Variante Delta, il vaccino funziona? Ema: "Sì, ma con la seconda dose"

Casi in aumento in tutta Europa, Italia compresa. Locatelli: "Lavorare nella maniera più intensiva su tracciamento e sequenziamento"

Vaccinazione Covid

Vaccinazione Covid

Covid, la variante Delta dilaga in tutta Europa. Ma i vaccini funzionano? Sì, "ma dobbiamo essere certi che si faccia anche la seconda dose", ha detto la direttrice esecutiva dell'Ema Emer Cooke, all'evento 'Sky TG24 Live In Firenze'. La variante Delta "sarà sempre più importante", in termini di diffusione, ha rilevato Cooke, ribadendo la fiducia nei vaccini come strumento di protezione. "I quattro vaccini che abbiamo autorizzato, vale a dire Pfizer BioNTech, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson sono tutti e quattro sicuri e efficaci", ha aggiunto la direttrice dell'Ema. Ecco perché la variante Delta è la più infettiva di tutte (per ora).

"Con la seconda dose riusciamo ad avere una protezione", ha ribadito il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervistato da "Radio Anch'io" su Rai Radio 1. "I contagi riguardano prevalentemente coloro che non sono vaccinati o coloro che hanno ricevuto solamente la prima dose. "Coloro che ricevono la seconda dose e che prendono il virus, nella peggiore delle ipotesi, non sviluppano la malattia grave che poi ti porta in terapia intensiva. O meglio, le chances di avere una malattia grave che ti porta in terapia intensiva, sono estremamente basse". Sileri ha sottolineato gli sforzi dell'industria nell'aggiornare i vaccini: "In futuro potremmo avere anche un pan-vaccino che copra tutte le varianti", ha detto.  

Variante Delta, ecco quali sono i sintomi

Italia, la variante Delta si diffonde

In Italia, al momento, la variante più diffusa è ancora quella inglese con una percentuale del 74,9% sul numero di casi. Tuttavia, sebbene i dati di giugno non siano ancora consolidati, dalle prime segnalazioni di sequenziamenti eseguiti, si segnala un aumento, in percentuale, dei casi di variante Kappa e Delta, la cosiddetta "indiana" e un suo sottotipo, che passano dal 4,2% nel mese di maggio, al 16,8% del mese di giugno (dati estratti al 21 del mese). Sono queste le prime segnalazioni delle ultime settimane, monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 dell' ISS, in attesa della flash survey che fotografera' la situazione nel nostro Paese poiche' garantira' la rappresentativita' del campione.

Aumentare tracciamento e sequenziamento

Secondo il report degli Ecdc pubblicato ieri, la variante delta è del 40-60% più contagiosa di quella alfa (inglese) e determinerà il 70% delle nuove infezioni entro l'inizio di agosto ed il 90% entro la fine. E gli strumenti per contrastarla sembrano essere due: il sequenziamento e il vaccino. "E' importante lavorare nella maniera più intensiva sul tracciamento e sugli approcci di genotipizzazione e sequenziamento perché solo in questo modo riusciremo a intercettare in maniera precisa eventuali segnali di diffusione importante della variante indiana", ha sottolineato Franco Locatelli, Coordinatore del Cts e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità a Sky TG24 Live In Firenze. "Siamo in linea con la media europea" sul sequenziamento, "ci sono Paesi come il Regno Unito che hanno un'attività più spinta ma è importante che" a questa attività in Italia "conseguano eventuali decisioni. In funzione delle evidenze che avremo eventualmente si possono prendere decisioni per cercare di contenere il tutto. Perché se non avviene sequenziare diventa un bellissimo esercizio accademico, ma di poco impatto sulla salute pubblica. Dobbiamo tracciare e fare riflessioni dove dovessero crearsi dei cluster", ha evidenziato. Chiudere dove c'è particolare diffusione della variante Delta, o di altre? "Sì è la flessibilità del sistema - ha risposto Locatelli - lo stesso che abbiamo adottato per esempio per le zone dell'Umbria quando c'è stata la variante brasiliana" e si è intervenuti con la zona rossa. "In questo momento il Paese è bianco ma guai ad abbassare la guardia - ha concluso - siamo in una situazione più favorevole e possiamo oggi valutare numeri diversi rispetto al passato. Ma il problema non è superato".