Vaccini Covid: "Terza dose probabile, inizieremo da chi è a rischio".

Cabina di regia, Rezza: "Serve ancora prudenza. Gli Europei? Pronti a festeggiare, ma con la mascherina". Restrizioni in vista per chi arriva da Spagna e Portogallo

Gianni Rezza, dg Prevenzione sanitaria del ministero della Salute

Gianni Rezza, dg Prevenzione sanitaria del ministero della Salute

Roma - Vaccini e immunizzazione. Torna sul tavolo l'ipotesi di una terza dose di siero per garantire la copertura anti Covid. "E' probabile che ci sarà una terza dose, del resto i dati che abbiamo partono da gennaio, nei Paesi che hanno vaccinato per primi. I dati ci dicono che la protezione si mantiene buona anche dopo sei-sette mesi, nei casi in cui circolano le varianti, però, può esserci una possibilità di 'immune escape', e quindi una minor protezione". A dirlo è Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, nel corso della conferenza stampa della cabina di regia. "Se la risposta immunitaria quindi si riduce, qualche problemino si potrebbe creare. Questo è il motivo per cui gli inglesi faranno ad ottobre una nuova campagna - rivela Rezza - pensando di proteggere per primi gli operatori sanitari e le persone fragili, probabilmente. E' quindi possibile che si arrivi al richiamo, si tratterebbe però di una sola dose, con una campagna quindi semplificata rispetto ai mesi già vissut", chiarisce il direttore generale. Il modello sarebbe quello del vaccino antinfluenzale "anche se non è detto che ci sarà bisogno di fare nuovamente il vaccino ogni anno".

Nel caso di terza dose, quale vaccino verrà adottato? Una nuova dose di quelli esistenti ed approvati o una rimodulazione dei vaccini adattata alle varianti? "Alcuni pensano di farlo con un vaccino adattato alla variante Beta, brasiliana, che è stata quella nei confronti del quale il vaccino non ha dato protezione neutralizzante - spiega Rezza -. Ma si sta discutendo in questo momento su come procedere. Certo è che, se si farà una terza dose, si inizierà a vaccinare dalle persone a più alto rischio".

Intanto anche l'Italia sta pensando a delle restrizioni per i viaggiatori in arrivo da Spagna e Portogallo: "Si sta valutando di prendere misure più rigide", conferma Rezza, anche se ancora una decisione non è stata presa.  Nel frattempo bisogna essere cauti rispetto alla diffusione del virus:  "Ci sono focolai in Italia che per ora sono seguiti, e spero siano contenuti, e comportano un grosso lavoro di rintraccio dei contatti e di contenimento. C'e' uno sforzo di contenimento delle nuove varianti abbastanza importante, i colleghi delle Asl e delle Regioni sono abbastanza provati da questo anno e mezzo. In questa situazione la cosa migliore da fare è continuare a mantenere comportamenti individuali prudenti, è un appello alla responsabilità individuale". Prudenza da mettere in campo anche domenica se l'Italia dovesse espugnare Wembley e conquistare gli Europei di calcio contro l'Inghilterra. In quel caso sarebbe difficile (lo si è visto con la semifinale) contenere l'entusiasmo dei tifosi nelle piazze: "Speriamo domenica di festeggiare, festeggiamo ma con prudenza. La mascherina durante i festeggiamenti, se ci sono assembramenti, va portata", è l'appello di Rezza.