Vaiolo delle scimmie, la cura: ecco i farmaci efficaci contro i sintomi. Gli studi medici

Quali sono i medicinali approvati? Chi li produce? A chi possono essere prescritti?

Aumentano i casi di vaiolo delle scimmie in Europa, e fra appelli a "tenere alta la guardia" però "senza allarmismi" arrivati nelle ultime ore da medici e virologi, ci sono alcuni farmaci che si sono dimostrati efficaci nella cura di questa malattia. Ma quali sono? Come e a chi si possono somministrare? Serve una prescrizione medica? Chi li produce?

La formula chimica del Tecovirimat
La formula chimica del Tecovirimat

Vaiolo delle scimmie e Covid

Iniziamo con una premessa. A differenza del Covid che è un nuovo coronavirus (comparso per la prima volta nel 2019 in Cina) il vaiolo delle scimmie (parente del vaiolo umano) è conosciuto e studiato (il primo caso è stato isolato in Congo nel 1958). Quindi anche la medicina ha più informazioni e armi per poterlo affrontare. Fra queste ci sono alcuni medicinali, non appositamente realizzati per curare questa malattia, che però si sono dimostrati efficaci per far guarire persone affette da vaiolo delle scimmie.

I farmaci efficaci

Sono due i farmaci che si sono dimostrati efficaci contro il vaiolo delle scimmie. Sono il Brincidofovir e il Tecovirimat. Due antivirali utilizzati in medicina veterinaria nel trattamento del vaiolo delle scimmie e di quello bovino. E autorizzati poche settimane fa - prima dall’Agenzia Europea e poi da quella Italiana del Farmaco - nei casi più gravi di infezione nell’uomo.

Il Tecovirimat

Il tecovirimat è un farmaco antivirale impiegato nel trattamento delle infezioni da orthopoxvirus. Approvato nel luglio del 2018 dalla Food and Drug Administration, rappresenta il primo farmaco specifico per l'utilizzo contro tale genere di virus: è indicato per le infezioni da virus del vaiolo (eradicato in natura nel 1980 ma ritenuto una possibile arma biologica), vaiolo delle scimmie e vaiolo bovino. L'impiego del tecovirimat è indicato nelle infezioni da orthopoxvirus negli individui sopra i 13 anni di età.

Chi lo produce e commercializza

E' commercializzato con il nome Tpoxx dall'azienda farmaceutica Siga Technologies. È una società americana il cui principale prodotto è appunto l’antivaioloso Tpoxx (tecovirimat).

Come agisce

Il principio attivo, selezionato nell'ambito di un filone di ricerche volte a contrastare un possibile attacco bioterroristico 'al vaiolo', si chiama "tecovirimat e inibisce una proteina, la p37, conservata al 98% di identità in tutti gli orthopoxvirus fino adesso testati" e quindi anche contro il 'monkeypox'. "Un colpo di fortuna" secondo Massimo Galli, già direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano.

Il Brincidofir

Il Brincidofovir, venduto con il marchio Tembexa , è un farmaco antivirale usato per curare il vaiolo. Brincidofovir è un profarmaco del cidofovir. E prodotto dall'azienda statunitense Chimerix ed è commercializzato appunto col nome di Tembexa.

Come agisce

Tembexa (Brincidofir) "è il primo antivirale contro il vaiolo approvato per tutte le fasce d'età, compresi i neonati e i pazienti che hanno difficoltà a deglutire", si legge sul sito della casa farmaceutica.

L'efficacia dei due farmaci

Secondo uno studio coordinato da Nick Price del Guy's & St Thomas' NHS Foundation Trust, la terapia con tecovirimat potrebbe ridurre la durata dei sintomi e della contagiosità. È quanto riportato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases. Gli esperti hanno testato due antivirali sviluppati per il vaiolo, brincidofovir e tecovirimat, suggerendo che brincidofovir non ha avuto effetti significativi. Mentre i funzionari della sanità pubblica stanno cercando di capire la causa dei focolai di vaiolo delle scimmie in atto in Europa e Nord America - che hanno colpito diversi pazienti che non hanno riferito né di aver viaggiato né di avere un legame con un caso noto in precedenza - questo studio offre le prime informazioni sull'uso degli antivirali per il trattamento del vaiolo delle scimmie nell'uomo, afferma l'autore principale del lavoro, Hugh Adler della Liverpool University Hospitals NHS Foundation Trust.

Prescrizione

Entrambi i farmaci non sono acquistabili in farmacia come farmaci da banco ma devono essere somministrati sotto controllo medico dopo specifica prescrizione.

Il vaccino

Una copertura dovrebbe essere garantita alle persone che sono state sottoposte a vaccinazione contro il vaiolo. In Italia sospesa nel 1977 e definitivamente abrogata nel 1981. Le popolazioni di tutto il mondo di età inferiore ai 40 o 50 anni non beneficiano più della protezione offerta da precedenti programmi di vaccinazione contro il vaiolo. Il vaccino (MVA-BN) è un trattamento specifico ritenuto utile contro il vaiolo delle scimmie e approvato nel 2019.

Disponibilità

L'Oms ha nei giorni scorsi comunicato che sia il vaccino che gli antivirali non sono ancora ampiamente disponibili e le popolazioni di tutto il mondo di età inferiore ai 40 o 50 anni non beneficiano più della protezione offerta da precedenti programmi di vaccinazione contro il vaiolo. 

Ipotesi vaccinazione sanitari

"La vaccinazione post-esposizione (idealmente entro 4 giorni dall'esposizione)" al virus del vaiolo delle scimmie "può essere presa in considerazione per contatti a rischio più elevato come gli operatori sanitari, compreso il personale di laboratorio, previa attenta valutazione dei rischi e dei benefici". E' quanto si legge in una circolare del ministero della Salute, che dà indicazioni su segnalazione, tracciamento dei contatti e gestione dei casi di monkeypox.