Variante Delta, efficaci tutti i vaccini. Ma quasi 6 milioni di over 60 sono scoperti

L'Iss conferma la protezione contro la variante più temuta, ma solo a ciclo vaccinale completo. Allerta anche fra i giovani

Vaccinazione anti-Covid in Russia

Vaccinazione anti-Covid in Russia

La temuta variante Delta del Sars-CoV-2 è coperta dai vaccini. Tutti quanti (quelli approvati). Lo afferma l'Istituto superiore di sanità sul proprio sito, confermando quanto già asserito dall'Ema. 

Vaccini e farmaci

Per quanto riguarda l'impatto delle varianti sull'efficacia delle vaccinazioni anti-Covid, l'Iss rende noto che "i primi studi affermano che il ciclo completo dei 4 vaccini già approvati (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson, ndrrimane protettivo nei confronti di tutte le Voc (varianti che destano preoccupazione, ndr), mentre diminuisce l'efficacia che si era evidenziata dopo la prima dose". "Per quanto riguarda i farmaci in uso e in sperimentazione - aggiunge l'Iss - non ci sono ancora evidenze definitive in un senso o nell'altro. Tuttavia, alcuni articoli preliminari indicano che alcuni anticorpi monoclonali attualmente in sviluppo potrebbero perdere efficacia se usati singolarmente, mentre continuano a funzionare i mix di due anticorpi". 

Fasce scoperte

Il vaccino è dunque protettivo anche contro la variante oggi più pericolsa, in crescita in Italia come in tutta Europa e destinatata a diventare presto dominante. Nel nostro Paese l'incidenza della Delta al 22 giugno, data dell'ultima 'flash survey', era del 22,7% ma con una distrubuzione molto irregolare sul territorio nazionale, dove è stata identificata in 16 Regioni: il range varia tra lo 0 e il 70,6%. La preoccupazione è dunque rivolta non alla popolazione vaccinata quanto agli oltre 5,7 milioni di over 60 che non hanno completato il ciclo vaccinale e che quindi risultano scoperti. Lo evidenzia una ricerca della Fondazione Gimbe che, nel dettaglio, parla di 2,29 milioni (12,8%) che non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose di vaccino, con rilevanti differenze regionali (dal 22,6% della Sicilia al 7,7% della Puglia) e oltre 3,46 milioni (19,4%) che devono completare il ciclo dopo la prima dose: 2.495.962 con AstraZeneca, 837.052 con Pfizer-BioNTech e 128.878 con Moderna. Altra categoria da monitorare è quella dei giovani, meno vaccinata rispetto ad altre fasce di popolazione e più propensa a muoversi e dunque a far circolare il virus, fattore non indifferente di fronte a una variante che ha un livello di contagiosità del 40-60% maggiore rispetto alla Alpha (ex inglese). 

Il caso Corea

Fuori dall'Europa, la recrudescenza del Covid preoccupa in particolare la zona dell'Asia Pacifica. La Corea del Sud, uno degli stati indicati come modello nella gestione della pandemia nel corso delle prime due ondate, ha registrato il più alto numero di casi Covid-19 in un giorno dall'inizio della pandemia: 1.275 contagi nelle 24 ore fino a mezzanotte di mercoledì, secondo l'Agenzia coreana per il controllo e la prevenzione delle malattie (Kdca). Il governo ha avvertito mercoledì della possibilità di aumentare le restrizioni ai movimenti di fronte alla diffusione rapida di una quarta ondata di contagi, specialmente tra le persone non vaccinate tra i 20 e i 30 anni. Un numero crescente di casi di variante Delta altamente contagiosa ha sollevato infatti nuove preoccupazioni, in un Paese di 52 milioni di abitanti dove solo il 10% della popolazione è completamente vaccinata. Le infezioni totali da Covid della Corea del Sud sono 164.028, con 2.034 morti.