Variante Delta, contagi in aumento. Locatelli: "Zone rosse? Riflessione da fare"

Il coordinatore del Cts : "Una sola dose di vaccino non basta". De Luca, in Campania, già pensa a nuove chiusure

La variante Delta è del 40-60% più contagiosa di quella inglese

La variante Delta è del 40-60% più contagiosa di quella inglese

In Italia e in Europa la variante Delta è in aumento con una percentuale del 16,8%, mentre la più diffusa rimane ancora la variante alfa al 74,92%. Tuttavia, sebbene i dati di giugno non siano ancora consolidati, dalle prime segnalazioni di sequenziamenti, si segnala un aumento, in percentuale, dei casi di variante Kappa e Delta, la cosiddetta "indiana" e un suo sottotipo, che passano dal 4,2% nel mese di maggio, al 16,8% del mese di giugno (dati estratti al 21 del mese). Sono le prime segnalazioni delle ultime settimane, monitorate dal Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 dell’ISS.

"Dalla nostra sorveglianza epidemiologica - ha spiegato Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell'ISS - emerge un quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, come nel resto d'Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente. Con la prossima flash survey avremo una stima più precisa della prevalenza". I dati, contenuti nel terzo bollettino dell'ISS "Prevalenza e distribuzione delle varianti di SARS-CoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia", riguardano 31.158 casi di infezione da SARS-CoV-2 con genotipizzazione tramite sequenziamento (2.732 in più rispetto al precedente rapporto del 6 giugno) e indicano come in Italia, grazie alla piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-CoV-2 (I-Co-Gen), sviluppata dall'ISS e attiva dalla fine di aprile, stia aumentando rapidamente la capacità di sequenziamento dei ceppi virali circolanti. Ad oggi il modulo, dedicato all'analisi e condivisione dei dati di sequenziamento del SARS-CoV-2 a livello nazionale, conta più di 5.000 sequenze. Il report evidenzia infatti che la percentuale dei casi sequenziati sia in crescente aumento passando in maniera costante dallo 0,5% dei casi diagnosticati a gennaio, al 2,5% dei casi diagnosticati nella prima metà di giugno, secondo i dati disponibili in piattaforma.

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Il vaccino funziona?

Ma i vaccini funzionano contro la variante Delta? Sì, "ma dobbiamo essere certi che si faccia anche la seconda dose", ha detto la direttrice esecutiva dell'Ema Emer Cooke, all'evento 'Sky TG24 Live In Firenze'. La variante Delta "sarà sempre più importante", in termini di diffusione, ha rilevato Cooke, ribadendo la fiducia nei vaccini come strumento di protezione. "I quattro vaccini che abbiamo autorizzato, vale a dire Pfizer BioNTech, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson sono tutti e quattro sicuri e efficaci", ha aggiunto la direttrice dell'Ema.  

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Allarme in tutta Europa

L'impennata di casi per la variante Delta, e Delta plus "ci sarà". E' quanto ha detto il virologo all'Università Statale di Milano e direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi Fabrizio Pregliasco. "Siamo solo indietro rispetto all'Inghilterra. Ma il colpo di coda arriverà. Se siamo fortunati, sperabilmente, i casi gravi non cresceranno proporzionalmente al contagio". Anche secondo il ministro della Salute Roberto Speranza "questa variante diventerà dominante in tutta Europa e quindi pure in Italia". E ha sottolineato: "Bisogna saper leggere momento per momento le vicende: in questo momento noi riteniamo che le misure che abbiamo assunto siano sufficienti. In modo particolare abbiamo ripristinato pochi giorni fa la quarantena per la Gran Bretagna, ho rinnovato l'ordinanza, in scadenza, per l'India con il divieto d'ingresso. Ma non c'e' dubbio che bisogna continuare a monitorare passo dopo passo".  Particolare attenzione, secondo Guido Rasi, consulente del commissario straordinario all'emergenza Covid, va dedicata agli under 30: i casi di questa variante sono sicuramente meno gravi e riguardano la popolazione più giovane, ma non è chiaro - ha spiegato - se questo avviene perché i giovani non sono vaccinati o perché li aggredisce in modo specifico". Paura anche in Germania, dove secondo il ministro alla Sanità tedesco Jens Spahn, la mutazione indiana sarà predominante "entro l'estate". Preoccupata anche la cancelliera tedesca Angela Merkel: "Alla luce dell'ampia diffusione della variante Delta, sempre più dominante anche nel nostro Continente, non possiamo purtroppo dire di essere già alla fine della pandemia o che ci stiamo avvicinando alla fine". Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen contro la variante delta "la soluzione è vaccinare, vaccinare, vaccinare". 

Locatelli: "Zone rosse? Riflessione da fare"

"E' importante lavorare nella maniera più intensiva sul tracciamento e sugli approcci di genotipizzazione e sequenziamento perché solo in questo modo riusciremo a intercettare in maniera precisa eventuali segnali di diffusione importante della variante indiana", la Delta, di Sars-CoV-2. "Siamo in linea con la media europea" sul sequenziamento, "ci sono Paesi come il Regno Unito che hanno un'attività più spinta ma è importante che" a questa attività in Italia "conseguano eventuali decisioni. In funzione delle evidenze che avremo eventualmente si possono prendere decisioni per cercare di contenere il tutto. Perché se non avviene sequenziare diventa un bellissimo esercizio accademico, ma di poco impatto sulla salute pubblica. Dobbiamo tracciare e fare riflessioni dove dovessero crearsi dei cluster". Lo ha evidenziato Franco Locatelli, Coordinatore del Cts e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità a Sky TG24 Live In Firenze. Chiudere dove c'è particolare diffusione della variante Delta, o di altre? "Sì è la flessibilità del sistema - ha risposto Locatelli - lo stesso che abbiamo adottato per esempio per le zone dell'Umbria quando c'è stata la variante brasiliana" e si è intervenuti con la zona rossa. "In questo momento il Paese è bianco ma guai ad abbassare la guardia - ha concluso - siamo in una situazione più favorevole e possiamo oggi valutare numeri diversi rispetto al passato. Ma il problema non è superato".

Napoli, De Luca: "Rischio nuovo lockdown"

"Apprendiamo che si sta sviluppando la variante Delta e la Campania ha già dei focolai. Poi se consideriamo che chi ha fatto solo la prima dose non è al riparo dalla variante Delta, e se consideriamo il fatto che mancano all'appello centinaia di migliaia di cittadini che non hanno aderito o fanno finta di non capire, ci rendiamo conto che si sta preparando una nuova chiusura pesante, a Napoli e forse in altri territori della regione". Così il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta Facebook del venerdì per fare il punto sull'emergenza coronavirus. "Senza il senso di responsabilità le aperture sono solo una finzione e dureranno solo fino al 20 agosto, poi, sarà l'inferno nuovamente. - ha continuato l'ex sindaco di Salerno - Per chi non si è vaccinato la variante Delta sarà aggressiva al massimo. Io invito tutti a vaccinarsi in massa perché il pericolo non è alle spalle, ma davanti alla nostra vita ed a quella dei nostri figli". "Se abbiamo rigore e senso di responsabilità noi avremo la possibilità di aprire tutto per sempre. Sia detto oggi perché ognuno sia consapevole delle proprie scelte e dei rischi che corre lui e che fa correre alla propria famiglia" ha aggiunto De Luca. Il governatore ha anche fatto sapere che in Campania resta l'obbligo della mascherina all'aperto ed è vietata la vendita con asporto e il consumo di alcolici dopo le 22 tranne che se serviti in locali che effettuano servizio al tavolo, in virtù di un'ordinanza regionale.