Fontana: "Lombardia pronta a vaccinare in vacanza"

Il governatore ci ripensa e apre all'ipotesi con l'ok di Figliuolo: "Se il generale dovesse dire di sì noi saremo pronti a offrire anche questo servizio"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 26 maggio - Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ci ripensa e in meno di 48 ore fa dietrofront sulla possibilità di somministrare i vaccini anche in vacanza. Se dovesse arrivare l'ok la Lombardia è pronta, ha fatto sapere il governatore intervenendo oggi al Tg1 mattina. "Noi siamo pronti. Noi siamo stati sempre rispettosi delle indicazioni che arrivavano dal generale Figliuolo" ha sottolineato Fontana. E ha aggiunto: "Ieri ho letto che il generale è abbastanza titubante  nel dire di sì a questa richiesta. Noi aspettiamo, se il generale dovesse dire di sì noi saremo pronti a offrire anche questo servizio. Se per una questione organizzativa il generale dovesse invece ritenere non fattibile questa ipotesi ci adegueremo".

Soltanto un paio di giorni fa Fontana era stato netto: "I lombardi che hanno il richiamo del vaccino in estate dovranno tornare a casa". Ma evidentemente, dopo le aperture dei colleghi Giovanni Toti (Liguria) e Alberto Cirio (Piemonte), che hanno già firmato un memorandum per vaccinazioni fuorisede nei rispettivi territori, anche il governatore lombardo ha dovuto rivedere la suaposizione iniziale. Sempre che Figliuolo lo consenta.

Intanto dal governatore veneto Luca Zaia arriva la richiesta al governo di fare chiarezza sui vaccini estivi, in particolare per sapere se si riconosce "la reciprocità della vaccinazione" in regioni diverse. Resta come possibile punto di mediazione l'ipotesi di un domicilio temporaneo con iscrizione all'anagrafe sanitaria del luogo di vacanza per chi ci trascorra almeno tre settimane, per salvaguardare la stagione turistica senza rallentare la campagna vaccinale.

Francesco Figliuolo e Fabrizio Curcio l'avevano detto fin dall'inizio che la Lombardia - con i suoi 10 milioni di abitanti, un sesto del totale - sarebbe stata decisiva per la campagna vaccinale nazionale contro il Covid-19. Ora la regione di gran lunga più colpita dalla pandemia, che ha ingranato da tempo marce alte nelle somministrazioni dopo un inizio stentato, può rallentare o ridimensionare il progetto di alcuni governatori che vorrebbero inoculare il farmaco anti-virus ai turisti in vacanza.

Intanto in Italia sono stati superati i 31 milioni di dosi somministrate, con oltre 21,2 milioni di italiani che ne hanno ricevuto almeno una (un terzo del totale), tra cui oltre 10 milioni completamente immunizzati. L'83,6% degli over 70 ha avuto almeno una dose, ma resta il ritardo su alcune fasce a rischio: il 20% tra i 60 e i 79 anni non ha ancora fatto neppure la prima puntura.