Vaccino, il presidente dei medici: "I no vax non possono esercitare, è reato"

Anelli della Fnomceo tuona contro i colleghi non vaccinati: bisogna rispettare l'obbligo

Il Presidente degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli (Ansa)

Il Presidente degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli (Ansa)

"Siamo sempre stati molto chiari. Siamo per l'assoluto rispetto dell'obbligo e abbiamo condiviso con il Governo la legge. Per noi è requisito per esercitare la professione sanitaria. Ci sono due requisiti: il primo è avere il titolo e l'altro è dover essere vaccinati contro il Covid. In assenza di questi requisiti non si può esercitare, è un reato". Una presa di posizione radicale che arriva da Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. "Il 99,5% dei sanitari ha aderito alla vaccinazione. Rimangono fuori i medici che per problemi di salute hanno dovuto rinunciare e una sparuta minoranza di no-vax, più rumorosi sui social che nella quotidianità" aggiunge Anelli. Il presidente si scaglia apertamente contro la corrente no-vax anche per quanto riguarda le terapie domiciliari: "I medici devono avere libertà e autonomia perché corrisponde ad avere una responsabilità, ma non si può nell'ambito di una variabilità non essere aderenti alle evidenze scientifiche". Scartate dunque l'idrossiclorochina e il plasma, dopo i recenti studi, restano gli anticorpi monoclonal: "Il plasma è una vecchia storia.  Si è sempre utilizzato in medicina, ma gli anticorpi sono l'evoluzione".