Ad una ipotizzata maggiore contagiosità della variante Omicron non sembra corrisponda un rischio più elevato sul fronte dei sintomi, che, secondo quanto emerso finora, sarebbero differenti e più lievi. Tanto che l'Oms pone l'accento sulla circostanza che non ci sono stati decessi per Omicron, finora. Ma sono passati appena 12 giorni dalla scoperta della nuova variante e l'unica certezza, al momento, è che, a dispetto delle chiusure dei vari Stati, Omicron è già arrivata in Europa: casi sono stati accertati infatti in Belgio, Germania, Danimarca, Italia e l'elenco è destinato ad allungarsi. La probabilità di una potenziale, ulteriore, diffusione della variante Omicron a livello globale è infatti giudicata "elevata" dall'Organizzazione mondiale della Sanità, che ha inviato una scheda tecnica ai 194 Stati membri. Secondo l'Oms, "futuri picchi di Covid-19" potrebbero avere "gravi conseguenze", "a seconda di una serie di fattori, compreso il luogo in cui potrebbero verificarsi questi picchi".
Locatelli: Omicron più contagiosa ma non letale
Un invito alla prudenza arriva dal presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli: "Sappiamo che questa è una variante che ha avuto una diffusione importante in Sudafrica, il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti, c'è stato un incremento del 260% quasi dei casi in quel Paese: il tutto supporta una maggiore contagiosità. Ma non abbiamo nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all'effetto protettivo dei vaccini in maniera importante. Quindi calma e gesso, non sottovalutiamo ma non drammatizziamo. Tutto ci fa ipotizzare che sia più contagiosa - ha ribadito - dobbiamo capire se ci sia una maggiore patogenicità, ma sembrerebbe di no, anche se la popolazione del Sudafrica è più giovane rispetto a quella italiana. Quindi va valutato accuratamente con studi rigorosi".
L'Oms: accelerare sui vaccini
Intanto l'Oms insiste per accelerare la copertura vaccinale anti-Covid "il più rapidamente possibile", specialmente tra le categorie a rischio. Quanto alla chiusura delle frontiere, l'Oms nelle raccomandazioni inviate ai governi con una nuova scheda tecnica, invita a "utilizzare un approccio basato sul rischio per adeguare le misure di viaggio internazionali in modo tempestivo". Il rischio globale complessivo relativo alla nuova variante Omicron è valutato dall'Oms come "molto elevato".