Covid, in Lombardia fatto il 45% dei vaccini. Letizia Moratti: "Ora accelerare"

Somministrate quasi 69mila dosi dopo 7 giorni di campagna. L’assessore: parlerò coi responsabili della rete ma anche col commissario

Letizia Moratti

Letizia Moratti

Milano, 11 gennaio 2021 -  Anche ieri , domenica, 10.328 lombardi hanno avuto l’iniezione antiCovid, fa sapere la Regione nell’ultimo aggiornamento serale (da domani i dati di giornata saranno comunicati la mattina del giorno successivo). La Lombardia chiude la prima settimana vera di campagna vaccinale con 68.828 dosi iniettate, il 44,8% delle 153.720 ricevute, e nonostante il numero assoluto sia uno dei più alti la percentuale rimane delle più basse tra le Regioni (le più popolose delle quali hanno metà degli abitanti della Lombardia). Il neoassessore al Welfare Letizia Moratti a Che tempo che fa ha spiegato che affronterà subito questo dossier: col commissario Domenico Arcuri, per capire se la distribuzione delle dosi "solo in rapporto alla popolazione sia la più corretta", e incontrando i direttori di Ats e Asst "per fare in modo che la vaccinazione in Lombardia sia molto più accelerata e ampia, sulla base delle dosi fornite dal Governo".

Intanto il commissario Arcuri assicura che la campagna ha ingranato e tutte le regioni "stanno facendo un lavoro soddisfacente", e rassicura sull’imminente arrivo dei prossimi rifornimenti di Pfizer e anche di Moderna il governatore Vincenzo De Luca, che ha già fatto fuori tutte le sue dosi e grida alla "sperequazione" nelle forniture. Ieri mattina quasi metà delle Regioni e Province autonome (10 su 21) aveva già somministrato più del 70% dello Pfizer ricevuto, ma quattro (la Campania, il Veneto, la Toscana e l’Umbria) hanno ignorato l’indicazione commissariale di tenere una riserva del 30% per non restare a secco, in caso di consegne ritardate o più esigue del previsto, quando sarà ora di somministrare le seconde dosi, cioè dal 15-19 gennaio per i vaccinati del V-Day. L’Aifa infatti ha ribadito che l’intervallo tra le due iniezioni non può sforare la finestra 19-23 giorni.

Intanto , a Milano, l’Asst Santi Paolo e Carlo fa sapere che da lunedì sta vaccinando dalle 9 alle 21, "sabato e domenica compresi", e che a sabato aveva iniettato lo Pfizer a 2.282 tra dipendenti, "specializzandi, tirocinanti, ditte fornitrici, personale universitario" su cinquemila vaccinandi più altri undicimila tra Rsa, medici di base e pediatri cui deve provvedere come hub. Era una risposta a Fiorenzo Corti, vicesegretario nazionale della Fimmg, che ha parlato di "problemi e ritardi, alcuni medici non chiamati" dall’Asst dei Santi, come unico neo in una campagna che nell’area metropolitana "si sta svolgendo regolarmente" e ha già incassato l’adesione di più di duemila medici di famiglia e pediatri, "oltre l’80%". Il direttore dell’Asst Matteo Stocco rigetta la palla nel campo dei mutualisti: dei 316 che gli sono assegnati (più gli eventuali assistenti di studio), e cui ha iniziato a iniettare lo Pfizer venerdì 8, dice che "il 28% ha dichiarato la non adesione. A seguito delle prenotazioni confermate il 12 gennaio avremo 139 medici e 37 assistenti vaccinati".