Vaccino Covid: 1,2 milioni di studenti senza neanche una dose. Usa: "Pfizer agli under 12"

Report Gimbe: Sardegna al top nelle immunizzazioni dei ragazzi. Contagi sotto controllo: non c'è stato l'effetto scuole. Intanto si avvicina negli States il siero dai 5 agli 11 anni

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Roma - Oltre un milione di studenti ancora senza neanche una dose di vaccino, ma l'effetto scuola sulla curva dei contagi fin qui non c'è stato. A dirlo è il report realizzato da Fondazione Gimbe, che ha stilato una classifica delle regioni italiane sulla vaccinazione della popolazione scolastica. La Sardegna è prima in Italia per la vaccinazione degli studenti, mentre il Veneto, seguito dalle Marche, è al vertice per le dosi somministrate al personale. In fondo a entrambe le classifiche è invece  la Provincia autonoma di Bolzano. Secondo il report al 25 ottobre 2021 il 67,2% della popolazione 12-19 anni (3.064.055) ha completato il ciclo vaccinale e il 5,5% (249.401) ha fatto la prima dose. I ragazzi non vaccinati sono 1.243.466 (27,3%), con percentuali di non vaccinati che vanno dal 19,6% della   Sardegna al 43,8% dell'Alto Adige.

Secondo Gimbe, il trend della copertura vaccinale con almeno una dose nella fascia 12-19 anni, dopo il netto aumento a inizio giugno, ha progressivamente rallentato a partire dal mese di settembre, quando il valore era ancora inferiore al 70% . Riguardo al personale scolastico, il 91,2% ha completato il ciclo vaccinale e il 3% (45.945) ha ricevuto la prima dose di vaccino; sono in 90.002 (5,8%) a non aver ancora ricevuto nemmeno una dose, con rilevanti differenze regionali: dal 3% del Veneto al 21,1% della Provincia autonoma di Bolzano (dato che però è fermo al 1° ottobre 2021).

"Questi dati - afferma Renata Gili, responsabile Gimbe della Ricerca sui Servizi Sanitari - dimostrano che sinora non si è verificato il temuto 'effetto scuole', sia grazie alla vaccinazione di studenti e personale scolastico, sia per la progressiva copertura vaccinale della popolazione generale: la conseguente riduzione della circolazione virale si riflette in ambito scolastico, anche negli alunni under 12 per i quali non ci sono ancora vaccini autorizzati. Un motivo in più per raggiungere il maggior numero possibile di persone non vaccinate e accelerare la somministrazione delle terze dosi".

I numeri

Nel periodo 4-17 ottobre 2021 sono stati diagnosticati nella fascia d'età 0-19 anni 8.857 casi, di cui 99 ospedalizzati, 3 ricoveri in terapia intensiva e nessun decesso, con una progressiva riduzione dell'incidenza dei casi di Covid e delle ospedalizzazioni. Nel periodo 6-19 settembre 2021, infatti, i nuovi casi erano stati 14.967, con 151 ricoveri ordinari, 2 in terapia intensiva e nessun decesso. Numeri in calo nel periodo successivo (20 settembre- 3 ottobre), con 11.649 nuovi casi, 110 ricoveri ordinari, uno solo in terapia intensiva e, anche in qui, nessun decesso.  

Negli Usa

Intanto negli Stati Uniti il Comitato consultivo sui vaccini e sui prodotti biologici correlati della Food and Drug Administration (Fda, il corrispettivo statunitense dell'italiana Aifa) ha raccomandato all'Agenzia Usa di autorizzare il vaccino Covid-19 di Pfizer-BioNTech per l'uso nei bambini tra 5 e 11 anni. Il panel ha votato 17 a 0, con un'astensione, concludendo che i benefici del vaccino superano i rischi. La raccomandazione positiva porterà quindi presto a un'espansione della campagna di vaccinazione negli Usa a circa 28 milioni di bambini, una volta che la Fda avrà autorizzato le iniezioni, probabilmente disponibili a novembre. La Fda non è tenuta ad accettare le decisioni del panel, ma generalmente lo fa. Il panel ha discusso il rischio di miocardite,  riscontrata in un piccolo numero di giovani uomini e adolescenti di sesso maschile che hanno ricevuto vaccini con Rna messaggero. Il rischio di malattie cardiache appare più alto nei giovani uomini e negli adolescenti maschi dopo la seconda dose di uno dei vaccini. Secondo Pfizer e BioNTech, nello studio sui bambini non sono stati riscontrati casi di miocardite, sebbene fosse troppo piccolo per rilevare il potenziale rischio.