Vaiolo delle scimmie Lombardia: "Patologia sotto controllo". Perché è diverso da Covid

Un caso accertato in regione. La vice presidente Moratti: attivate tutte le procedure necessarie

Il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie

Milano - "La Regione Lombardia ha già attivato tutte le procedure necessarie per tenere" il vaiolo delle scimmie "sotto controllo". A dirlo è la vicepresidente e assessore lombardo al Welfare, Letizia Moratti, a margine di un evento a Palazzo Pirelli, dopo che ieri  è stato riscontrato in regione il primo caso di vaiolo delle scimmie. "Dalla segnalazione che i medici di famiglia fanno sui casi all'isolamento fino alle modalità di trattamento. E' una patologia assolutamente sotto controllo", ha concluso la vice presidente lombarda. A livello nazionale al momento sono 7 i casi segnalati. 

Vaiolo delle scimmie, salgono a 7 i casi in Italia: trasmissione e sintomi

Sintomi, durata, come si trasmette

Il vaiolo delle scimmie, afferma la Fimmg in una nota, è una patologia che decorre in 1-2 settimane con caratteristiche simili a quelle della varicella ed è importante fare una diagnosi differenziale. Dovrebbe essere sufficientemente protetto chi è stato vaccinato per vaiolo: fino al 1981 il vaccino era obbligatorio, perciò ricadono in una fascia di attenzione gli adulti dai quarant'anni in giù. Questa malattia, rileva la Fimmg, "si contrae per contatto con le pustole infette, talvolta passa da uomo a uomo, e quasi sempre da animale a uomo, ma la presenza di casi senza link epidemiologico con l'Africa induce a pensare che oltre a possibili eventi di massa, sorgenti di contagio, sia anche aumentata la velocità di contagio interumana, prestando molta attenzione che non si sia verificato il cosiddetto salto di specie, di qui l'alert su eventuali ulteriori casi". 

Galli: virus diverso da Covid

In merito è intervenuto anche il virologo milanese Massimo Galli,  già direttore del reparto di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco. Sul vaiolo delle scimmie "vorrei, una volta tanto, assumere dare un messaggio ottimistico. Ma non sulla base delle mie semplici sensazioni bensì considerando di che cosa stiamo parlando. ovvero di un virus a Dna, un orthopoxvirus, che come tale cambia molto meno rispetto a quello che fa un virus a Rna" quale è il Sars-CoV-2.  Galli, ospite di Sky TG24  ha quindi invitato a fare non una vaccinazione di massa ma "un'operazione di contenimento epidemiologico".

Vaiolo delle scimmie: sintomi, contagio, vaccino, durata malattia. Cosa sappiamo per ora

Il ruolo del vaccino

"Ritengo - ha proseguito Galli - che i rapporti costi-benefici dell'utilizzo di un vaccino, in questo momento e per questo virus, siano molto aleatori e non tali da spingere a una scelta di questo genere". Quello che va fatto, invece, "è una buona, sana, vecchia operazione di contenimento epidemiologico, nella speranza che ciò che ci avrebbe dovuto insegnare la pandemia" Covid "sia utile per poter fare questa volta, avendone il tempo e le modalità, una buona misura di contenimento. Ricordiamoci che siamo di fronte anche a una malattia che ha una letalità molto bassa, almeno nei Paesi occidentali".