Vaccini Covid aggiornati contro Omicron: da lunedì via libera a somministrazione

Secondo Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, sono attese 19 milioni di dosi entro i prossimi giorni

Milano, 9 settembre 2022 - Le somministrazioni dei nuovi vaccini anti-Covid aggiornati per la variante Omicron partiranno dall'inizio della prossima settimana: "Si comincia subito lunedì, i  vaccini sono già pronti", ha dichiarato Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, durante la conferenza stampa sulla campagna vaccinale. 

Efficacia

I nuovi vaccini Pfizer-BioNtech e Moderna, modificati per contrastare specificamente la variante Omicron, sono stati autorizzati prima dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e poi dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) nei giorni scorsi. "I nuovi vaccini", ha dichiarato il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, "sono efficaci contro la variante Omicron 1 ma anche contro Omicron 4 e 5, largamente prevalenti nel nostro Paese". In particolare, le varianti Omicron rappresentano il il 90% dei ceppi isolati in Italia. 

Attese 19 milioni di dosi

Secondo Locatelli sono attese 19 milioni di dosi di questi vaccini modificati entro i prossimi giorni. "L'arrivo di un nuovo vaccino", ha detto il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini, "dovrebbe rafforzare anche il convincimento per chi deve fare la quarta dose per via dell'età o perché hanno altre patologie".

Destinatari

Il vaccino bivalente a Rna messaggero (MRna) contro il ceppo originario del virus SarsCoV2 e contro la variante Omicron BA.1 è stato autorizzato come dose di richiamo, nei soggetti di età superiore a 12 anni, che abbiano almeno completato un ciclo primario di vaccinazione anti SarsCoV-2/Covid-19. Secondo la recente circolare del ministero della Salute, la formulazione bivalente dei due vaccini Comirnaty e Spikevax, è raccomandata prioritariamente "a coloro che sono ancora in attesa di ricevere la seconda dose di richiamo", compresi operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza, e "a tutti i soggetti di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario, con le tempistiche già previste per la stessa". Sul piano individuale anche chi non appartiene a queste categorie puo' chiederne la somministrazione. In questo ultimo caso, ad esempio per gli under 60 non fragili, la procedura passa attraverso il medico di famiglia.