Caos vaccini in Lombardia, paga Aria. Fontana: troppi disservizi

Il governatore azzera il Cda della società che gestisce gli appuntamenti Svolta nelle convocazioni, toccherà agli ospedali gestire le agende

Il governatore Attilio Fontana

Il governatore Attilio Fontana

Milano - La Giunta regionale ha deciso di azzerare il Consiglio d’amministrazione di Aria Spa, la società che ha fin qui gestito gli appuntamenti per la vaccinazione delle categorie non sanitarie contro il coronavirus. Una scelta dettata dai disservizi che hanno raggiunto l’apice durante il weekend, quando nei centri vaccinali di Cremona, Como e Monza si è presentato un numero modesto di vaccinandi, rispetto al previsto, perché le convocazioni non erano arrivate. Ieri alle 13.30 ecco l’annuncio del presidente della Regione, Attilio Fontana: "I disservizi informatici che si sono registrati nel corso della campagna vaccinale hanno creato disagi a molti nostri cittadini e hanno inficiato il lavoro di tutti gli operatori, sanitari e non, che stanno lavorando con grande impegno e professionalità nei diversi centri vaccinali – sottolinea Fontana –. Per questo ho chiesto ai membri del Consiglio d’amministrazione della società Aria di fare un passo indietro. In caso contrario disporrò l’azzeramento dello stesso, affidando al direttore generale Lorenzo Gubian, di recente nomina, la guida della società".

Al di là dell’azzeramento del Cda di Aria, ieri si è decisa un’altra svolta: l’agenda degli appuntamenti per la vaccinazione degli over 80 passa dalla Spa regionale a una co-gestione con le Agenzie di tutela della salute (Ats) e le Aziende socio sanitarie territoriali (Asst), cioè gli ospedali titolari di centri vaccinali che somministrano l’antiCovid: 115mila ultraottantenni che hanno già un appuntamento fino al 2 aprile a partire da oggi saranno contattati telefonicamente dal call center di Aria, ma in seguito le Ats e le Asst verificheranno gli elenchi per prevenire svarioni. E poi faranno lo stesso per i rimanenti 205mila che devono ricevere la prima dose entro l’11 aprile, data in cui la Regione prevede di concludere il primo giro vaccinale per gli over 80; contando su una fornitura da oltre 200mila dosi di Pfizer prevista il 5 aprile, dato che le scorte di marzo sono impegnate per 90mila razioni di Pfizer e 17mila di Moderna a garantire richiami. Insomma, non solo la “campagna di massa“ sarà affidata alla piattaforma di Poste Italiane, ma Aria Spa viene puntellata anche nell’organizzazione delle vaccinazioni degli ultraottantenni (a ieri mattina avevano aderito in 597.849, di cui 52.782 candidati alla vaccinazione a domicilio).

Aggravando il carico delle Ats e delle Asst, che a domenica hanno somministrato agli ultraottantenni mandati da Aria 279.354 prime dosi oltre a 70.440 richiami (che riguardano anche gli anziani in Rsa), stanno avviando la campagna per i “vulnerabili“ e sono state sollecitate, con una nota del dg Pavesi, a "concludere il prima possibile" la fase 1-bis dei sanitari extra servizio pubblico, organizzata senza il portale come la fase 1 (sanità pubblica e Rsa). Ad Aria non resta che portare a termine in autonomia la gestione delle prenotazioni per il personale scolastico destinatario di AstraZeneca, che contava a ieri mattina 218.704 aderentii (di cui 217.705 via portale) in Lombardia, di cui 74.080 avevano già ricevuto la prima dose.