Variante Delta, Galli: "Non illudiamoci, è già qui. Dati presenza sono sottostimati"

L'infettivologo del Sacco Massimo Galli: "Servono maggiori investimenti e attività sul tracciamento e il sequenziamento"

Massimo Galli

Massimo Galli

Milano - Variante Delta in Italia e in Lombardia: quanto è diffusa? I casi accertati devono destare preoccupazione? Cosa sappiamo sull'effetto scudo del vaccino? Sono queste alcune delle domande più ricorrenti quando si parla di Covid-19 oggi. Nelle ultime settimane l'osservata speciale è infatti la variante Delta (nota in passato come variante indiana). Secondo Massimo Galli, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano la presenza della variante Delta in questo momento in Italia "è probabile che sia sottostimata. Servono maggiori investimenti e attività sul tracciamento e il sequenziamento, che per il momento si fa in modo parziale, sufficiente a dirci alcune cose ma non a coprire quanto sarebbe necessario".  In Gran Bretagna, ad esempio, "hanno messo in piedi un consorzio di centri che è una macchina da guerra e sforna una quantità incredibile di sequenze. Noi, da questo punto di vista abbiamo il ruggito del topo, in confronto". 

Variante Delta, quali sono i sintomi?

Casi di variante Delta in Lombardia
Casi di variante Delta in Lombardia

Diffusione e focolai: cosa sta succedendo in Italia?

La cosiddetta variante Delta ha fatto posticipare il programma di riaperture nel Regno Unito. In occasione dell'ultimo report il presidente dell'Istitituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro aveva fatto il punto sulla diffusione delle varianti sul territorio nazionale: "Fortunatamente in questo momento la variante Delta di Sars-CoV-2", prima chiamata indiana, "che preoccupa un po' tutti noi per i dati che provengono dal Regno Unito sulla sua circolazione, in realtà in Italia è ancora contenuta sotto l'1%". In Italia al momento "c'è una larghissima circolazione della variante Alpha, la vecchia variante inglese, e che c'è una circolazione della variante brasiliana, oggi Gamma, che è al 6,26%, vicino a 7,8% nella flash survey. La variante nigeriana è contenuta intorno all'1%". Ma se - al momento - la circolazione della variante Delta sembra circoscritta è anche vero che casi sono stati accertati in diverse regioni, Lombardia in testa. Stando ai dati forniti dalla Regione sono 81 i casi di questa variante finora rilevati in Lombardia, due sono stati identificati ad aprile, 70 nel mese di maggio e nove al 14 giugno. "Tutti i casi sono attentamente monitorati e seguiti", ha detto  il governatore Attilio Fontana. "Mi sembra di poter dire, a oggi, che la situazione sia sotto controllo. Dovremo monitorarla costantemente, controllare che non si verifichino nuovi focolai di questa variante" ha aggiunto. 

Vaccino: quanto è efficace su variante Delta?

La variante Delta, o indiana, ha aggiunto Galli, "si diffonde meglio di quella inglese. È una lotta, non è detto che si debba perdere. Chiaramente dobbiamo toglierci l'illusione che non ci si sia in Italia e che da noi non arrivi, perché è evidente che l'abbiamo già in casa". I dati del vaccino anti-Covid su questa variante, ha proseguito, "dicono che dovrebbe proteggere contro il ricovero, la rianimazione e la morte, le tre cose più pesanti. Ma è meno efficace per proteggerci nei confronti dell'infezione". E rispetto alla necessità di una terza dose, "secondo me conta molto la risposta immunitaria individuale". A ogni modo "il solo vaccino non garantisce il bollino verde". "Alcuni tra gli ospedalizzati e i morti in Inghilterra infatti - ha concluso Galli - erano persone anche vaccinate con 2 dosi ma che non hanno risposto al vaccino. Perché c'è una piccola fetta di popolazione che non risponde al vaccino".