Covid e variante Delta: focolai e allerta in Europa. Ecco dove

Circolare del ministero: come si muove il virus. Impennata di casi tra i giovani. Campagna vaccinale: si procede, ma la copertura non ancora sufficiente

Giovani in vacanza al mare

Giovani in vacanza al mare

Roma - La variante Delta allunga la sua onda e in Europa aumentano le segnalazioni di casi, in particolare tra i tifosi e in vacanza. A riferirlo è una circolare del ministero della Salute, che ricorda: "Sulla base delle ultime evidenze disponibili, si prevede che in Europa il 70% delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 sarà dovuto alla variante Delta (B.1.617.2) entro l'inizio di agosto ed il 90% entro la fine di agosto". Il documento fotografa la circolazione del virus nelle ultime settimane, con alcuni focus. Le autorità sanitarie finlandesi - è precisato nella circolare - riferiscono di numerosi casi di COVID-19 tra i circa 4.500 tifosi di UEFA EURO 2020 di ritorno dalle partite in Russia. Le autorità dei Paesi Bassi riportano invece un notevole aumento di casi tra studenti di ritorno da Palma di Maiorca (Spagna) e dall'Algarve (Portogallo). Tutti hanno riferito la partecipazione ad attività di svago, come eventi organizzati su larga scala come concerti e feste. 

I tifosi di ritorno dalle partite

"Le autorità sanitarie finlandesi riferiscono di numerosi casi di Covid-19 tra i circa 4.500 tifosi di Uefa Euro 2020 di ritorno dalle partite in Russia" ricorda il ministero nella circolare 'Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi Covid-19 in diversi Paesi europei'.  "La maggior parte del traffico di ritorno in Finlandia - si legge nel testo, firmato dal direttore generale Prevenzione del dicastero, Giovanni Rezza - ha avuto luogo tra il 21 e il 25 giugno 2021. A partire dal 1° luglio 2021, sono stati notificati 481 casi confermati tra i passeggeri di ritorno dalle partite a San Pietroburgo e 165 casi secondari. L'analisi di un sottoinsieme di campioni prelevati dai casi di tifosi positivi ha confermato la presenza di variante Delta in tutti i casi finora sequenziati".

I contagi in vacanza: i casi in Spagna e Portogallo

"Le autorità sanitarie dei Paesi Bassi riportano un notevole aumento di infezioni da COVID-19 tra studenti di ritorno da Palma di Maiorca (Spagna) e dall'Algarve (Portogallo) dopo una breve vacanza. Tra l'8 e il 13 giugno 2021, sono stati registrati 81 casi su 16 voli di ritorno da Palma di Maiorca, e 60 casi su 14 voli provenienti da Faro, in Portogallo. Nello stesso periodo il sistema di sorveglianza generale dei Paesi Bassi, ha rilevato 205 casi in persone di età tra i 15 e i 19 anni con una storia di viaggio recente in Spagna o Portogallo - spiega il ministero della Salute -. In queste destinazioni sono probabili contatti stretti e frequenti con altri individui della stessa fascia d'età, e considerando che la maggior parte di loro non è (ancora) vaccinata, i rischi di trasmissione potrebbero essere alti. Le autorità sanitarie spagnole hanno notificato un ampio focolaio di COVID-19 tra gli studenti spagnoli di ritorno dalle Isole Baleari. All'8 luglio sono stati registrati 3.073 casi positivi e 8.656 contatti con un collegamento a Maiorca e 1.965 casi con 5.824 contatti con collegamento ad altre destinazioni (tra cui principalmente Minorca, Tenerife, Salou, Lloret de mar e Malaga). Il sequenziamento è in corso; l'analisi preliminare ha mostrato, per la maggior parte dei campioni, la presenza di variante Alfa e, in numero inferiore, di variante Delta. Tutti i casi primari hanno riferito la partecipazione ad attività di svago, come eventi organizzati su larga scala (concerti, feste), frequentazione di hotel, pub, club e altri luoghi con interazioni sociali strette e prolungate senza seguire misure di prevenzione. Sono stati identificati almeno 726 casi secondari, che hanno colpito anche persone di età più avanzata".

Impennata di contagi tra i giovani

"Diversi paesi europei hanno identificato casi tra i giovani cittadini che avevano viaggiato verso queste destinazioni. La Spagna segnala, inoltre, un notevole aumento dei casi con un'incidenza cumulativa negli scorsi 14 giorni di 252/100.000 casi confermati, con valori di incidenza cumulativa in 14 giorni che raggiungo 800/100.000 nella fascia d'età tra i 12 e i 29 anni - sottolinea la circolare -. La maggior parte dei nuovi casi identificati si stanno verificando nella popolazione giovane non vaccinata, in molti casi legati ad eventi di svago superdiffusivi in ambienti chiusi, dove grandi gruppi di persone provenienti da luoghi diversi (sia spagnoli che stranieri) trascorrono insieme molto tempo senza seguire le previste misure di prevenzione. Altre fasce d'età iniziano ad essere interessate da questo aumento, soprattutto quelle in cui la vaccinazione non è ancora completa. Le autorità sanitarie spagnole stanno valutando nuove restrizioni nelle diverse comunità autonome per controllare la situazione e raccomandano di cancellare tutti i viaggi di questo tipo con destinazione Maiorca". 

Il ruolo del vaccino

Infine un monito: "Qualsiasi allentamento durante i mesi estivi della severità delle misure non farmacologiche in atto nell'UE/SEE all'inizio di giugno, senza un contemporaneo aumento dei livelli di vaccinazioni complete nella popolazione, potrebbe portare ad un repentino e significativo aumento dei casi COVID-19 giornalieri in tutte le fasce d'età, e soprattutto in quelle inferiori ai 50 anni, con un incremento associato dei ricoveri e decessi - afferma il ministero -. In Italia al 22 giugno scorso, in base alle segnalazioni pervenute al Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-196 , la prevalenza della cosiddetta 'variante Delta' (B.1.167.2) aveva una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni/PA, con un range tra lo 0 e il 70,6%. Dall'indagine si evince che la variante Delta (B.1.167.2) è in aumento. L'allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione. Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante. Al fine di contenerne ed attenuarne l'impatto, è importante mantenere l'incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di SARS-CoV-2 per individuare precocemente e controllare l'evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese".

I numeri della campagna in Italia

In base ai dati del report del commissario straordinario Francesco Figliuolo (aggiornamento dell'11 luglio alle ore 6) in Italia sono state somministrate ad oggi 57.096.973 dosi di vaccino e 23.354.653 persone (ovvero il 43,24 % della popolazione over 12) hanno completato il ciclo vaccinale. La regione che ha somministrato più dosi è la Lombardia, che ha da poco superato la soglia dei 10 milioni di vaccini (oggi quota 10.108.13). Il vaccino più utilizzato è Pfizer con 43.065.650 dosi distribuite, seguito da Astrazeneca (11.796.102 dosi), Moderna (6.476.261) e il monodose Jassen (2.264.607)