Vaccino Sputnik: "Per l'Europa 50 milioni di dosi in estate"

Il ceo del fondo sovrano russo che lo produce: trattative avanzate con la Germania. L'Italia aspetta "che Ema lo approvi"

Il vaccino Sputnik V  entra nello scenario italiano della profilassi

Il vaccino Sputnik V entra nello scenario italiano della profilassi

Roma, 10 aprile 2021 - Con la campagna vaccinale nei Paesi della Ue che non ha ancora ingranato la marcia decisiva che tutti invocano, il vaccino russo Sputnik V è diventato il Sacro Graal che tutti vogliono ma che ancora, in cocnreto, non si sa quando e se mai arriverà. La Russia però fa sapere di essere pronta a fornirlo a chi lo acquisterà. E se in Italia la Campania del governatore De Luca ha detto di aver già fatto un accordo preliminare, la Germania sarebbe in pole position per l'acquisto. A dirlo è Kiril Dmitriev, ceo di Rdif, il fondo sovrano russo che produce il vaccino, inervenuto alla trasmissione di Rete 4 "Quarta Repubblica", che andrà in onda lunedì sera.

"Per l'intera Unione europea abbiamo a disposizione 50 milioni di dosi - ha detto Dmitriev -. La Germania ha già avviato una trattativa con noi e potremmo fornirle 20 milioni di dosi tra luglio e settembre. Il resto potrebbe andare all'Italia e ad altre nazioni".  Dmitriev ha ricordato che "il ministero della Salute tedesco ha annunciato che la Germania ha iniziato una trattativa diretta con noi. C'è un contratto d'acquisto in stato avanzato: abbiamo avuto nei giorni scorsi una video conferenza con loro e abbiamo parlato della possibilità di fornire loro le 20 milioni di dosi tra luglio e settembre".

Se in Europa, Sputnik è già una realtà per l'Ungheria (e San Marino), emntre la Slovacchia già lamenta problemi di consegna, in Italia da tempo è in atto un pressing per l'introduzione del vaccino russo (e uno studio avviato in collaborazione con lo Spallanzani di Roma): "C'è una buona intesa con l'Italia, il Governo italiano e il premier Draghi: sono molto equilibrati", ha detto il ceo di Rdif, ribadendo però la necessità, espressa dal premier Draghi, che Sputnik "venga prima approvato da Ema". Unì'approvazione dai tempi non brevi. "Penso che molti italiani capiscano perché si cerchi di attaccare lo Sputnik - ha sottolineato Dmitriev .: ci sono grandi interessi commerciali che cercano di impedire che questo vaccino venga utilizzato in Italia e in Europa".