Vaccino Covid in farmacia: chi può farlo, come funziona, cosa devono fare i farmacisti

Firmata l'intesa fra governo, regioni e associazioni di categoria. Coinvolti 19mila negozi

Vaccinazioni anche in farmacia: ecco come funziona

Vaccinazioni anche in farmacia: ecco come funziona

C'è la firma del ministro della Salute Roberto Speranza: via libera ai vaccini anti-Covid anche in farmacia. L'intesa è stata trovata oggi. Le sue modalità operative sono inserite nell'accordo quadro siglato fra governo, regioni, Federfarma e Assofarm. Il coinvolgimento per i farmacisti sarà su base volontaria. Non saranno obbligati, quindi, se non lo vorranno, a somministrare gli antidoti contro il coronavirus nei loro esercizi. Sono oltre 19mila le farmacie in Italia che sono interessate da questo accordo.

Chi può fare il vaccino in farmacia

Gran parte della popolazione italiana potrà ricevere il vaccino anti-Covid in farmacia, oltre che negli altri centri vaccinali sparsi per il Paese. Saranno esclusi dalla vaccinazione i soggetti a estrema vulnerabilità o chi abbia avuto pregresse reazioni allergiche gravi.

Cosa dovranno fare i farmacisti

Per le prenotazioni e le esecuzioni dovranno seguire regole e priorità inserite nei piani della campagna vaccinale. Al momento di inoculare il siero dovranno acquisire il consenso informato del cittadino, facendogli compilare una scheda in cui sia valutata l'idoneità (o l'inidoneità) del cittadino a ricevere il vaccino. Spetterà alle aziende sanitarie locali (le aziende socio-sanitarie territoriali per quanto riguarda la Lombardia) distribuire ai farmacisti le dose di vaccino necessarie. In cambio del loro servizio, stabilisce l'accordo, le farmacie riceveranno un contributo di 6 euro per ogni siero iniettato. I farmacisti che provvederanno a effettuare le somministrazioni dovranno essere dotati di adeguati dispositivi di protezione.

Cosa dovranno fare i cittadini prima del vaccino

Anche i cittadini che si sottoporranno alla vaccinazione anti-Covid in farmacia dovranno seguire alcune regole, così come stabilito dall'accordo. In particolare dovranno:

  • Fornire ogni informazione utile alla compilazione del consenso informato.
  • Non aver avuto negli ultimi 14 giorni contatti stretti con persone affette da Covid-19.
  • Non dovranno avere sintomi compatibili con l'infezione da coronavirus.
  • Non dovranno essere risultati positivi al tampone.

Dovranno anche rispettare le misure anti-contagio previste dall'inizio dell'epidemia. Obbligatoria, quindi, la mascherina come per i farmacisti. Prima dell'iniezione dovranno igienizzarsi le mani. E dovranno farsi controllare la temperatura corporea. Se questa supererà i 37,5 gradi non potranno ricevere il vaccino. Il vaccino sarà ovviamente gratuito

Cosa dovranno fare i cittadini dopo il vaccino

Dopo l'iniezione, chi ha ricevuto il vaccino dovrà sostare in un'area di monitoraggio allestita nei pressi o all'interno della farmacia per 15 minuti così da verificare eventuali reazioni avverse. Il farmacista sorveglierà il cittadino che è stato appena vaccinato. Nel caso non mostri alcun problema il cittadino riceverà un'attestazione di avvenuto vaccino. I suoi dati saranno inseriti nel sistema informatico nazionale sulla campagna vaccinale.

Cosa dovrà fare il farmacista in caso di reazioni avverse

Il farmacista fornirà supporto in caso di inconveniente, garantendo una prima assistenza nell'attesa di cure più specifiche ed eventuale trasporto al pronto soccorso o in ospedale. In caso di comparsa di orticaria, problema respiratorio o emodinamico il farmacista avviserà immediatamente il 118. Nell'attesa dell'arrivo dei soccorritori posizionerà il paziente nella posizione più confortevole a seconda dei casi. Inoltre, se necessario, in caso di grave anafilassi con pericolo di vita, il farmacista somministrerà adrenalina intramuscolo, ripetendo la somministrazione dopo 5 minuti.

Come dovranno essere le farmacie

Il protocollo definisce pure le caratteristiche relative alle farmacie: accesso regolamentato, mantenimento di adeguati livelli di filtrazione degli impianti di areazione, un ambiente dedicato alla vaccinazione o separato dal locale di vendita o, in alternativa, a farmacia chiusa o con altre modalità che garantiscono la riservatezza e la sicurezza necessarie, dotazione di frigoriferi per la conservazione dei vaccini.

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