Vaccini in Europa, prezzi alle stelle: affari d'oro per le aziende farmaceutiche

L'Europa punta a una fornitura di 2 miliardi di fiale Pfizer per il 2022-2023. Il premier bulgaro Borissov svela i conti: "Dai 12 euro per dose si passa a 19,5 euro"

Il vaccino anti Covid

Il vaccino anti Covid

Bruxelles - La Commissione Europea sta negoziando un maxi contratto con Pfizer-BioNTech per fornire all'Ue le dosi di vaccini anti-Covid di cui ci sarà bisogno nei prossimi anni. Una fornitura nell'ordine di quasi 2 miliardi di dosi. Lo spiega il portavoce della Commissione alla Salute, Stefan de Keersmaecker: "Come Unione Europea dobbiamo essere pronti per le prossime fasi della pandemia, per il 2022 e oltre. Sono tante le sfide da vincere: ci sarà bisogno di un richiamo, dovremo affrontare le varianti, quelle che circolano ora e quelle future. E dovremo vaccinare, a un certo momento, anche bambini e adolescenti. Abbiamo quindi stabilito che ci sarà bisogno di circa 2 miliardi di dosi".

Affari d'oro

Già nelle scorse settimane la Pfizer aveva evocato un aumento dei prezzi. Questo balzo in alto sembra ora confermato dalle prime indiscrezioni su un negoziato in corso tra l'Ue e il colosso farmaceutico per una fornitura fino a 1,8 miliardi di dosi nel periodo 2022-2023. Ad anticipare il prezzo su cui ci si starebbe mettendo d'accordo a Bruxelles è stato il premer bulgaro Boyko Borissov. Dai circa 12 euro iniziali a dose si arriverebbe a 19,5 euro. Un prezzo confermato da un funzionario europeo coinvolto nei colloqui, anche se ufficialmente la Commissione Ue rifiuta di entrare nel merito delle cifre. I conti li ha fatti invece Borissov secondo cui l'aumento del prezzo potrebbe costare "approssimativamente almeno 18 miliardi. Ciò significa che nei nuovi bilanci gli esperti finanziari dovrebbero stanziare per i vaccini budget maggiori, molto più sostanziosi". A metà marzo era stato un importante dirigente Pfizer, il chief financial officer Frank D'Amelio, a sottolineare che nell'attuale fase "la domanda e i prezzi non sono guidati da normali condizioni di mercato". Una situazione destinata tuttavia a cambiare: "Come ci muoviamo da una una situazione pandemica a una endemica - aveva detto -, le normali forze di mercato inizieranno a manifestarsi e la consideriamo, francamente, un'opportunità significativa per il nostro vaccino dal punto di vista della domanda e dei prezzi".

La posizione dell'Ue

Circa la differenza di prezzo del vaccino rispetto ai 12 euro per dose trattati inizialmente dall'Ue, il portavoce capo Eric Mamer ha ricordato che nel primo caso si trattava di un accordo di acquisto anticipato, mentre ora sul tavolo c'è un normale contratto di acquisto. Per Mamer, occorrerebbe essere cauti nel paragonare i due accordi, vista la loro diversa natura (nel primo caso l'accordo riguardava vaccini che ancora non esistevano, nel secondo vaccini approvati e disponibili sul mercato). La Commissione non ha mai confermato i prezzi delle dosi contrattati dall'Ue con i fornitori. Ma, secondo i dati twittati nello scorso dicembre dalla sottosegretaria belga al Bilancio, Eva de Bleeker, il vaccino Pfizer-BioNTech costa all'Ue 12 euro a dose, quello di Moderna 18 dollari a dose. Il più economico è quello di AstraZeneca (1,78 euro a dose, ma la dg Sandra Gallina ha detto in audizione che il prezzo reale è un po' più elevato), per J&J 8,5 dollari a dose, per Sanofi/Gsk 7,56 euro a dose, per CureVac 10 euro a dose.

Il negoziato e le pressioni su AstraZeneca

Per intavolare il negoziato sulle dosi per il 2022-23 la Commissione europea avrebbe individuato Pfizer-BioNTech, dato che il vaccino è a tecnologia mRNA (ritenuta più efficace dall'Ema) e dato che al momento l'azienda è quella con maggiore capacità produttiva, grazie allo stabilimento tedesco di Marburgo. Intanto continua a farsi sentire in molti Paesi la carenza di dosi sufficienti per l'immediato, anche se le campagne vaccinali hanno visto un'accelerazione nelle ultime settimane. Bruxelles, a riguardo, continua a fare pressioni su AstraZeneca perché rispetti gli impegni presi. La Commissione Ue e l'azienda anglo-svedese si sono incontrate, hanno fatto sapere dall'esecutivo comunitario, ma la Commissione "ancora aspetta che AstraZeneca chiarisca alcune questioni rilevanti".