Variante Lambda: cos'è e perché è l'incubo degli Usa

Scoperta nell'agosto del 2020 in Perù, oggi circola oggi in 29 Paesi. Particolarmente infettiva, sembra però attaccabile dai vaccini

La vaccinazione si rivela un'arma potente contro la variante Lambda

La vaccinazione si rivela un'arma potente contro la variante Lambda

E' stata scoperta per la prima volta un anno fa, nell'agosto del 2020, in Perù e circola oggi in 29 Paesi. Potrebbe essere più aggressiva della variante Delta ma sembra anche piuttosto attaccabile dai vaccini. Ed era metà giugno del 2021 quando l’Organizzazione mondiale della sanità annunciava la classificazione della variante Lambda di Sars-CoV-2, individuata per la prima volta in Perù nell’agosto 2020 e già presente soprattutto in diversi Paesi latino-americani, come "variante di interesse" (Voi). A ribadire la necessità di monitorarla e l’impegno dell’Oms in questo senso è l’epidemiologa Maria Van Kerkhove, esperta a capo del gruppo tecnico Oms per il nuovo coronavirus. Il tutto mentre uno studio giapponese, non ancora sottoposto a revisione tra pari, accende una ‘spia rossa’: la variante Lambda potrebbe creare problemi con i vaccini. 

La sua proteina Spike, spiegano gli autori della ricerca, (scienziati dell’università di Tokyo e di diversi atenei nipponici) nel documento di lavoro disponibile nella piattaforma "Biorxiv", risulta altamente infettiva e questo viene attribuito alla presenza di due mutazioni in particolare. Una terza mutazione, però, sarebbe responsabile di evasione dagli anticorpi neutralizzanti. Insieme ad altre due (L452Q and F490S), conferirebbe resistenza all’immunità antivirale. 

In particolare negli Stati Uniti, forse per vicinanza geografica, si vanno diffondendo in queste settimane le infezioni causate dalla variante Lambda. Il primo caso di variante Lambda era stato rilevato il mese scorso in Texas, allo Houston Methodist Hospital e da allora il sequenziamento genomico ha identificato 1.060 contagi ad essa riconducibili. Sebbene il numero sia ben lontano da quelli attribuiti alla variante Delta, che rappresenta circa l’83% dei nuovi casi negli Stati Uniti, gli esperti di malattie infettive hanno affermato che la variante Lambda è una di quelle più sotto osservazione. 

“Presenta mutazioni preoccupanti - osserva Preeti Malani, direttore sanitario nella divisione delle malattie infettive all’Università del Michigan ad Ann Arbor - ma questa variante rimane piuttosto rara negli Stati Uniti nonostante sia in circolazione da diversi mesi. È difficile sapere con certezza quanto sia trasmissibile la Lambda e quanto bene ne proteggano i vaccini. Finora, sembra che la Lambda sia più trasmissibile del virus SARS-CoV-2 originale“, che è simile a Delta e ad altre varianti. 

“Per fortuna gli studi suggeriscono che i vaccini attualmente disponibili rimangono efficaci - puntualizza Malani - . Abbiamo appreso durante la pandemia che le cose possono cambiare rapidamente, quindi controllare la diffusione del Covid-19 in generale aiuterà a gestire la Lambda. Finché ci sarà una diffusione incontrollata di Sars-CoV-2, vedremo più varianti in futuro. L’unica via d’uscita è una vaccinazione diffusa per controllare la diffusione e prevenire ulteriori mutazioni. Di fatto - conclude - c’è una sorta di gara tra l’aumento della copertura vaccinale e lo sviluppo di nuove varianti meno reattive alle contromisure“.

“I nostri dati - avvertono gli esperti - suggeriscono che l’inserimento di questa mutazione è strettamente associato alla massiccia diffusione dell’infezione da variante Lambda in Sud America”. Lambda “è una delle varianti che l’Oms sta tracciando nel mondo - ha chiarito in questi giorni Kerkhove, ricordando il concetto anche su Twitter - E’ stata segnalata in più di 40 Paesi e quello che stiamo guardando in questo momento è quanto bene circola e quanto aumenta la trasmissione”. 

«Gli studi - aggiunge Malani - sembrano suggerire che i vaccini attuali garantiscano protezione. Abbiamo imparato che durante la pandemia le cose possono cambiare rapidamente: controllare la diffusione del covid-19 in generale aiuterà a gestire Lambda. Finché ci sarà circolazione incontrollata del virus, vedremo in futuro altre varianti. L'unica soluzione è una vaccinazione ampia per controllare la diffusione e evitare ulteriori mutazioni. E' una gara».