Fiale, categorie e siti: il piano vaccinale in numeri

Ecco come e dove si svilupperà la complessa campagna di vaccinazione

Vaccini

Vaccini

"Ne usciremo con i vaccini", ha detto oggi il premier Mario Draghi presentando il piano di immunizzazione. "Quando e come?". Si chiedono gli italiani. Andiamo allora a vedere i numeri su cui si basa il piano messo a punto con il generale Francesco Paolo Figliuolo, nuovo commissario all'emergenza Covid, e Fabrizio Curcio nuovo capo della protezione civile. Spetteranno a loro la complessa organizzazione logistica e la reclutazioni di luoghi e personale. 

Le dosi di vaccino

Categorie

I siti

La produzione interna

Le dosi di vaccino

Sono 52.477.454 le dosi di vaccino che si prevede arriveranno in Italia nel secondo trimestre del 2021 e quindi entro la fine del mese di giugno, così suddivise: 10.042.500 da AstraZeneca, 8.760.000 dosi iniziali Pfizer, 6.642.991 dosi aggiuntive da Pfizer tra primo e secondo trimestre, 9.420.515 da secondo contratto dosi base Pfizer, 7.307.292 da J&J (con una sola dose e in via di approvazione), 7.314.904 da Curevac (vaccino non ancora approvato), 4.650.000 da Moderna dosi iniziali.  Gli arrivi stimati per il terzo trimestre sono di 84.857.145 dosi e per l'ultimo trimestre del 2021 40.700.037. Infine con le dosi previste per il primo trimestre 2022 (28.158.000) e per il secondo trimestre 2022 (20.190.000) si dovrebbe raggiungere una fornitura totale di 242.533.633 di dosi. 

Categorie 

Cinque quelle prioritarie: a partire dalle persone con estrema fragilita', e poi a scendere per eta', dagli over 70 (categoria 2) fino al resto della popolazione generale (categoria 5).

  • Categoria 1. Elevata fragilita' (persone estremamente vulnerabili; disabilita' grave)
  • Categoria 2: Persone di eta' compresa tra 70 e 79 anni
  •  Categoria 3: Persone di eta' compresa tra i 60 e i 69 anni
  •  Categoria 4: Persone con comorbidita'  (60 anni, senza quella connotazione di gravita' riportata per le persone estremamente vulnerabili)
  •  Categoria 5: Resto della popolazione' 

Nel concreto, il piano si propone di procedere in parallelo, fatta salva la disponibilita' di dosi, con la vaccinazione degli over 80 e dei soggetti con elevata fragilita', insieme al "completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase 1, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere, nel personale sanitario e sociosanitario, tutti i soggetti che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, utilizzando anche vaccini a vettore virale per chi non ha ancora iniziato il ciclo di vaccinazione. Inoltre si proseguira' con "il completamento della vaccinazione del personale docente e non docente, scolastico e universitario, delle Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari e altre comunita' residenziali". Infine, gia' partita in molte regioni, "la vaccinazione dei soggetti di eta' dai 70 ai 79" e, a seguire, quella dei soggetti di eta' dai 60 ai 69 anni. 

I siti

"Il nostro obbiettivo, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e il Commissario straordinario all'emergenza, Generale Francesco Paolo Figliuolo, è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1.694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati". Ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento nel corso della visita all'hub vaccinale di Fiumicino.  Oggi vengono somministrati 170mila vaccini al giorno: l'obiettivo è triplicare. Finora è stato vaccinato il 3% della popolazione

La produzione interna

Il governo  intanto continua a spingere sulla strada parallela della produzione nazionale. Proseguono gli icontri tra industriali del farmaco e  ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ha ribadito l'obiettivo entro il 2021 di realizzare 'bulk' (principio attivo e altri componenti) e relativo 'infialamentò da parte di imprese che operano in Italia e che sono già disponibili. Il nodo principale è quello dei bioreattori da acquistare e predisporre alla preparazione del vaccino anti-covid: servono 4-6 mesi almeno. Per cui prima del 2022 sarà improbabile disporre del vaccino made in Italy.

 

Intanto sono arrivate questa mattina presso l'Aeroporto di Pratica di Mare, hub nazionale vaccini della Difesa, 295.200 dosi del vaccino AstraZeneca, al centro delle polemiche per il lotto ritirato ieri dopo il decesso sospetto di un militare e per il taglio delle dosi riservate all'Europa.  Dopo la suddivisione da parte del personale del Ministero della Salute, da questa sera inizierà la distribuzione nelle varie Regioni, in 101 farmacie e 11 siti stoccaggio della Difesa, a cura delle Forze Armate nell'ambito dell'"Operazione Eos" diretta dal Comando Operativo di vertice Interforze. Il piano del Ministero della Difesa, guidato da Lorenzo Guerini, è stato predisposto dal Comando di Vertice Interforze della Difesa in stretta cooperazione con la struttura commissariale per l'emergenza Coronavirus. 

Sul fronte Johnson & Johnson oggi è arrivato il via libera da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità dopio quella di Ema. Ogni nuovo strumento sicuro ed efficace contro Covid-19 è un altro passo avanti verso il controllo della pandemia -  ha affermato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus - ma la speranza offerta da questi strumenti non si concretizzerà se non saranno messi a disposizione di tutte le persone in tutti i paesi. Esorto i governi e le aziende - ha detto - a tenere fede ai loro impegni e a utilizzare tutte le soluzioni a loro disposizione per aumentare la produzione in modo che questi strumenti diventino beni pubblici veramente globali, disponibili e alla portata di tutti, e una soluzione condivisa alla crisi globale". Johnson&Johnson dovrebbe garantire 400milioni di dosi all'Unione Europa, in due tranche da 200 milioni, di 27 milioni all'Italia