Covid e vaccini: "Immunità di gregge tra agosto e settembre"

Accelera la campagna di vaccinazione e la ministra Gelmini detta i tempi: "C'è cauto ottimismo. Riaperture graduali e in sicurezza, non facciamo errori"

L'obiettivo

L'obiettivo

Le riaperture decise dal governo "ci consentono di guardare al futuro con cauto ottimismo, ma non è il momento del liberi tutti. Le nuove misure saranno graduali e in sicurezza perché non possiamo permetterci errori ora. Il premier Draghi ha definito rischio calcolato quello di una riapertura progressiva. C'è un'espansione di quota di popolazione, anziana e fragile, che è stata vaccinata. E poi c'è l'arrivo dell'estate". Lo spiega la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini. Fondamentale per arrivare al tanto atteso ritorno alla normalità è la campagna di vaccinazione. "Siamo passati da 150mila a 350mila - fa il punto la ministra -, dobbiamo arrivare tra fine aprile e i primi di maggio a 450-500mila somministrazioni al giorno. Dopo le difficoltà iniziali le regioni stanno correndo sulle categorie prioritari, stanno vaccinando a ritmo serrato. Questo ci consentirà, nell'arco di un paio di mesi, di raggiungere l'immunità di gregge tra agosto e settembre. Ma gli spazi di libertà conquistati non dobbiamo vanificarli", raccomanda Gelmini appellandosi al "senso di responsabilità dimostrato dagli italiani".

L'arrivo dei vaccini in Italia

Per quanto riguarda l'arrivo in Italia di nuove dosi, la ministra per gli Affari regionali spiega che "i vaccini stanno arrivando, ma non ancora in quantità gigantesche. Comunque per il 30 aprile abbiamo 8 milioni di dosi in arrivo. Il generale Figliuolo ha attivato un coordinamento molto serrato con le regioni, affinché le dosi non restino nei frigo. Cosa che mi pare stia avvenendo. Le regioni stanno vaccinando a ritmo serrato". E' proprio ieri sera sera all'hub nazionale vaccini della Difesa allestito all'aeroporto militare di Pratica di Mare è giunto il carico di oltre 400.000 dosi del vaccino Moderna, che già da oggi viene distribuito alle regioni.

La campagna accelera

La campagna vaccinale contro la pandemia da coronavirus ha preso il volo. In un giorno sono state somministrate in Italia 347.279 dosi di vaccino, secondo i dati forniti dall'Ufficio del commissario all'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo. Si tratta del nuovo record per un singolo giorno. Sta evidentemente funzionando la nuova scansione per fasce d'età, ma anche alcune iniziative regionali. Sono circa 15 milioni le dosi di vaccino contro il Covid finora somministrate in Italia, l'86,6% del totale di quelle consegnate, pari a 17.323.080 (nel dettaglio 11.845.080 Pfizer/BioNTech, 1.320.400 Moderna e 4.157.600 AstraZeneca). Le somministrazioni hanno riguardato 8.722.415 donne e 6.275.963 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 4.414.633. E'quanto si legge nel report online del commissario straordinario. Le dosi sono state somministrate a 3.206.664 operatori sanitari, 534.498 unità di personale non sanitario, 611.837 ospiti di strutture residenziali, 5.092.343 di over 80, 237.473 fra gli operatori delle forze armate, 1.133.145 tra il personale di personale scolastico. La voce "altro" comprende 4.182.418 persone.