Influenza e Covid: rischio "tempesta perfetta". Ma solo 56% over 65 lombardi fa vaccino

Secondo le previsioni sarà molto aggressiva, ma la copertura per la vaccinazione antinfluenzale registrata in regione tra chi ha più di 65 anni è sotto la media nazionale: "Impatto clinico sottovalutato"

Milano - L'influenza 2022-2023 si annuncia più aggressiva. E determina una ancora maggire attenzione anche alla luce della parallela diffusione del Covid-19. Guardando all'andamento dei contagi nell'inverno australe gli esperti paventano una "tempesta perfetta", alimentata dallo stop alle misure anti-Covid (dall'1 ottobre la mascherina non è più obbligatoria neppure sui mezzi pubblici) e da un calo di attenzione tra le categorie a rischio. "L'influenza ha un impatto clinico sottovalutato - avverte Maurizio Marvisi, presidente eletto dei medici internisti Fadoi in Lombardia - mentre i pazienti anziani con pluri-patologie sono ad altissimo rischio di andare incontro a un'inasprimento delle loro condizioni di fragilità. In questi anni pandemici si è parlato molto dell'importanza di evitare sovraffollamenti nei reparti di medicina interna e terapia intensiva ed è un rischio che in ospedale corriamo ogni anno a causa delle complicanze dell'influenza. E' fondamentale ridimensionare la portata di questo fenomeno, vaccinando questi pazienti nella maniera più appropriata", è l'appello dell'esperto. 

Anche per le aziende produttrici di vaccini "l'obiettivo è migliorare le coperture vaccinali raggiunte durante la passata stagione autunnale sulle popolazioni a rischio di gravi complicanze, tra cui in particolar modo le persone dai 65 anni di età. In questa popolazione la copertura del 56% registrata in Lombardia è sotto la media nazionale e in calo di quasi 5 punti percentuali nel 2021 rispetto al 2020 - riferisce Sanofi in occasione dell'avvio della campagna vaccinale contro l'influenza in regione - complice, tra gli altri, una percezione sottostimata della gravità della malattia e la bassa circolazione dei virus influenzali, legata alle misure di contenimento del Covid". 

Proprio l'allentamento delle misure emergenziali porterà secondo gli addetti ai lavori a "una maggiore circolazione dell'influenza che ci troverà impreparati, con un'insufficiente memoria immunitaria nei confronti dei virus influenzali. E' quanto è successo nell'emisfero australe dove, negli anni pandemici, è stata bassa l'adesione alle campagne d'immunizzazione e non si è registrata circolazione, pertanto il sistema immunitario non ha ricevuto stimoli né attraverso l'infezione né attraverso il vaccino. In questo contesto l'influenza può tornare a causare i numerosi ricoveri ospedalieri e decessi che causava prima della pandemia". Il pericolo maggiore lo corrono "gli anziani, che con maggiore probabilità rischiano di subire il più alto impatto clinico della malattia, in termini ad esempio di polmoniti, eventi acuti di natura cardio-cerebrovascolare come infarto o ictus, un aggravamento di eventuali patologie croniche preesistenti, oltre a possibili esiti fatali". 

La vaccinazione anti-influenzale in Lombardia

In Lombardia - come reso noto dalla Regione - per la prossima stagione antinfluenzale sono disponibili fino a 2,7 milioni di dosi per tutto il territorio lombardo. Il vaccino per i bambini dai 6 mesi ai 14 anni sarà garantito prioritariamente dal pediatra di libera scelta. Le donne in stato di gravidanza potranno rivolgersi in via prioritaria alla ASST che segue la gravidanza (consultori, ambulatorio). A partire dal 18 ottobre, tutti i cittadini per i quali la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente potranno, inoltre, prenotare l'appuntamento per il vaccino presso una ASST o una Farmacia attraverso la piattaforma regionale di prenotazione del vaccino antinfluenzale vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it.

Le categorie per le quali la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente sono:

  • I cittadini di età pari o superiore a 60 anni (nati nel 1962 e precedenti)
  • I cittadini affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza
  • Le donne in gravidanza e nel periodo successivo al parto
  • I bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 14 anni (nati dal 2008 al 2022).
  • I medici e il personale di assistenza esposto al rischio di trasmettere l'influenza a soggetti ad alto rischio di complicanze influenzali.
  • Altre categorie sono le forze di Polizia (comprese le forze di Polizia municipale), vigili del fuoco, donatori di sangue, lavoratori a contatto con animali o materiale di origine animale, personale scolastico di asili nido, scuola d'infanzia e dell'obbligo (fino alla scuola secondaria di 1° grado inclusa)
  • Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze