Vaccini: 3,3 milioni di over 50 senza neanche una dose

Disponibili subito quasi otto milioni di dosi di siero a mRNA. Gimbe: trend di vaccinazione in aumento solo sotto i 50 anni. Le differenze tra regioni

Grafico Gimbe

Grafico Gimbe

Sono 4,4 milioni gli over 50 parzialmente o totalmente privi di copertura vaccinale nel nostro Paese. Di questi 3,34 milioni non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose, con rilevanti differenze tra le regioni. Si va  dal 18,6% della Sicilia al 7,6% della Puglia. E' uno dei dati che emergono dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, che ha presentato i dati relativi alla vaccinazione aggiornati all'1 settembre. Dal report risulta che il 71,9% della popolazione (42.609.377) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+841.834 rispetto alla settimana precedente) e il 63,9% (n. 37.882.252) ha completato il ciclo vaccinale (+1.195.342). Ma il dato che più fa riflettere è quello secondo cui a fronte di un sostanziale appiattimento dei trend di vaccinazione nella fasce degli over 50, salgono tutte le curve riguardanti le persone sotto i 50 anni: "in particolare s'impenna la fascia 12-19 e quella 20-29 supera le percentuali di copertura delle fasce anagrafiche 30-39 e 40-49". 

Pronti 8 milioni di dosi, campagna in ripresa

Netto il cambio di passo sul fronte delle forniture (al primo settembre risultavano consegnate 86.126.058 dosi): nelle ultime 4 settimane è stata sfiorata quota 15 milioni di dosi a fronte di 10,1 milioni delle 4 settimane precedenti. "Le scorte - spiega Marco Mosti, direttore operativo Gimbe - ammontano ad oltre 7,8 milioni di dosi di vaccini a mRNA, un numero sufficiente ad accelerare la campagna in questa fase che precede la riapertura delle scuole". In aumento nell'ultima settimana il numero di somministrazioni (1.832.949), con una media a 7 giorni che, dopo il crollo da oltre 592 mila del 28 luglio a 199 mila del 20 agosto, ha ripreso a salire raggiungendo quota 270 mila il 31 agosto. La campagna vaccinale è dunque in lenta ripresa: 'L'87,8% degli over 50 - spiega Cartabellotta - ha ricevuto almeno la prima dose, con un incremento settimanale irrisorio (+0,7%) e nette differenze regionali: dal 92,4% della Puglia al 81,4% della Sicilia. 

Contagi e decessi stabili, in frenata i ricoveri

Sul fronte ospedaliero frena l'aumento dei ricoveri in area medica (+5,4%) e in terapia intensiva (+7,9%), rispetto alla settimana precedente si registra una sostanziale stabilità dei nuovi casi (45.134 contro i 45.251 del precedente monitoraggio) e dei decessi  (366 vs 345) con un lieve aumento di casi attualmente positivi (137.925 vs 135.325), persone in isolamento domiciliare (133.129 vs 130.785), ricoveri con sintomi ( 4.252 vs 4.036) e terapie intensive (544 vs 504). "Rimangono stabili - dichiara Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - i nuovi casi settimanali, sia come numeri assoluti che come media mobile dei casi giornalieri che si attesta a 6.448. I casi rimangono tuttavia sottostimati dall'insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti". In termini assoluti, il numero di pazienti Covid in area medica è passato da 1.088 del 16 luglio a 4.252 del 31 agosto (+291%) e quello nelle terapie intensive da 151 del 14 luglio a 544 del 31 agosto (+260%). A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (7% in area medica e 6% in area critica), ma si rilevano notevoli differenze regionali: per l'area medica si collocano sopra la soglia del 15% Sicilia (23%) e Calabria (17%); per l'area critica sopra la soglia del 10% Sicilia (13%) e Sardegna (13%). 

La situazione nelle regioni

In 9 Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, mentre sono 12 le Regioni in cui crescono gli attualmente positivi. In 67 Province l'incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Basilicata, Emilia-Romagna, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. Sono 11 le Province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Enna (310), Siracusa (270), Caltanissetta (261), Ragusa (252), Cagliari (210), Catania (191), Palermo (172), Reggio di Calabria (167), Messina (164), Trapani (162), Sud Sardegna (156). Stabili i decessi: 366 di cui 42 relativi a periodi precedenti. 

In Lombardia 75% di vaccinati

Buona la situazione sul fronte delle vaccinazioni in Lombardia, dove il 75% della popolazione ha ricevuto almeno una dose del vaccino anti Covid e il 67,7% è completamente immunizzato. I risultati raggiunti influenzano l'andamento delle ospedalizzazioni, che rimangono ancora al di sotto della soglia di allarme predisposta dal governo: nei reparti ordinari il 6% dei posti letto è occupato da pazienti Covid, il 3% nelle terapie intensive. Diversi gli over 50 (9,7%) che non hanno ancora ricevuto nessuna somministrazione. La Lombardia è al di sotto della media italiana (ferma al 12,7%), ma questi numeri preoccupano lo stesso visto l'avvicinarsi dell'autunno.