Vaccini Covid in Lombardia, tocca alla fascia 12-29 anni: prenotazioni dal 2 giugno

E' questione di ore: le adesioni partiranno domani o già oggi in tarda serata

Vaccinazioni per i giovani: quando si parte?

Vaccinazioni per i giovani: quando si parte?

Milano, 1 giugno 2021 - ll conto alla rovescia è partito. Da domani 2 giugno la macchina per la prenotazione del vaccino anti Covid sblocca qualsiasi limite di età dai 12 anni in avanti. E così, ecco l'ultima chiamata della campagna massiva: quella che protegge dal Covid chi ha fra 12 e 29 anni.  Inizialmente lo scaglione di prenotazioni al via da domani non comprendeva la fascia 12-15 anni. L'annuncio del via libera alle adesioni è scattato nel pomeriggio di oggi. "Dalle ore 23 di domani, mercoledì 2 giugno, tutti i lombardi appartenenti alla fascia 12-29 anni potranno prenotare la propria vaccinazione, recependo le indicazioni Aifa sull'allargamento ai nati 2006-2009. Nel complesso 1,75 milioni di persone" ha detto la vice presidente lombarda e assessora al Welfare Letizia Moratti.  Una fetta della popolazione in cui rientrano gli studenti degli ultimi tre anni delle superiori e i maturandi che a breve saranno alle prese con l'esame di Stato.  Ai fini della somministrazione del vaccino, i cittadini nati nel 2009 il giorno dell’appuntamento devono avere 12 anni compiuti. E’ pertanto opportuno tenerne conto in fase di prenotazione.

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Vaccini, le date per prenotare Regione per Regione

Come si prenota il vaccino in Lombardia 

Le procedure sono sempre le stesse: servono codice fiscale e tessera sanitaria. Chi l'ha persa può chiedere un duplicato sul sito dell'Agenzia delle entrate, che la rende disponibile in versione pdf in attesa che venga recapitata materialmente a casa. Se è scaduta, invece, ci si deve rivolgere ad Ats. Poi, basta collegarsi al sito https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/. Possibili anche le prenotazioni al call center al numero 800 894 545. E' possibile anche prenotarsi attraverso un Postamat Poste Italiane della Lombardia, seguendo la procedura guidata che compare sullo schermo. Bisogna ricordare di portare con sé la Tessera Sanitaria (in corso di validità) e il cellulare. Non è necessario essere cliente di Poste Italiane, basta avere la Tessera Sanitaria. Si può effettuare anche la prenotazione tramite portalettere ufficiale di Poste. Il servizio è gratuito e solo i portalettere di Poste Italiane sono abilitati a fornirlo.

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Superati i 6 milioni di vaccinazioni in Lombardia

Ieri la Lombardia ha tagliato il traguardo del sesto milione di vaccini iniettati; a undici giorni da quello dei cinque, oltrepassato il 20 maggio, e il milione precedente era stato superato il 27 aprile. Due milioni di dosi d’antiCovid iniettate in poco più d’un mese, 620 mila nell’ultima settimana ha twittato la vicepresidente della Regione con delega al Welfare Letizia Moratti, spiegando che la Lombardia sfiora ormai il ritmo di 90 mila iniezioni quotidiane, e in cinque giorni più di 400mila trentenni hanno prenotato il vaccino (e sommando chi l’aveva fatto in altre categorie si arriva a 650mila, il 57% della popolazione di questa fascia d’età). In attesa che il sistema Poste, domani, apra anche all’ultima fascia d’età, Moratti ieri ha visitato l’hub Dhl della Malpensa, uno dei nove che da fine dicembre hanno smistato in Italia il contenuto di circa duecento voli carichi di vaccini, la metà dei quali approdati ai centri vaccinali della Lombardia; e dal quale transiterà anche la quota parte più grande dei venti milioni di dosi che arriveranno in Italia nel mese di giugno.  Nella notte era atteso un altro arrivo consistente di vaccini. "A giugno è previsto l'arrivo in Italia di oltre 20 milioni di dosi e il quantitativo più consistente arriverà proprio a Malpensa - ha detto - da dove prenderà la volta anche del sistema sanitario lombardo".

Intanto nel Lecchese più di metà della popolazione vaccinabile ha avuto almeno una dose di antiCovid, nel Milanese il 43% e il 42% in città. E l’effetto s’inizia a vedere, non più solo nelle Rsa del Milanese e del Lodigiano dove da cinque settimane consecutive la percentuale di casi di Covid sospetti o accertati è sotto lo 0,2%, e da quattro non si registrano decessi per coronavirus - un risultato, ha ricordato il direttore dell’Ats Metropolitana Walter Bergamaschi, da attribuire alla campagna vaccinale e anche "al lavoro di condivisione con i gestori delle Rsa per mantenere alta l’attenzione sulle misure di sicurezza" -, ma anche nella popolazione più agé fuori dalle Rsa: tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio, osservano gli epidemiologi dell’Ats, la curva (in salita) dei nuovi contagiati under 18 ha incrociato quella (in discesa) degli over 65, che da allora sono meno dei minorenni come non era mai successo dall’inizio della pandemia.