Vaccini per la fascia 5-11 anni, via libera in Italia entro Natale: oggi partono gli Usa

Lo annuncia Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. Nei test su 2.000 bambini nessun effetto collaterale. Speranza: "Aspettiamo l'Ema"

Vaccino anti Covid

Vaccino anti Covid

Vaccini per la fascia 5-11 anni, si parte. Per ora negli Usa, ma entro fine anno potrebbe accendersi il semaforo verde anche in Italia. Lo annuncia Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), annuncia l'imminente varo del vaccino anti covid per la fascia 5-11 anni. Da oggi negli Stati Uniti i pediatri potranno somministrare per la prima volta il vaccino anti Covid ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Il via libera è stato dato dalla direttrice dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, Rochelle Walensky, che ha firmato l’autorizzazione per la somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech a milioni di bambini. Si tratta di un momento cruciale nella lotta contro la pandemia, che ha ucciso 745mila persone negli Stati Uniti e ha contagiato quasi due milioni di bambini. "Sulla vaccinazione ai bambini aspetteremo il pronunciamento ufficiale di Ema. Ha iniziato la verifica dei dati, probabilmente si esprimera' a dicembre, e come sempre faremo prevalere l'evidenza scientifica", spiega il ministro della Salute Roberto Speranza. 

L'attesa dei genitori

Milioni di famiglie hanno atteso un vaccino per bambini da quando è stata autorizzata la prima vaccinazione per adulti lo scorso dicembre, sperando che i loro figli potessero finalmente riprendere la scuola di persona e le attività extrascolastiche senza interruzioni e che i loro orari di lavoro potessero diventare più prevedibili, come scrive il Washington Post. “Sappiamo che milioni di genitori non vedono l’ora di far vaccinare i propri figli e, con questa decisione, raccomandiamo a circa 28 milioni di bambini di ricevere un vaccino contro il Covid-19”, ha affermato Walensky. “Come mamma, incoraggio i genitori che hanno domande a parlare con il pediatra, l’infermiera scolastica o il farmacista locale”, ha aggiunto.

La posizione dell'Italia

Si discute adesso a livello governativo se introdurre questa possibilità (non certo l’obbligo, che non esiste nemmeno per gli adulti) del vaccino agli under 11, come precisa il sottosegretario Sileri. Voci accreditate parlano di un via libera entro Natale, anche perché la fascia 5-11 anni viene considerata strategica per la battaglia finale contro la pandemia. Il vaccino Pfizer potrebbe ottenere infatti  entro la fine dell’anno, già a metà dicembre, il via libera europeo dell’Ema anche per la fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni, in Italia quasi 4 milioni di bambini. Lunedì 18 ottobre l’Agenzia europea del farmaco ha infatti avviato la cosiddetta «rolling review» sulla domanda presentata da Pfizer-Biontech esaminando i dati presentati dalle due aziende, compresi i risultati di uno studio clinico in corso.

I test di Pfizer e Biontech

I primi test sarebbero stati effettuati su circa 2.000 bambini della fascia interessata e in nessun caso si sarebbero verificati effetti collaterali (a differenza degli adulti). il più temuto di questi effetti era la miocardite, ovvero l’infiammazione del miocardio, la componente muscolare del cuore, che ne costituisce le pareti e lo fa funzionare come una pompa. Restano come prevedibile fortissime aree di contestazione e di timori, in percentuali molto più elevate di quanto già non accada, rispetto ai vaccini, per la fascia adulta della popolazione. Ma sarà compito del Governo trovare la quadra.

La formula più leggera

Per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, nel caso venisse autorizzato, il vaccino si baserà sulla nuova formulazione «pronta all’uso» appena approvata dall’Agenzia europea del farmaco, con il suo Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp). A spiegarlo sono le due aziende, l’americana Pfizer e la tedesca BioNTech, dopo il parere positivo arrivato dall’ente regolatorio Ue alla nuova formulazione, che non richiede la diluizione del concentrato e sarà disponibile in una confezione da 10 flaconcini (60 dosi in totale).

La lunga conservazione

Per i più piccoli la nuova formulazione dovrebbe essere adattata, secondo i proclami, per consentire un livello di dose inferiore, pari a 10 microgrammi dopo la diluizione. Questa nuova “versione” del vaccino «aiuta a garantire una manipolazione semplificata», spiegano Pfizer e BioNTech. «Tutti gli altri aspetti, inclusi l’antigene e i lipidi del vaccino, rimangono invariati». Inoltre, la nuova formulazione consente una conservazione più lunga, per 10 settimane, a temperatura di frigorifero da 2 a 8 gradi, mentre quella attuale poteva esserlo per 31 giorni.

Bassetti a favore

A favore del vaccino anti-Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni si dice anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: «Io lo raccomanderò, certo ci vorrà un approccio morbido. Però vaccinare in questa fascia di popolazione giovane e in età scolare aiuterà ad aumentare la sicurezza delle scuole soprattutto in ottica 2022. Avremo così dalle elementari alle superiori tutti gli studenti coperti».

L'ultima parola all'Aifa

Certo, va precisato anche che per le somministrazioni in Italia dopo il via libera dell’Ema servirà comunque anche il semaforo verde dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, e un documento del ministero della salute che dovrà soppesare anche rischi e benefici per questa fascia d’età. Resta da capire se, per i bambini non vaccinati, si imporrà una sorta di Green pass per l’accesso a scuola (in tal caso da acquisire con un tampone ogni 48 ore, o meno. Ma l’ipotesi appare al momento farraginosa e foriera di una complessità piena di incognite. Ultima delle quali: quella dei bambini con particolari patologie, che sconsigliano la somministrazione del siero: per loro l’esenzione dovrebbe essere automatica.