Vaiolo delle scimmie, Lombardia la regione più colpita: 268 infetti, una sola donna

La maggior parte dei casi in provincia di Milano. Età media 38 anni

Quanti casi di vaiolo delle scimmie ci sono in Italia?  L'ultimo aggiornamento del 5 agosto parla di 545 casi confermati, 40 in più rispetto all'ultima rilevazione di 3 giorni fa. I dati sono quelli del bollettino pubblicato dal ministero della Salute. Eppure c'è chi parla di numeri sottostimati. Vediamo le cifre ufficiali

Vaiolo delle scimmie
Vaiolo delle scimmie

I casi collegati a viaggi all'estero sono 159 e l'età mediana dei pazienti è di 38 anni (per un range che va dai 20 ai 71 anni). Nella casistica nazionale risultano ora 5 donne (540 sono uomini).  La regione con il più alto numero di casi confermati resta la Lombardia che ne segnala 250, seguita da Lazio (109), Emilia Romagna (62), Veneto (37), Piemonte e Toscana (21). Ferme a 5 le regioni che non hanno ancora segnalato nessun caso di Monkeypox virus (Basilicata, Calabria, Molise, Umbria e Valle d'Aosta). Le restanti, comprese le province autonome di Bolzano e di Trento, contano 10 casi (Friuli Venezia Giulia) o meno.

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Focus Lombardia

Secondo i dati della Ats in Lombardia i casi di contagio da vaiolo delle scimmie sarebbero addirittura 269. Tra questi. c'è una sola donna. Il 90% circa degli infetti ha meno di 50 anni e i tre quarti dei contagi (74% circa) sono concentrati nell'area dell'Ats Milano. Inoltre, il 64% dei casi è autoctono. Queste le maggiori evidenze emerse dal rapporto aggiornato al 5 agosto e diffuso dalla Dg Welfare. Venendo alle altre aree, l'Ats Insubria registra 18 casi, l'Ats Brianza 15 e l'Ats Bergamo 14. Seguono Ats Pavia con 8 contagi, Ats Valpadana con 6, mentre Ats Brescia chiude con 5. Per altri 5 casi non è stato possibile rintracciare l'area di origine.

I sintomi

I sintomi clinici sono simili a quelli delle infezioni sessualmente trasmissibili e possono facilmente portare a diagnosi errate. In alcune persone, i sintomi anali e orali hanno portato le persone a essere ricoverate in ospedale per la gestione del dolore e delle difficolta' di deglutizione. L'attuale diffusione del virus colpisce in modo sproporzionato uomini gay e bisessuali, con il 98% delle persone infette di questo gruppo. Sebbene la vicinanza sessuale sia la via di trasmissione piu' probabile nella maggior parte di questi casi, i ricercatori sottolineano che il virus puo' essere trasmesso da qualsiasi stretto contatto fisico attraverso grandi goccioline respiratorie e potenzialmente attraverso indumenti e altre superfici.