Omicron, Israele: tre dosi di Pfizer proteggono dalla variante. In Europa 44 casi

Secondo il ministro della Sanità di Tel Aviv "la situazione è sotto controllo e non c'è motivo di panico"

L'aeroporto di Ben Gurion a Tel Aviv

L'aeroporto di Ben Gurion a Tel Aviv

Tel Aviv - La variante Omicron è ormai in Europa: secondo l'Ecdc sono per ora 44 i casi accertati in undici Paesi. E si tratta di pazienti con sintomi lievi o senza sintomi. Intanto ci si interroga sulla possibilità che la nuova variante, con le sue 32 mutazioni della proteina Spike, possa o meno "bucare" i vaccini. Una prima risposta arriva da Israele, il Paese che prima di tutti ha iniziato con le terze dosi. Secondo uno studio, i primi dati mostrano che con tre dosi di vaccino Pfizer si è protetti dalla temuta variante. Lo ha detto il ministro della sanità israeliano Nitzan Horowitz. "La situazione - ha spiegato citato da Times of Israel - è sotto controllo e non c'è motivo di panico. Ci aspettavamo una nuova variante e siamo pronti. Nei prossimi giorni avremo informazioni più precise sull'efficacia del vaccino ma le prime indicazioni mostrano che coloro che hanno un richiamo sono molto probabilmente protetti contro questa variante".

La situazione in Israele

Intanto in Israele salgono a quattro i casi accertati di variante Omicron, gli ultimi due sono due medici dello Sheba Medical Center, il più grande ospedale di Israele. Uno di loro è rientrato la scorsa settimana da Londra dove ha partecipato a una conferenza medica e probabilmente ha contagiato il collega. Come ha riferito un portavoce dello Sheba Medical Center, i due medici avevano ricevuto tre dosi del vaccino Pfizer/BioNtech contro il coronavirus per cui ora presentano sintomi lievi. Uno degli altri due contagiati è un turista rientrato dal Malawi che era stato vaccinato con AstraZeneca.

 

La diffusione in Europa

Al 30 novembre, risultano "44 i casi confermati della variante Omicron di Sars-CoV-2 segnalati da 11 Paesi dell'Ue e dello Spazio economico europeo (See): Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia (Reunion), Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia, secondo informazioni provenienti da fonti pubbliche".

A fare il punto è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), nell'ultimo aggiornamento epidemiologico diffuso oggi. "Sono stati segnalati anche numerosi casi probabili in tutta la regione, ma sono ancora in fase di indagine - ha puntualizzato l'ente - La maggior parte dei casi confermati ha una storia di viaggi in Paesi africani, alcuni hanno preso coincidenze in altre destinazioni tra l'Africa e l'Europa". Un altro elemento importante segnalato dall'Ecdc è che "tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni sulla gravità erano asintomatici o presentavano sintomi lievi". Finora "non sono stati segnalati casi gravi o decessi tra questi casi".  I casi di Omicron fuori dall'Ue/See sono stati segnalati al momento da 9 Paesi e territori: Australia, Botswana, Canada, Hong Kong, Israele, Giappone, Sudafrica, Svizzera e Regno Unito. 

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