Vaccini anti Covid, stop ai brevetti: Europa spaccata. Ecco cosa può cambiare

La proposta Usa per aiutare i Paesi poveri in ritardo I 27 leader ne discuteranno oggi nel Consiglio dei ministri di Oporto.

Il dibattito sui vaccini

Il dibattito sui vaccini

Gli Stati Uniti hanno annunciato di essere favorevoli alla revoca dei brevetti sui vaccini anti Covid. tutelati dalle leggi a proteziona della proprietà intellettuale per i vaccini anti Covid. L'obiettivo è quello di accelerare la produzione e la distribuzione delle dosi nel mondo. Sulla proposta del presidente Joe Biden l'Italia si è già dichiarata favorevole alla proposta così pure il presidente francese Macron al pari della Russia. Anche l'Unione Europea si è detta favorevole pronta ma dalla Germania è arrivata la frenata della cancelliera, Angela Merkel, per la quale creerebbe "gravi complicazioni" per l'associazione delle aziende farmaceutiche (c'era da aspettarselo). Nelle ultime ore però la Merkel si è detta disponibile a discuterne, cosa che si farà al Consiglio Europeo che si aprirà a Oporto, in Portogallo, nel pomeriggio di oggi. 

L'Unione europea

Ursula von der Leyen

"L'Ue è pronta a discutere di come la proposta degli Stati Uniti per una deroga alla protezione della proprietà intellettuale dei brevetti per i vaccini Covid possa aiutare a raggiungere l'obiettivo» di affrontare la crisi globale del Covid "in modo efficace e pragmatico". La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sceglie il suo intervento sullo Stato dell'Unione, a Firenze, per aprire alla proposta del presidente Usa, Joe Biden.

Merkel

"La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro", ha affermato una portavoce del governo al quotidiano Sueddeutsche Zeitung.  "Il fattore limitante nella produzione di vaccini - ha aggiunto - è la capacità di produzione e gli elevati standard di qualità, non i brevetti", ha aggiunto la cancelliera tedesca.

Le aziende farmaceutiche

La decisione degli Stati Uniti di sospendere i brevetti dei vaccini anti-Covid è "deludente". Lo dice l'Ifpma, la Federazione internazionale delle aziende farmaceutiche con sede a Ginevra. "Siamo totalmente in linea con l'obiettivo che i vaccini siano rapidamente e equamente distribuiti nel mondo. Ma come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice ma sbagliata a un problema complesso". Facile immaginatre che ci sarà una certa resistenza da parte delle big della farmaceutica.

Favorevole

"Quella del presidente Usa Joe Biden è una svolta, una cosa straordinaria: levare o alleggerire il brevetto dei vaccini anti-Covid nei Paesi più poveri è una grande opportunità. In questo modo potrebbero produrlo a livello locale" esulta Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "Voglio ricordare che oggi si sta vaccinando solo nei Paesi occidentali - osserva Bassetti - ma se vogliamo combattere il Covid dobbiamo vaccinare tutta la popolazione mondiale e la scelta di alleggerire i brevetti è una grande opportunità in più".

Paesi poveri e ricchi

In Sudan, che ha 42,81 milioni di abitanti, sono arrivate 291mila dosi sufficienti per vaccinare lo 0,3% della popolazione. In Vietnam sono arrivate 676mila dosi sufficienti. lo 0,4% della popolazione di poco più di 96 milioni di persone. Gli Stati Uniti hanno sino ad ora inoculato 252 milioni di dosi, pari al 39,2% della popolazione di poco più di 328 milioni. In Italia sono arrivate 23,2 milioni di dosi per coprire il 18,3% della popolazione di poco più di 60 milioni. E' del tutto evidente che c'è une'strema differenza tra Paesi ricchi e poveri del mondo. L'Unione europea ha comprato 4 vaccini per ogni abitante del Vecchio continente mentre in alcuni Paesi addirittura non ci sono ancora dati disponibili sulle dosi garantite.  

​Allarme Oms

Prima della pandemia, la capacità di produzione mondiale di  vaccini era di circa 4 miliardi di dosi; finora sono state somministrati poco piu' di un miliardo di vaccini, ma ne sarebbero necessarie piu' di 12 miliardi entro la fine dell'anno. Per l'ex direttore del Programma medicinali dell'Oms, il colombiano Germa'n Velasquez, se i brevetti verranno sospesi, "in un anno l'intera popolazione mondiale potrebbe essere immunizzata". "Ma le case farmaceutiche agiscono come un clan. Si opporranno fino all'ultimo con tutti i mezzi possibili".

Albert Bruce Sabin

La lezione di Sabin

Il Bruce Albert Sabin, morto all'età di 86 anni, è il medico e virologo polacco ha sviluppato il più diffuso vaccino ccontro la poliomielite che nel 1952, sono negli Stati Uniti,  fece registrare quasi 58mila casi in un anno con 3145 morti (soprattutto tra i bambini) e 21.269 paralisi lievi. Il medico, che va ricordato non ha mai vinto il Premio Nobel per la Medicina nonostante abbia salvato tantissime vite umane, è tornato d'attualità nel dibattito sulla liberalizzazione dei brevetti sui vaccini. Lui decise di renderlo pubblico con una frase passata alla storia: “È il mio regalo a tutti i bambini del mondo”.