, isolata a Cagliari la nuova variante A.27

La variante è stata individuata in quattro persone, di cui una è deceduta. E' già presente in Slovenia, Francia, Svizzera e Regno Unito

Una nuova variante identificata in Sardegna

Una nuova variante identificata in Sardegna

Cagliari - Una variante del virus Sars-CoV2 non ancora seganalata in Italia è stata identificata da un laboratorio dell'Azienda ospedaliero-universitaria. La variante è stata denominata A.27  e "merita un'attenzione speciale - spiega Ferdinando Coghe, direttore del laboratorio - in quanto presenta una combinazione di due mutazioni peculiari, la N501Y ed L452R che, in combinazione con alcune mutazioni aggiuntive, sembrano essere responsabili di una maggiore trasmissione del virus". La variante che non era stata ancora segnalata in Italia, era già presente in alcuni paesi europei come Slovenia, Francia, Svizzera e Regno Unito.

La nuova variante è stata individuata in quattro persone residenti nel Centro Sud Sardegna, una delle quali è deceduta. E' stata isolata dal team del direttore del laboratorio del Policlinico Ferdinando Coghe in collaborazione con l'equipe del professor Germano Orrù, responsabile del servizio di Biologia Molecolare. La scoperta, fa sapere l'Azienda, è stata resa possibile "grazie all'acquisizione da parte dell'Aou di una nuova piattaforma per il sequenziamento genico in Next Generation Sequencing (Ngs), con processività medio-alta, che consente di cercare e trovare nuove varianti del virus". 

Dall'inizio della pandemia il laboratorio ha esaminato 205mila tamponi molecolari, 165mila per necessità dal Servizio Sanitario Regionale e oltre 40mila richiesti dall'Aou, 11mila dal Pronto Soccorso, 3mila richiesti dall'Ostetricia (ricoveri urgenti o parto). "Le mutazioni a cui i virus vanno incontro - spiega Coghe - possono avere un impatto significativo sulla loro capacità di trasmissione e sull'efficacia dei vaccini e dei farmaci antivirali. Per questo motivo, in tutto il mondo il sequenziamento dell'intero genoma (Wgs) è ritenuto estremamente importante e ha consentito l'identificazione di varianti come la B.1.1.7 (variante UK), B.1.351 (Sud Africa) o P.1 (Brasile)".  I ricercatori dell'Aou di Cagliari sono impegnati in un programma nazionale di sorveglianza, coordinato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), e recentemente, proprio in occasione di una survey sulle varianti, hanno individuato la presenza della A.27.

La situazione delle varianti in Italia

Le tre varianti principali monitorate al momento nel nostro Paese sono quella inglese (che ormai rappresenta quasi il 90 per cento dei casi in Italia), quella brasiliana e quella sudafricana. La variante brasiliana non corre di più della variante inglese ma è concentrata nell'Italia centrale, con punte del 20 per cento.