Vaiolo scimmie Lombardia, i casi salgono a 314. Così Ema aumenta le dosi di vaccino

L'Agenzia europea per il farmaco ha approvato l'iniezione intradermica che consente di vaccinare 5 persone con una sola dose

Vaiolo delle scimmie

Vaiolo delle scimmie

Continuano ad aumentare i casi di vaiolo delle scimmie in Lombardia. Secondo l'ultimo aggiornamento dell'assessorato regionale al Welfare sono 314 i casi confermati in regione. La maggior parte delle infezioni viene registrata dall'Ats di Milano (221 casi), seguita a distanza dalle Agenzie di tutela della salute Brianza e Insubria (entrambe a quota 21), mentre il dato più basso è quello dell'Ats Brescia: 5 casi segnalati. 

I più colpiti e sintomi

Le fasce d'età più colpite restano quelle dai 30 ai 39 anni (47%) e dai 40 ai 49 (27%). Sul totale dei contagiati, 310 sono maschi, 2 le femmine, mentre per 2 non viene specificato il genere. Per 208 casi l'origine è autoctona, per 80 no e per i restanti 26 non è nota. Relativamente ai sintomi, 286 pazienti riferiscono rash, 172 febbre, 136 linfoadenopatia.

I casi in Italia

Salgono a 689 i casi confermati di vaiolo delle scimmie in Italia. Lo evidenzia l'ultimo bollettino del ministero della Salute, segnalando un aumento di 27 casi dall'ultima rilevazione dello scorso 16 agosto. I casi collegati a viaggi all'estero sono 190. L'età mediana dei pazienti è di 37 anni: si tratta di 679 maschi e 10 femmine. Il maggior numero di casi si registra in Lombardia, seguita da Lazio ed Emilia Romagna.

Ema dà ok a iniezione intradermica: 5 vaccinati con 1 dose

Sul fronte della prevenzione proseguono le vaccinazioni, che in Lombardia hanno raggiunto quota 997. Oggi l'agenzia europea per il farmaco (Ema) ha approvato la somministrazione via intradermica del vaccino Imvanex/Jynneos contro il vaiolo delle scimmie, per consentire di vaccinare più persone. "Se somministrato per via intradermica, si può usare una dose minore del vaccino e, vista l'attuale fornitura limitata del vaccino, questo significa che più persone possono essere vaccinate", si legge nella nota dell'Ema.  Dopo aver esaminato i dati sulla somministrazione via intradermica, ha sottolineato l'agenzia europea, è emerso infatti che "le persone che hanno ricevuto il vaccino per via intradermica, con un quinto della dose sottocutanea, hanno prodotto livelli di anticorpi simili a quelli che hanno ricevuto la dose sottocutanea più elevata". Per cui "le autorità nazionali possono decidere come misura temporanea di tilizzare Imvanex come iniezione intradermica a dose ridotta per  proteggere le persone a rischio durante l'attuale epidemia di vaiolo della scimmie".