Vaccinazioni in farmacia, al via a giugno. Come prenotare. Quali vaccini e chi li può fare

Nel Lazio si parte con le prenotazioni. Lombardia e altre regioni ancora in attesa di una data

Vaccinazioni

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Da inizio giugno ci si potrà vaccinare anche in farmacia. Non in tutte le regioni. Per ora si inizia nel Lazio ma presto (anche se non c'è ancora un calendario definito per tutte) si potrà cominciare a farlo in tutta Italia. L'accordo quadro tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti Covid prevede infatti che la somministrazione sia effettuata, su base volontaria, dai farmacisti.

Chi somministrerà il vaccino

Moltissimi farmacisti, "la gran parte", fanno sapere da Federfarma, hanno già svolto un corso di formazione. All'iniziativa hanno già aderito 40mila farmacisti e oltre la metà di questi è già formata per poter effettuare le vaccinazioni.

Chi si potrà prenotare

Il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, nei giorni scorsi ha reso noto che potranno prenotarsi i cittadini da 18 a 60 anni, si rispetterà però l'ordine per le fasce d'età.

Le regioni al via

"Da oggi nel Lazio iniziano le prenotazioni per le somministrazioni in farmacia, saranno 450 le farmacie non c'è dubbio che anche l'arrivo di queste moltiplicherà le opportunità di fare il vaccino", ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

In Liguria è stato firmato un accordo anche per la somministrazione del vaccino Pfizer nelle farmacie. In base all'intesa con la Regione Liguria, dal 27 maggio le farmacie potranno cominciare ad avere le agende aperte anche per l'utilizzo di questo vaccino, e dal 31 maggio potranno avviare le somministrazioni. L'accordo, ha detto il governatore Giovanni Toti, "riguarda le farmacie già inserite nel circuito della campagna vaccinale, a cui se aggiungeranno altre 50 a partire dal 7 giugno, sempre per quanto riguarda Pfizer. A regime, cioè dalla prima settimana di giugno, le farmacie produrranno una mole di circa 10 mila vaccini a settimana, per poter così raggiungere l'obiettivo di 90/100 mila vaccini a settimana, cioè la quantità che verosimilmente ci verrà richiesta dalla struttura commissariale per il mese di giugno. Ovviamente le farmacie continueranno a somministrare AstraZeneca per le seconde dosi".

«La Valle d'Aosta è stata tra le prime regioni a muoversi, ma a breve le farmacie di tutta Italia saranno coinvolte nella campagna vaccinale anti-Covid. L'obiettivo è partire entro i primi di giugno in tutte le Regioni. Tutte sono state allertate dalla struttura commissariale del Generale Figliuolo e si stanno organizzando per partire il prima possibile», ha detto all'Ansa Marco Cossolo nel giorno in cui il Lazio ha annunciato ufficialmente l'avvio delle vaccinazioni in farmacia dal primo giugno. Dal chi al come potrà vaccinarsi nella farmacia sotto casa: «sono tante le domande che i cittadini in questi giorni pongono ai loro farmacisti di fiducia», spiega.

Il problema prenotazioni

Nonostante ci sia un protocollo a livello nazionale gli accordi sull'effettuazione delle vaccinazioni devono essere presi a livello regionale. E in particolare la discussione riguarda il sistama di prenotazione: se debba essere effettuato tramite Ats, portali regionali o direttamente nelle farmacie grazie alla Tessera Sanitaria. Il Lazio, che sino ad ora ha dato prova di ottima efficienza nella campagna di vaccinazioni e che è stato il primo a partire con l'iter per le somministrazioni in farmacia, ha scelto proprio questa strada.

Quali vaccini saranno somministrati

In farmacia saranno somministrati i vaccini a disposizione a livello regionale. Tutti i tipi di vaccino, compreso Pfizer per la cui conservazione è ora previsto il mantenimento in normali frigoriferi e non più in speciali refrigeratori in grado di arrivare a -60 gradi, potranno dunque essere somministrati nelle farmacie. Quindi le persone saranno vaccinate con AstraZeneca, Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson

Chi si potrà vaccinare

«Potranno vaccinarsi in farmacia i cittadini da 18 a 60 anni, ovvero la fascia di popolazione attiva e con meno patologie, quindi non fragile», precisa Cossolo. Le dosi saranno fornite dalla Regione e sostanzialmente almeno inizialmente verrà somministrato il vaccino monodose Johnson & Johnson, ma «in Valle d'Aosta è disponibile anche AstraZeneca e soprattutto ora con le nuove indicazioni dell'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) sulle modalità più facili di conservazione del vaccino Pfizer, cadrà anche questo ostacolo, costituito dalle bassissime temperature di conservazione che erano state inizialmente indicate», precisa Cossolo. Come fare quindi? «Per il momento la prenotazione si effettua dal portale vaccini online della propria regione, ma in futuro - conclude - potrebbe anche esser prevista una modalità on-demand, ovvero facendone richiesta direttamente in farmacia».

L'ordinanza del ministero

Indicazioni per la tracciabilità e la gestione della logistica dei vaccini anti-Covid. Questo l’oggetto dell'ordinanza per la consegna dei vaccini anti-Covid che dovranno essere somministrati nelle farmacie firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. "In sede di attuazione del piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione da Sars-Cov-2 le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano possono avvalersi di grossisti farmaceutici per la consegna alle farmacie territoriali di contenitori di flaconi di vaccini sconfezionati dalle farmacie ospedaliere".

Per assicurare la tracciabilità, le farmacie ospedaliere dovranno attribuire "una univoca identificazione ai contenitori per flaconi di vaccini, provvedendo ad identificarli con apposito codice univoco pubblicato sul sito Internet del ministero della Salute, assicurando al contempo per ciascun contenitore la presenza di flaconi di vaccino con il medesimo lotto di produzione e medesima data di scadenza". I grossisti farmaceutici, che per conto della Regione o Provincia autonoma curano lo stoccaggio e la distribuzione alle farmacie territoriali, "registrano tali contenitori mediante il codice identificativo su tutta la documentazione tecnica, trasmettendo alla Banca Dati Centrale della Tracciabilità del farmaco i dati relativi alla movimentazione dei contenitori e del corrispondente numero di lotto indicato dalla farmacia ospedaliera". Le medesime modalità di trasmissione alla banca dati centrale della tracciabilità del farmaco, "si applicano anche alle confezioni integre di tali vaccini".