AstraZeneca, richiamo con vaccino diverso? Al via in Lombardia

I cittadini under 60 riceveranno la seconda dosa con Pfizer o Moderna. Perché si è deciso e l'impatto sulla campagna vaccinale

Vaccino Pfizer Biontech (Imagoeconomica)

Vaccino Pfizer Biontech (Imagoeconomica)

Milano - Al via, da oggi, giovedì 17 giugno, in Lombardia, i richiami di AstraZeneca interessati dalla vaccinazione eterologa e sospesi nel periodo 12-16 giugno. A dare la notizia ufficiale con una nota è stata della Direzione generale Welfare della Regione Lombardia. Quindi, 17.733 cittadini che avevano ricevuto Astrazeneca riceveranno il richiamo con Pfizer o Moderna ed entro lunedì verranno recuperate tutte le 42.000 somministrazioni sospese tra il 12 e il 16 giugno. Negli ultimi giorni le autorità hanno infatti stabilito di somministrare un vaccino mRNA alle persone che hanno meno di 60 anni e che sono state vaccinate in prima dose con AstraZeneca. Nulla cambia invece per i richiami delle persone over 60 vaccinate in prima dose con Astrazeneca. Come da indicazioni del Ministero della Salute e di Aifa, infatti, il richiamo sarà effettuato con lo stesso vaccino. Questo rapido recupero è stato possibile grazie alla capacità organizzativa e le potenzialità dei centri vaccinali dove già nella giornata del 17 sono previste più di 113.000 somministrazioni.

Vaccinazione: cosa cambia dopo parere Cts su AstraZeneca
Vaccinazione: cosa cambia dopo parere Cts su AstraZeneca

La decisione

La decisione dello stop AstraZeneca agli under 60 è dovuta alla morte sospetta di una 18enne in Liguria. Quanto accaduto ha indotto il Cts a restringere il campo di utilizzo del siero anglo svedese, fino alla decisione di partire con la vaccinazione eterologa. Nei giorni scorsi, infatti, una circolare del ministero della Salute ha dato indicazioni perentorie sull'utilizzo del siero, destinato solo agli over 60. La decisione presa dal ministro della Salute Roberto Speranza, ha obbligato le Regioni a cancellare gli open day - che se verranno riorganizzati, è scritto nel verbale del Cts, dovranno “rispettare le indicazioni per fasce d'età” - e a rivedere l'agenda delle prenotazioni. Dopo le polemiche seguiti allo stop delle somministrazioni di Astrazeneca a chi ha meno di 60 anni, al via dunque nelle regioni i richiami con Pfizer e Moderna per chi ha avuto la prima dose del farmaco dell'azienda anglo-svedese. 

L'impatto sulla campagna vaccinale

La necessità di ricalibrare i richiami avrà un impatto anche sulla campagna vaccinale in Lombardia. “Qualche giorno o qualche settimana la dovremo perdere perché si dovrà riprogrammare la distribuzione dei vaccini” ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana. Il ritardo stimato in 2-3 settimane. “Siamo ancora in attesa di avere delle specificazioni maggiori perché purtroppo la scienza su questo campo è particolarmente contraddittoria. Non si ha una voce unanime, speriamo di averla” ha aggiunto.

Le forniture

E sulla necessità di avere più dosi di altri vaccini per compensare, Fontana ha spiegato: "C'è stata una generica rassicurazione del generale Figliuolo il quale ha detto che si cercherà di dare una risposta a questa legittima richiesta di aumentare le inoculazioni di Pfizer e di Moderna. Abbiamo bisogno di più dosi, altrimenti c'é il rischio di dover rallentare. Dato che la vaccinazione sta andando molto bene come risultati, noi non vogliamo rallentare".

Vaccini: i dati in Lombardia

In Lombardia, dati aggiornati a lunedì mattina, sono state somministrate 7.486.393 dosi di vaccino anti Covid, pari al 96,39% delle dosi consegnate, con un incremento giornarliero di 94.884 vaccini in 24 ore. Il dato colloca la regione al primo posto per numero assoluto di vaccini somministrati (va anche sottolinato che la Lombardia è la regione più popolosa d'Italia), davanti a Lazio, Veneto ed Emilia Romagna. Il numero totale di somministrazioni comprende 2.266.253 seconde dosi e 5.219.140 somministrazioni. Dopo il caso della sospensione delle prime dosi e dei richiami AstraZeneca agli under 60, non si sono verificate finora sostanziali defezioni da parte dei cittadini per le vaccinazioni. "Io per ora non ho dati in quel senso - ha sottolineato il governatore della Region Attilio Fontana - Tutti i cittadini lombardi hanno sempre dimostrato un estremo senso civico e serietà. Hanno sempre fatto quello che gli proponevamo. Sono stati proprio infinitesimali i numeri di chi si sottraeva".

Quali vaccini in Lombardia?

Al momento – manca ancora la ricaduta pratica della vaccinazione eterologa che abbasserà il numero di dosi Astrazeneca somministrate – il 67,7% delle vaccinazioni è stata effettuata con Pfizer-Biotech, il 19,64% con AstraZeneca, a seguire Moderna (9,12%) e il monodose Janssen (3,45%). 

AstraZeneca: se non si usasse più?

"Qualora si dovesse decidere di stoppare Astrazeneca per tutti, penso che in Lombardia le conseguenze sarebbero limitate perché la gran parte delle fasce di eta' che possono utilizzare questo vaccino sono state quasi tutte coperte" ha detto ieri il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Alla domanda se la Regione ora si trova ad avere dosi del vaccino anglo-svedese in eccesso, il governatore lombardo spiega che "proprio perche' abbiamo rispettato i criteri delle fasce di eta', non abbiamo accumulato dosi che non abbiamo utilizzato, non c'e' questo problema".

Mix vaccini, Galli: "Più anticorpi"

"Mi sento di essere francamente rassicurante sulla base dei dati che abbiamo, che non sono moltissimi ma sono piuttosto robusti, nel dire che addirittura sembra che la vaccinazione eterologa, in termini di efficacia, nell'indurre anticorpi, sia migliore della classica impostazione, con due dosi dello stesso tipo di vaccino". Lo ha detto a SkyTG24, Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie Infettive dell'ospedale Sacco. "Se - ha aggiunto - dobbiamo essere onesti nel dire che i dati sono ancora abbastanza limitati, dobbiamo altrettanto dire che pero' non e' un salto nel buio". L'idea di attendere per la somministrazione di una seconda dose agli under 60 che hanno fatto la prima dose con AstraZeneca, verificando prima la loro risposta anticorpale, ha aggiunto Galli, "e' una mia posizione un po' eretica che viene dal fatto che AstaZeneca inizialmente era stato impostato come vaccino a una sola dose e che ci sono dati piuttosto rassicuranti sull'efficacia della prima dose e sulla durata di questa efficacia. Se oltre a confidare che la prima dose ti sia stata favorevole, hai anche la prova di anticorpi che dimostrano che tu hai risposto, rimandare la dose successiva non implica problemi particolari.