Val Formazza, scavano la montagna per estrarre minerali preziosi: denunciati

Durante i controlli sul confine italo-svizzero i finanziari hanno scoperto un accampamento di minatori abusivi a 3.000 metri di quota

I minatori illegali sono stati scoperti dalla Gdf del soccorso alpino

I minatori illegali sono stati scoperti dalla Gdf del soccorso alpino

Domodossola - Scavavano la montagna a 3.000 metri di quota in Alta Val Formazza, per estrarre minerali rari: sono stati scoperti e denunciati dai finanzieri del Soccorso Alpino di  Domodossola. I finanzieri stavano pattugliando il confine italo-svizzero, in prossimità del passo Lebendun, quando hanno sentito un rumore insolito, ossia il martellare di un demolitore solitamente impiegato nei lavori edili. I militari hanno così scoperto, sulla morena del ghiacciaio, un accampamento con due tende e una persona con un sacco di juta rigonfio.

Sul posto i finanzieri hanno trovato tra i massi un gruppo elettrogeno, un demolitore elettrico, un grosso trapano a percussione, altri arnesi da scavo, una tanica di benzina e un sacco da carico del tipo utilizzato dagli elicotteri per il trasporto dei materiali in quota.

Poco lontano dall'accampamento, nascosti dietro ad alcuni massi, i militari hanno bloccato altre due persone. Ai finanzieri hanno così denunciato i tre per la violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio, per aver, in modo organizzato e continuato, deturpato irreparabilmente un'area alpina protetta, ad una quota superiore ai 1.600 metri e area di ghiacciaio, nonche' per il furto aggravato di minerali.

Tutte le attrezzature da lavoro rinvenute ed i minerali abusivamente estratti sono stati sottoposti a sequestro. In corso di approfondimento anche gli altri aspetti anche fiscali, connessi con il presunto commercio in nero di minerali rari.