Vaccino Covid Lombardia: pronti a terza dose per tutti dal 22 novembre

A partire da sei mesi dopo seconda somministrazione. Bertolaso: per personale sanitario via l'11 ottobre

Inizio delle somministrazioni della terza dose del vaccino

Inizio delle somministrazioni della terza dose del vaccino

Milano - Dal 22 novembre la Regione Lombardia è pronta, in caso di via libera del governo, per somministrare la terza dose di vaccino anti-covid agli over 18. A renderlo noto è stato il consulente della campagna vaccinale della Regione, Guido Bertolaso. Il termine della campagna della terza dose è previsto entro maggio 2022. "La Regione Lombardia, che seguirà le indicazioni del ministero, è pronta a somministrare la terza dose a tutti lombardi over 18 a partire dal 6 mese dopo la seconda dose", ha sottolineato la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti. Da parte sua, Bertolaso ha aggiunto: "E' ovvio che Aifa deve approvare, Cts deve approvare, ma noi siamo già pronti. Se le strutture tecniche del governo ci danno il via libera, noi dalla terza settimana di novembre saremo pronti a vaccinare tutti gli over 18 che hanno ricevuto la seconda dose da almeno 6 mesi". Per quanto concerne il personale sanitario, ha detto Bertolaso, "abbiamo parlato con il generale Figliuolo, nulla osta a partire con la vaccinazione di tutti i 333 mila operatori sanitari e così faremo". Il via arriverà l'11 ottobre e il termine previsto è la fine di dicembre. Anche la vicepresidente e assessore al Welfare lombardo, Letizia Moratti, ha sottolineato: "A partire da 6 mesi dalla seconda dose potranno essere vaccinati tutti coloro che hanno accesso a servizi sanitari. Tutto il personale sanitario sarà vaccinato". 

Guido Bertolaso
Guido Bertolaso

Intanto da giovedì in Lombardia "negli hub ci sarà la possibilità di somministrare il vaccino anti-covid unito al vaccino influenzale". La possibilità - ha precisato Moratti - sarà data a agli over 80.  Il via libera è stato dato a livello nazionale il 2 ottobre. L'ok è giunto a pochi giorni dall'avvio della campagna vaccinale antinfluenzale, che sarà anche quest'anno fondamentale per evitare un intasamento dei Pronto soccorso mentre i contagi da Covid sono ancora rilevati sul territorio. A sottolinearlo è stato lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza: "Anche quest'anno la vaccinazione antinfluenzale sarà molto importante - ha avvertito - per proteggere al meglio soprattutto le persone più fragili". 

Ieri in Lombardia è stato il giorno della visita del commissario governativo per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, che ha elogiato il lavoro svolto per quanto riguarda la campagna vaccinale. Ieri pomeriggio, infatti, Figliuolo ha fatto tappa a Milano per fare il punto sull’andamento della campagna vaccinale in Lombardia e per definire le prossime tappe. Primo appuntamento nella sede di Areu e poi visita all’Hub del Palazzo della Scintille, al Paolo Pini dove c’è il centro del Niguarda e infine al Centro ex Philips di Monza. A fare gli onori di casa il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, l’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni, e il coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso.

Nel quartier generale di Areu il commissario ha incontrato tutti i direttori generali della Ats e delle ASST e della stessa azienda regionale per l’emergenza urgenza. "L’Italia ha fatto e sta facendo squadra – ha detto Figliuolo – per la Lombardia parlano i dati. Il tempo è galantuomo e confido che questa copertura sarà incrementata. La Lombardia, in particolare, con l’87% della copertura vaccinale ha raggiunto un risultato eccellente, l’Italia è all’83 e, dunque, ci avviamo su percentuali notevoli. In Lombardia sono 8 milioni le persone che hanno almeno una dose o la dose unica, questo pone la regione al di sopra della media nazionale grazie ad un piano ben fatto e ben studiato. Voglio dire grazie a chi presta la propria opera incessantemente e questa è l’Italia che fa squadra e vince". Infine l’invito, rivolto agli indecisi, a vaccinarsi "perché non è solo un dovere civico e morale – ha detto – ma bisogna farlo per se stessi e per gli altri. E i numeri della Lombardia la dicono lunga sul senso civico".

Moratti e Fontana in un momento felice
Moratti e Fontana in un momento felice